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venerdì 29 marzo 2019

Languide estati sulla Costa Azzurra, Cap D'Antibes diEight & Bob



Albert Fouquet, negli anni '30, passava in Costa Azzurra i mesi più caldi dell'anno. Si trascorrevano indimenticabili mattinate facendo vela e i tramonti dorati si godevano dai giardini dell'hotel Eden Roc. Le serate si passavano tra incontri e feste esclusive.

Lusso discreto e non ostentato, gioia di vivere intensamente ogni minuto della propria vita facendo le cose più belle, divertenti ed edificanti. Questo è lo stile che ancora oggi contraddistingue una vita di benessere, almeno secondo il mio punto di vista.
Questi ricchi signori che negli anni trenta svernavano a Cap D'Antibes, sapevano come godersi la vita e devo dire che questo profumo di Eight & Bob rappresenta molto bene il concetto di clima estivo e spensierato.
Benché lo ritenga meravigliosamente facile ed immediato, Cap d'Antibes lo trovo un profumo originale e finemente costruito. In pratica questa “facilità” è la risultante di un'attenta miscela di ingredienti che stanno perfettamente insieme. Geniale perché passerei ore ad annusare questa fragranza che mi fa star bene, mi da gioia e mi rilassa. Un rilassamento che mi ricorda un aperitivo in spiaggia, verso le sette di sera, quando il sole accarezza la pelle senza surriscaldarla e fa diventare i contorni delle cose vividi, ammantati da una luce gialla e calda.

Sulla pelle Cap d'Antibes apre con note verdi e aromatiche, discrete ed educate. Lo stile è quello dei profumi ordinati e composti d'altri tempi. Uno stile svecchiato, reso immortale come una cravatta di buona fattura. Proseguono accenni lievemente cuoiati come di un guanto in pelle pieno fiore. Spezie di fondo accompagnano le note di cuore, nell'attesa di un fondo magnificamente sostenuto da un cocktail di legno di cedro, vaniglia e incenso.
La parola d'ordine per questo profumo è equilibrio e armonia degli ingredienti, ma anche tanta tanta durata sulla pelle. Cap d'Antibesè veramente intenso e dura tutto il giorno senza gridare, senza ostentare, senza apparire. Infatti l'eleganza non è ostentazione ma una naturale conseguenza del proprio ottimo gusto.

Note di testa: foglie di menta, verde di betulla.
Note di cuore: note aromatiche, muschio di cannella.
Note di base: cedro, incenso, vaniglia.

Ringrazio Differenze Luxus Parfums di Novara per il materiale necessario alla recensione.


martedì 26 marzo 2019

Ti ascolterò solo alcuni minuti e lo farò a modo mio.Descrivere un profumo.



Ti ascolterò solo alcuni minuti e lo farò a modo mio, con le mie conoscenze, con le mie esperienze passate e con la mia intelligenza. Farò di ciò che mi dici un riassunto, una nuova storia da me semi inventata. Quello che volevi dirmi sarà filtrato dalla mia capacità di tradurre il tuo linguaggio nel mio.”

Nei corsi di comunicazione si fa spesso un gioco dove si legge un testo a qualcuno e gli si chiede di raccontarlo ad un'altra persona che a sua volta lo racconterà ad un'altra. Tutto questo per cinque o sei volte finché non si chiede all'ultima di raccontare ciò che gli è stato narrato. Ovviamente la versione originale, dopo appena cinque o sei passaggi, risulta sempre stravolta. Questo mi consente di affermare che una storia dovrebbe essere chiara, concisa e con punti chiave facilmente ricordabili.

Le storie che introducono i profumi sono spesso magnifiche, ma non riesco quasi mai a capire di cosa sa una fragranza finché non leggo la piramide olfattiva. E anche in quel caso, le variabili sono tali da non garantirmi ancora una chiara interpretazione del profumo. Sono quindi costretto a sentirlo nel più vicino punto vendita per capire se potrebbe piacermi indossato.

