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domenica 23 aprile 2023

 70’s MOOD di Uermi è nato nel 2023 dalle sapienti mani di Luca Maffei. Si tratta di un profumo che vuole riportarci ai mitici anni 70 attraverso un uso sapientemente rinnovato del patchouli. Testa speziata o meglio pepata, con un tocco di cardamomo.  Il cuore è ricco di cashmeran, ambra e ovviamente patchouli, mentre il fondo è vanigliato, legnoso e piacevolmente gourmand. La resina di benzoino e il labdano smorzano la terrosità del patchoui e rendono questa fragranza molto sofisticata e allo stesso tempo facile da indossare.  Sulla pelle evolve costantemente portando piacevoli sensazioni di note verdi (labdano) dolci,che sono mostruosamente sensuali. La durata è notevole, come il sillage. Non sono mai riuscito ad indossare un profumo al patchouli perché l’ho sempre trovato particolarmente impegnativo, greve e per certi versi pesante. Uermi ha “liberato” questa nota e l’ha finalmente resa indossabile da tutti. Disponibile nei prossimi giorni! https://www.uermi.com/



lunedì 26 aprile 2021

Anteprima! Ud Ikat di Uermi


Palmiro Peaquin mi ha consegnato in anteprima il nuovo profumo di Uermi in uscita i primi di maggio. In pratica la mia recensione è un vero scoop! Ud Ikat è l’oud secondo Uermi e il suo creatore Pierre Guèros. Il marchio non ha voluto ricorrere a sintesi o accordi equivalenti, e quindi ha scelto la nobiltà del vero oud Ajmal. Chi acquisterà questo profumo, avrà del vero olio di legno Agarwood. La confezione è elegantissima, la basetta che tiene il profumo è in legno di faggio! Il design minimale del marchio, pur avendo accenni dorati, rende il flacone veramente lussuoso.

 Appena vaporizzato sulla pelle, si sente subito il pepe rosa su un letto di scorze di bergamotto, man mano che si scalda, compare anche la resina di elemi che conferisce alla testa un aroma verdognolo e fresco. Il cuore è terroso ma morbido, per la presenza di vetiver e patchouli. Il fondo è “alimentato” dal calore dell’oud ajamal, dal legno di sandalo e di cedro.

La complessità di questo profumo è tale da superare alcuni canoni aurei stabiliti da grandi maison arabe. Il suo equilibrio tra freschezza, e forza orientale è tale da renderlo capace di essere indossato tutto il giorno e in qualsiasi situazione. Cosa vuol dire? Vuol dire che Ud Ikat è facile pur rimanendo una fragranza estremamente ricercata nella sua composizione. L’oud naturale rappresenta ben l’1% della composizione, che nell’insieme, ha il 29,8 % di oli sempre di origine naturale.

 La forza e l’evoluzione di Ud Ikat lo rendono capace di accompagnarci oltre la giornata, lasciando un piacevole sentore confortevole sui vestiti. In sostanza è un profumo con una composizione di altissimo valore, proprio perché gli oli essenziali sono nella concentrazione di circa il 24% e di qualità superiore rispetto alla media. Tale scelta avrebbe potuto farlo costare molto, ma si è deciso di renderlo accessibile e quindi ha un ottimo rapporto qualità prezzo. Lo consiglio sinceramente ai veri amanti del profumo di qualità, perché qui ce né tanta.

 

mercoledì 17 febbraio 2021

Par Amour Pour Elle di Lucien Ferrero, la donna della vita.


 

Primavera. Foglie verdi di fiori appena colti, delicato gelsomino e agrumi freschi. Un corpo solido elegante e piacevolmente d’altri tempi, sottolineato da lievi tocchi aldeidati. Sulla pelle è un fresco trionfo floreale, dove la tuberosa si veste di eleganza e spinge con vellutata sensualità. Il fondo è ben sostenuto dal regale legno di sandalo, muschio bianco e ricche resine.

O.E. di Neroli, Giacinto selvatico, O.E. di Rosa bulgara, Boccioli di Ribes nero
Garofano dei poeti, Ass. di fiori d’Arancio, Ass. di Gelsomino delle Indie, O.E. di Ylang-Ylang
Ass. di Tuberosa, Muschi bianchi, Resina di Labdano, O.E. di Sandalo, Resina di Mirra

Par Amour Pour Elle è un profumo meravigliosamente femminile, ma solo perché abbiamo deciso di creare due generi distinti. In realtà, allontanandosi dai diktat imposti dal marketing, trovo che questa fragranza sia perfetta anche sulla pelle maschile, magari non in quantità esagerata. Si tratta di un floreale nobile, nella concezione e nell’uso sapiente delle proporzioni.

