lunedì 12 novembre 2018

Coda di Min New York, l'eleganza non grida mai.




Min New York è un marchio americano di cui ho già parlato in altri articoli. Si tratta di una linea ben strutturata e con una forte personalità. Il packaging è curato nei minimi dettagli e benché non sia ricco ed opulento, trasmette fine eleganza e senso del lusso.
Oggi vi parlo di Coda, che appartiene al volume 2 di Scent Stories, una catalogazione studiata per contraddistinguere i profumi che formano un'intera linea.
Coda è un profumo molto intenso, come del resto, tutti i “Min”, ma la sua intensità non satura l'aria come un profumo che grida al mondo la vostra presenza, Coda è semplicemente molto duraturo.
La testa è illuminata da un sapiente dosaggio di oli balsamici che fanno strada ad una miscela di note speziate avvolgenti. Il fondo è ben sostenuto da tocchi ambrati ed erbe profumate.
Vedo bene questo profumo su elegante uomo d'affari che vuole discostarsi da una fragranza dagli accordi classici a base di agrumi.

Immaginate di camminare lungo un sentiero, ai margini di una fitta foresta. La stagione delle piogge è al suo culmine, e state approfittando di una breve interruzione tra una precipitazione e l'altra per andare a vedere le varietà vegetali presenti sul territorio. Le foglie e il terreno sono ancora ricoperti di una fine punteggiatura di gocce d'acqua. L'aria e fresca e porta con se intensi profumi. Sul percorso si alternano alberi balsamici, il cui verde emana un gradevole profumo di cipresso ed eucalipto, e da terra si sprigiona l'intenso odore della mente selvatica che state calpestando. Ricomincia a piovere e ritornate lentamente al villaggio. L'acqua scorre sul vostro viso e lava via il sudore che imperlava la fronte: benché la pioggia non sia fredda, vi provoca leggeri brividi lungo la schiena. Ora avete proprio voglia di un tè caldo. Vi fermate alle porte del villaggio e vi sedete sotto la tettoia di quel che si potrebbe definire un bar. Un ragazzo gentile e sorridente vi chiede cosa volete bere. Ordinate il desiderato tè, e chiedete di mettere in infusione una stecca di cannella e altre spezie locali, per coprire l'odore dell'acqua. Alcuni contadini passano davanti a voi su carri carichi di ceste da cui si libera il meraviglioso e pungente profumo del patchouli fresco. Se il paradiso fosse profumato, vorreste che sapesse dei doni di questa foresta.

Note di testa: cipresso, eucalipto e menta.
Note di cuore: tè Ceylon, olio di corteccia di cannella, noce moscata e legno di cedro.
Note di base: legno ambra, essenza di cisto e patchouli.


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