Sensuale, narcotico e proibito: termini affascinanti che non vogliono dire nulla se non contestualizzati. Vorrei che mi si dicesse che una fragranza ricorda il profumo della pelle di una donna stesa al sole dopo essersi bagnata in mare, quello per me sarebbe veramente sensuale. Proibito potrebbe essere il profumo cipriato di rossetto sul vetiver legnoso che impregna la camicia di un uomo. Narcotico potrebbe esser l'odore forte di un letto di tuberose su cui è sdraiato il corpo nudo di una donna.

Quello che voglio dire è che la descrizione di un profumo dovrebbe passare attraverso una narrazione romanzata, in cui il lettore potesse, con i propri mezzi, vivere la situazione e capire ,attraverso le similitudini, di cosa sa una fragranza.
Questo modus operandi aiuterebbe anche gli operatori del settore, che si troverebbero più facilitati nel ricordare e descrivere sommariamente una delle centinaia di fragranze che hanno a scaffale.


lunedì 25 marzo 2019

Hai talento? Crea un profumo.



Sabato stavo ascoltando la radio, e in una trasmissione di una nota emittente italiana, stavano intervistando un personaggio famoso. L'ospite raccontava di come aveva iniziato la sua carriera lavorativa in un bar dove l'avevano lasciato a casa perché non era proprio tagliato per fare i cappuccini. Probabilmente se non l'avessero licenziato non avrebbe fatto il suo attuale mestiere di artista, togliendo al mondo ciò che c'è di più nobile e prezioso dopo l'amore: il talento, il suo talento.
Il talento umano è una fonte di opere utili e preziose. Ogni idea che si sviluppa in modo innovativo è la somma di tre fattori, che sono il talento, la perseveranza e il lavoro.
E' importante che ognuno metta a frutto il proprio talento perché il creato e l'umanità tutta possano trarne giovamento. Coloro che realizzano i propri sogni e coltivano le proprie capacità, sono in grado di trasformare il mondo, perché ciò che fanno con fatica è anche fatto con passione e piacere.
Il piacere muove il mondo. Fare quello che ci piace ci rende felici. Se la società avesse capito questo, il mondo sarebbe pieno di opere magnifiche e di persone realizzate.

Ora, se ritenete che il settore dei profumi sia il vostro e se pensate di avere delle bellissime idee da donare al mondo, non aspettate nemmeno un secondo e cominciate a lavorare sui vostri progetti. Ogni settore ha bisogno di novità, di cambiamenti anche significativi, di altri punti di vista. Il profumo deve trovare altre fonti olfattive, nuovi stili e diversi packaging. Pensate a cosa ha realizzato Steve Jobs, e a come ha rivoluzionato il suo settore.
Quando decidete di percorrere una strada, cercate di fare la differenza, per non essere omologati, ignorati e schiacciati dalla concorrenza. Dovete dare agli altri ciò che nessuno è ancora stato capace di realizzare, dovete trasformare un business in un dono al mondo.
Io credo in una profumeria artistica sempre più attenta, esclusiva e di valore. Una profumeria capace di assemblare distillati di natura, elisir preziosi di emozioni liquide.
Quando i grandi marchi saranno stati fagocitati da multinazionali, fondi e altri colossi, il lusso emergerà attraverso preziosi nettari realizzati da botteghe quasi artigiane, da sarti del profumo, da coloro che sapranno nuovamente vestire la nobiltà dell'uomo senza ridurlo a semplice consumatore. E voi sarete quelli, che con il vostro talento avrete distillato i vostri sogni, per profumare il mondo.



venerdì 22 marzo 2019

Che profumo farei indossare ad una sposa? Camaheu di Gabriella Chieffo.



In quella parentesi stagionale di sole tiepido ed educato che va da marzo a maggio, la gente si sposa con più frequenza. Il clima è mite e partecipare una festa di matrimonio è molto più piacevole.
Mi sono quindi domandato quale potrebbe essere il profumo che vedrei meglio su di una sposa, e ho scelto Camaheu di Gabriella Chieffo.