Lucien Ferrero è un naso devoto al suo lavoro nel campo della profumeria artistica che ha naturalmente dato seguito alla sua passione attraverso la creazione del suo marchio personale. La sua fonte d’ispirazione è la natura, e in particolar modo la campagna provenzale in primavera. Par Amour Pour Elle è forse una delle più romantiche dichiarazioni d’amore verso la donna amata, verso la compagna di una vita. Una donna che indossa questo profumo assume un aspetto solare e si riempie di fascino. Sulla pelle dura tantissimo ed è formulato stupendamente. L’ultimo aspetto secondo me importantissimo è che la linea di Ferrero ha veramente un ottimo rapporto qualità prezzo.

 

 

lunedì 8 febbraio 2021

Galaad di Lubin, il profumo di un cavaliere.

 


Lubin è un marchio che adoro, perché è un profumo antico che è passato indenne attraverso la rivoluzione francese per arrivare ai giorni nostri con un carico di storia e di tradizione. Lubin oltrepassa le mode, perché come tutti i profumi antichi, non ha più bisogno di confrontarsi, ma solo di insegnare.

Galaad viene lanciato nel 2012, con la firma del naso Delphine Thierry.

Questo profumo prende il nome dal territorio ad est del fiume Giordano, dove oggi si trova la Giordania. Ma nel ciclo arturiano, troviamo il nome di Galaad tra i cavalieri della Tavola Rotonda. Galaad era figlio illegittimo di Lancillotto e di  Elaine di Corbenic, e si racconta che fosse stato uno dei tre cavalieri degni di cercare e trovare il Graal.

Ma veniamo al profumo, perché è ancor più degno d’interesse. Dopo averlo vaporizzato sulla pelle il miele si fa sentire immediatamente, accompagnato dalla dolcezza dalle resine di mirra e di copahu. Il cardamomo, in accordo con il cipresso e il rosmarino, rinfresca l’esuberanza del miele riportando un formidabile equilibrio. Il fondo è legnoso e caldo, con una piacevolissima nota di tabacco secco e asciutto che si accompagna perfettamente al miele.

Note di testa: cardamomo, cipresso, rosmarino
Note di cuore: mirra essenza e assoluta, miele, balsamo copahu
Note di fondo: agar oud, cedro Atlas, cipriolo, tabacco biondo Burley

Galaad è un profumo avvolgente, invernale e tipicamente maschile. Si tratta di una fragranza in cui il tabacco e miele si alternano, sostenuti da un intreccio legnoso e balsamico. L’unica nota fresca è il cardamomo che  fa fatica a emergere, ma basta già a non rendere stucchevole il profumo.

Galaad è ben formulato e dura tantissimo sulla pelle, la confezione da 100ml  sembra una scultura moderna per il tappo caratteristico del marchio e il prezzo è veramente ottimo.

giovedì 21 gennaio 2021

Il profumo? Uno shock addizionale...Gurdjeff permettendo.


 

Ieri sera stavo leggendo un vecchio libro di George Gurdjieff, il mistico armeno che ha scritto un dei più bei libri sui poteri latenti dell’uomo, che s’intitola “Incontri con uomini straordinari”. Tra i suoi insegnamenti più difficili da capire e da mettere in pratica per l’uomo, c’è il “ricordo del se”. L’uomo vive in maniera meccanica, stando in uno stato costante di torpore, in pratica non avendo una reale percezione di se stesso e del mondo che lo circonda. Quante volte facciamo qualcosa in maniera automatica senza rendercene conto, oppure chiediamo ad una persona di ripetere un concetto perché abbiamo perso l’attenzione? Ricordarsi del se vuol dire vivere in presenza, ed è molto difficile farlo. A tale proposito, il filosofo, decise di suggerire una serie di tecniche per riportare l’attenzione su se stessi, una di queste è lo shock addizionale. Per semplificare, dirò che si tratta di tutte quelle azioni che  rompono la routine e ci rianimano. Gurdjieff, per esempio, suggeriva anche di star seduti in una posizione scomoda e di muovere solo la testa per cominciare ad avvertire una sensazione di fastidio alle gambe. Un tale sforzo bastava già a render consapevoli del proprio corpo fisico.

Questo concetto filosofico mi ha fatto venire in mente un problema frequente, che pur essendo banale è sentito da molti. Chiunque metta un profumo, dopo poco tempo non lo sente più, e se ne dispiace, perché quella fragranza gli da piacere e lo fa sentire bene. Se osserviamo, il sentire un profumo è uno shock addizionale che ci risveglia, che ci fa percepire il nostro corpo e che ci riporta sensazioni piacevoli. Indossare un profumo, vestirsi in maniera diversa, mettere un paio di scarpe dalla forma nuova e altre azioni di “disturbo” della routine, riportano l’attenzione su noi stessi. Ecco perché vi suggerisco di cambiare profumo ogni giorno, per sentirvi diversi, per percepire la superficie del vostro corpo, per provare sensazioni ulteriori, per sentirvi vivi.

Come fare a sentire un profumo? Scegliete le vostre fragranze con un metodo diverso dal solito, non comprate fragranze confortevoli e ordinarie. Scegliete una composizione leggermente disarmonica, che abbia dei picchi, delle note strane e fastidiose, dei semitoni che vi lasciano perplessi. Comprate una fragranza che non siete riusciti a capire del tutto, un profumo su cui dovete meditare, di cui dovete capire se vi piace o vi da fastidio. In pratica, provocate degli shock ogni volta che la indossate, create una rottura con la routine, risvegliate i vostri sensi, ricominciate a vivere.

sabato 14 novembre 2020

Hope e il profumo magico.



Hope era una bambina bellissima, aveva guance rosa su cui cadevano piccoli boccoli d'oro e occhi blu come il cielo terso di una giornata di vento. Aveva quasi dieci anni, anzi nove e mezzo, come diceva lei e si sentiva già una piccola donna di mondo. Passava davanti alle vetrine dei negozi e si immaginava con lunghi ed eleganti vestiti con cui partecipare a ricche e sontuose feste in giro per il mondo.Fantasticava costantemente di vedersi in viaggio, con i suoi ingombranti bagagli, accompagnata da un valletto tutto fare che la aiutava. Nei suoi spostamenti per il mondo Hope immaginava di commerciare preziose essenze come il nonno Arthur. La famiglia di Hope era di origine inglese, e precisamente di Masworth, un piccolo villaggio a nord di Londra. La famiglia di Hope coltivava fin dall'antichità, erbe officinali che poi distillava per ottenerne oli essenziali da vendere presso il loro negozio di Londra. I Middlefield commerciavano i loro preziosi unguenti in una piccola bottega nel quartiere di Marylebone. Da anni, dopo la morte del nonno, vivevano a Grasse, in Francia. Hope sapeva che il nonno aveva lasciato, nella soffitta della casa francese, un baule pieno di preziosi oli profumati. A lungo aveva chiesto alla nonna di poter vedere cosa c'era dentro quello scrigno, ma per paura che rompesse i preziosi profumi, la nonna glielo aveva sempre negato. Quando sarebbe diventata più grande, la nonna glielo avrebbe permesso senza alcun problema.Un giorno di primavera, Hope si alzò presto, perché non riusciva più a dormire pensando allo scrigno del nonno. Approfittò dell'assenza della nonna che era andata al comprare verdure fresche per il pranzo e dei genitori che lavoravano dall'alba nella coltivazione di rose centifolia in un piccolo appezzamento vicino a casa. Non fece neanche colazione e si precipitò in pigiama in soffitta. Aprì il vecchio baule e vide tantissime boccette di vetro riposte ordinatamente in piccoli scomparti in legno. Al centro di questo ordinato reticolo c'era una scatola in legno rosso laccato. A scuola Hope aveva studiato che esistono dei caratteri speciali che si usavano in Cina e in Giappone. Ovviamente non poteva né leggerlo né riconoscerli ma sicuramente sul coperchio c'era una scritta composta da ideogrammi.Aprì la scatola e vi trovò un prezioso recipiente lungo e stretto e finemente decorato. Il tappo era sigillato con della ceralacca nera, ma era ormai secca e con un piccolo sforzo riusci a sfilarlo dal recipiente. Senza neanche pensarci, versò una goccia di profumo sulla manica del pigiama e annusò.La vista di Hope si sfocò come quando ci si perde nei propri pensieri e fu trasportata in un luogo lontano. Hope si ritrovò si un grosso masso piantato in un ruscello di montagna. Di fronte a lei un muro di roccia faceva intravedere sulla sua sommità un monastero orientale. Il cielo era di un grigio abbagliante e regnava un magico silenzio. Tutt'attorno la poca vegetazione e le rocce puntute erano coperte da un gelido manto bianco. L'aria odorava di neve.La neve profuma di terra bagnata mista a odore camino e di acqua metallica. Insomma, ha qualcosa di minerale e assolutamente inorganico. Hope sentì freddo e immaginò di essere in spiaggia sotto un tiepido sole. Ebbe una piccola vertigine e d'un tratto si ritrovò sulla battigia del mare, dove le onde andavano ad infrangersi contro il suo pigiama ormai zuppo di acqua. L'aria profumava di sabbia calda mista a salsedine, cocomero fresco e cetriolo. La sua pelle scaldata dal sole emanava un dolce profumo di crema solare al cocco.Il pigiama era tutto bagnato e il sole la stava facendo sudare, così Hope immaginò un'altra volta di essere da tutt'altra parte. Nella sua mente si formò l'immagine di un antico caravanserraglio dove arabi vocianti commerciavano sacchi pieni di preziose spezie d'oriente. L'odore forte del pepe si mescolava a quello delle lunghe stecche di cannella, saturando l'aria di un profumo talmente forte da coprire quello dello sterco dei cammelli e delle pelli fresche di concia. Hope era seduta su un muretto basso, con il suo pigiamino ormai asciutto. Le persone attorno a lei passavano senza neanche notarla, quasi come se non esistesse.Nella sua giovane mente si stava realizzando l'idea che forse si trattava di un sogno molto lucido, probabilmente un viaggio astrale. I forti odori e il caos indussero Hope a pensare di essere in un luogo più quieto e silenzioso, chiuse gli occhi e li riaprì in un luogo fresco e leggermente umido. La luce tenue delle candele illuminava la statua della Madonna davanti a lei. La panca su cui sedeva era dura ma non era tanto scomoda. La chiesa in cui si trovava era priva di affreschi e i muri erano blocchi di pietra ben levigati dallo sfregamento delle mani dei pellegrini. L'odore tenue della cera si mescolava a quella del legno vecchio degli arredi sacri. Hope sentiva anche l'odore di polvere dei tendaggi che adornavano l'altare. Ma ciò che le piaceva di più era il profumo di incenso bruciato che aleggiava nell'aria, che le ricordava le grandi feste religiose. Richiuse gli occhi e finalmente si ritrovò nella sua soffitta, da sotto si sentivano arrivare rumori. Sistemò tutto e si precipitò in cameretta per farsi trovare nel letto. La nonna lentamente salì al piano di sopra, con un ritmo scandito dai delicati scricchiolii delle assi di legno, si avvicinò al letto per darle un bacio sulla fronte. Nel farlo, portò il naso vicino alla manica del pigiama che era appoggiata sul cuscino, nella solita posizione in cui Hope dormiva. La nonna si lasciò andare pesantemente sul letto e rimase immobile per dieci minuti in quella posizione, fissando il vuoto. Hope in quel momento capì che il profumo di quella boccetta era magico e quando sarebbe finalmente diventata grande lo avrebbe prodotto in grandi quantità per venderlo. Ma in tutto questo non stava tenendo conto di una cosa, la vera magia non si può usare per il proprio tornaconto. Hope diventò un grande naso, e pur senza usare la magia, riuscì a costruire grandi profumi che conquistarono ugualmente il cuore della gente. Aveva capito che bastava toccare i ricordi delle persone per creare in loro grandi emozioni di cui non avrebbero più voluto  fare a meno.