Sulla pelle Camaheu apre con una nota luminosa, conferitagli da un cesto colmo di bucce di pompelmo e bergamotto, nel mentre percepisco una nota pungente e vegetale proveniente dalle foglie di edera che completano la testa della piramide. Questa impronta verde, rimane per diverso tempo, direi anche per alcune ore. E questo mi fa sembrare che le tracce luminose della testa, e di conseguenza, degli agrumi rimangano più a lungo.
Il cuore è una danza tra due fiori ricchi e persistenti che sono la rosa e il gelsomino. Devo dire che il gelsomino non è assolutamente invadente, e anzi stempera con la sua morbidezza, gli acuti della rosa. Il fondo è dolcezza pura, ma non da mangiare, è infatti composto dalla vaniglia, dalla vellutata ambra e dal muschio. Questi tre oli essenziali lavorano per dare persistenza e per controbilanciare la luminosità della testa. Il tutto si traduce in un profumo delicato ma con tanta personalità.

Perché Camaheu? Lo ritengo un profumo equilibrato, non invadente e con il giusto mix di note energetiche e romantiche. Durante il matrimonio, in un momento idilliaco ma anche stancante, può venire in soccorso questa fragranza che attraverso l'equilibrio tra note acute e morbide, risulta la scelta perfetta. Ovviamente è solo un suggerimento, perché ogni donna deve scegliere il profumo in base al suo gusto, ma soprattutto in base a ciò che vuol far percepire di se in quel giorno così importante.

Note di testa: bergamotto, pompelmo, foglie d'edera.
Note di cuore: gelsomino, rosa.
Note di fondo: vaniglia, ambra, muschio di quercia.

Gabriella Chieffo mi ha anticipato che ci sono novità in arrivo e non vedo l'ora di poter recensire un altro suo magnifico profumo...Stay tuned, state sintonizzati!



mercoledì 20 marzo 2019

Corso gratuito di profumeria...da autodidatta!



Ricordo che durante il corso da sommelier ho degustato vini e compilato molte schede tecniche. La degustazione prevedeva tre tipi di analisi, la visiva, quella olfattiva e quella gustativa. La cosa che notai fin da subito fu una sostanziale incapacità di tutti nel descrivere oggettivamente un vino. Non sapevamo valutare unanimemente una sfumatura di colore, non riconoscevamo l'odore di un frutto o semplicemente non riuscivamo a metterci d'accordo sulla qualità del perlage di uno spumante. L'unica cosa che ci metteva sostanzialmente d'accordo era la disciplinare con cui si produceva un vino, in quanto era legge e bisognava studiarla a memoria.
Tutto questo per dirvi che la nostra capacità descrittiva è condizionata dalla nostra esperienza e dal bagaglio di informazioni che abbiamo accumulato.
La pratica abbinata al confronto con altri esperti, è un fattore determinante nel calibrare i propri mezzi di valutazione di un prodotto. L'esperienza si acquisisce testando e valutando attivamente ciò per cui proviamo interesse. Se vogliamo conoscere i frutti tropicali dobbiamo annusarli, tastarli e mangiarli. Se vogliamo conoscere il profumo dei fiori dobbiamo annusarli e via dicendo.
Ogni esperienza attiva costituisce accumulo di conoscenza che può essere usata per descrivere oggettivamente ciò che ci sta attorno. Tutta questa premessa serve a farvi capire che potete fare voi stessi il docente del vostro corso personale. Se volete conoscere il mondo dei profumi basta fare pratica. L'esperienza è semplicemente usare questo meraviglioso organo che è il naso.
Abituatevi ad annusare il vostro caffè e a percepirne le sottili sfumature, annusate la neve, annusate le foglie, i fiori e ogni cosa abbia un odore.