venerdì 16 ottobre 2020

Nuovo quartetto Amouage: Ashore, Crimson Rocks, Meander ed Enclave

 


Paola Gambarini, ho il piacere di dirti che Amouage ha di nuovo fatto centro, conservando uno stile impeccabile e degno de suo prestigioso nome. Si tratta di un brand che rappresenta eccellenza e tradizione. Amouage rimane un punto di riferimento in questo, troppo affollato, mondo artistico.

Ecco una recensione delle nuove ed esclusive quattro fragranze:


ASHORE. Femminile ma non troppo; sulla mia pelle è un giardino indiano in piena fioritura. Gelsomino speziato e frizzante, perfetto anche in piena estate con 50 gradi all'ombra. La durata sulla pelle è degna di ogni Amouage che si rispetti. Previsioni? Nuovo bestseller nel brand dell'Oman.


CRIMSON ROCKS. Donna, femmina, seduttrice... Apertura di rosa calda e vellutata con un tocco fine di cannella che mi porta in un ricco palazzo indiano. Una punta mielata si fonde ad un magnifico fondo legnoso. Un piccolo capolavoro sulla pelle e un inno sussurrato alla sensualità. Sentirlo sulla propria donna è una benedizione.


MEANDER. Fiero come un condottiero e dolce come un padre. Carota pungente mescolata a pepe aromatico su un sostegno di resina d'olibano e prezioso burro d'iris. Una punta di fascinosa rosa e un fondo virile ma soave di sandalo e vetiver. Doppio wow, per questo “tipico” Amouage dalla costruzione eccelsa e sfaccettata. Complimenti ai signori dell'Oman.


ENCLAVE. Menta fredda speziata...che dura tutto il giorno sulla pelle! Non si era mai vista una tale combinazione d'ingredienti, che facessero durare una molecola esile come la menta. Bravi, come sempre, per aver trovato il giusto equilibrio tra freschezza e durata. Volete sapere se lo adoro? Si, ne voglio sei flaconi per farmi la doccia ogni giorno e sentirmelo sempre sulla pelle.


Grazie alla storica Profumeria Gambarini che, dal 1938, offre eccellenza ad Arona.

www.profumeriagambarini.it