Quando trovate, nella piramide olfattiva di un profumo, molecole che non riuscite a reperire liberamente in natura potete provare a conoscerle per confronto. Non è però una tecnica precisa perché non permette una verifica accurata. Si tratta di confrontare fragranze che hanno caratteristiche simili cercando di scomporle fino ad arrivare ad una molecola che le accomuna. Un esempio pratico può essere l'analisi del vetiver, che solitamente ha un odore caratteristico che si ripete abbastanza costantemente in quasi tutte le fragranze che lo contengono, vale lo stesso per il patchouli, l'ambra o il sandalo. Se siete però fortunati potete trovare in vendita dei flaconi di olio essenziale con cui fare le vostre prove. Purtroppo non è facile farlo con le note sintetiche perché difficili da reperire in ambito non professionale.

Non occorre che diventiate dei nasi, basta solo avere conoscenza degli odori che esistono in natura per poter poi scegliere il profumo che eventualmente li contenga. Cercare e catalogare memorie olfattive è un hobby simile alla lettura, al collezionismo o altre forme nobili di acculturazione. L'olfatto è un senso trascurato, ma può dare grandi soddisfazioni se lo si allena, basta avere la passione. Quindi forza, è ora di cominciare il vostro personale e unico corso di profumeria!



martedì 19 marzo 2019

Ichnvsa di Profvmvm Roma, una ventata di Sardegna!



Ichnvsa di Profvmvm Roma

Il pergolato della casa di zio Francesco si appoggiava, sul lato corto, ad un vecchio fico vessato dall'incessante brezza che soffiava dalle Bocche di Bonifacio. Li sotto, la calura era più sopportabile, ma la mia schiena era madida di sudore. Ad ogni sorso di birra, la mia fronte s'imperlava nuovamente, ma ad agosto non si poteva pretendere certo il fresco. La vigna emanava un profumo misto di acini d'uva bruciati dal sole e sabbia calda. Ad ogni preziosa folata di vento, il profumo di foglie di fico s'infilava nelle narici. Poco più in là, verso la spiaggia, i cespugli di ginepro si mescolavano a quelli di lentisco, su cui avevo strofinato le mani per rubarne gli oli essenziali. Il pranzo era giunto al termine e zio Francesco ci stava porgendo il prezioso nettare ricavato dalla pianta di mirto.

Sulla pelle Ichnvsa parte con una nota fruttata, ma sento, appena sotto, profumo di foglie di menta selvatica, di quella che cresce ai bordi delle strade in Sardegna. Poco dopo sento note ozonate, di brezza marina che si mescolano alla foglia del fico. La nota verde è forte, energizzante e ristoratrice. Percepisco anche il lentisco, ma è più che altro una nota acuta, verde che mi fa venire in mente il distillato di foglie di mirto. Il distillato di foglie ha una parte oleosa fresca e per niente fruttata. Dopo diversi minuti percepisco il profumo di bacche di piante perenni schiacciate tra le dita, qualcosa di molto balsamico.

Note: Mirto, Foglia e legno di fico, Erba tagliata.

Ichnvsa di Profvmvm Roma è una fragranza verde, ispirata alle piante mediterranee e a quel profumo verde che emanano. Lo ritengo un profumo molto rappresentativo degli odori della Sardegna e talmente fresco ed equilibrato da essere adatto in qualsiasi situazione. In estate può dare il meglio di se, ma ricordiamoci che indossarlo durante una fredda e umida giornata d'inverno in Pianura Padana è un soffio d'estate!

Due i formati, il praticissimo 18 ml da viaggio e il più classico 100 ml da casa. La sua durata è intensità sono notevoli.



lunedì 18 marzo 2019

North e South di Mendittorosa. Due direzioni...o meglio, due profumi.



Quando il Creatore formò l'universo, pensò che la via più comoda e naturale per aggregare la materia in piccoli e grandi pianeti fosse la forma sferica. Quando l'uomo ha cominciato a misurare, definire, delimitare lo spazio terrestre, ha ritenuto importante utilizzare quattro punti cardinali e una linea verticale che passasse all'incrocio dei due assi che definiva lo zenit e il nadir. Non aveva però capito che partendo da Napoli in direzione nord verso Milano, si sarebbe trovato a sud di Ginevra. Superando Ginevra si sarebbe trovato a sud di Berlino e via via Londra, fino a Capo Nord. L'uomo non aveva capito che c'è sempre qualcosa o qualcuno più a Nord. Tutto questo per dirvi che il Nord e il Sud sono semplicemente direzioni, nient'altro.

Stefania Squeglia, nella sua collezione Mendittorosa, realizza i due profumi idealmente opposti North e South. L'opposizione che mi sento di considerare è quella tra la natura solare e meno solare di questi due profumi.

South è sole, panni stesi tra due palazzine adiacenti, vociare davanti al panettiere, un paniere di pomodori e un fascio di basilico appena raccolto. South è le campane del paese che suonano il patrono, il ciabattare delle donne accaldate sulle strade strette del vecchio quartiere mentre salgono verso la chiesa del cinquecento.
South apre con freschi agrumi appena spremuti, note pungenti e verdi di erbe aromatiche e un vento primaverile di fiori. L'accordo pulito, ricorda i panni stesi scaldati e asciugati dal sole. Il fondo è come un susseguirsi di note basse e acute che si esprimono in accordi legnosi, spigolosi di semi di carota, e profumo di pane. South è una brezza primaverile, è un giorno di festa.

Note di testa: bergamotto italiano, basilico egiziano, ciclamino.
Note di cuore: gelsomino, accordo “lenzuola bianche”, syringa (Philadelphus flower).
Note di fondo: legno di sandalo australiano, legno di sandalo bianco, nocciole verdi, accordo pane caldo , semi di carota, legni preziosi, amyris.

North è un vento freddo che penetra tra le pieghe della sciarpa, è il profumo degli aghi di pino che si libera nel bosco mentre le ciaspole premono con fatica e con un rumore sordo la neve caduta la notte prima. North è il silenzio rotto dal respiro affannoso e dal battito del cuore nelle tempie. Ma North è anche il profumo del legno che ricopre una baita alpina, legno scaldato dalla stufa che si mescola al profumo di fiori delicati.
North apre con una nota di bergamotto a cui si affianca quello delle spezie. Questo abbinamento mi ricorda molto un classico profumo inglese che amo tantissimo. Il fiore è accennato, come lo è il gelsomino. La sensazione è quella di indossare un un confortevole profumo legnoso dalle sfumature speziate e balsamiche.

Note di testa: bergamotto, pepe nero, aldeidi.
Cuore: fiore ozonico, gelsomino.
Fondo: legno di cedro dell’Atlante, legno di cedro della Virginia, noce moscata, vetiver, patchouli.



domenica 17 marzo 2019

E se Leonardo da Vinci avesse realizzato un profumo?



Se Leonardo avesse realizzato un profumo probabilmente sarebbe stato un capolavoro. 
Voglio fare tale disanima in concomitanza dei 500 anni dalla morte del genio italiano, che ci ha donato una serie di opere inestimabili in svariati settori della scienza e dell'arte.
Questo per affermare un mio pensiero, e cioè che una fragranza dovrebbe essere un'opera d'arte olfattiva che va al di là di un complesso assemblaggio di sostanze odorose di origine naturale e sintetica. Se un profumo diventasse opera d'arte, non avrebbe più un valore intrinseco, cioè determinato dal costo di produzione, ma potrebbe averne uno decisamente superiore. Ecco che in questo caso, la pubblicità, la confezione e una serie di altri artifici commerciali, assumerebbero un ruolo marginale.

Ma attenzione, questa affermazione può essere accettabile solo a condizione che il profumo sia realmente un'opera d'arte. E come si fa a determinare se un profumo sia tale? 
Bisogna utilizzare lo stesso criterio che si usa in campo artistico e manifatturiero quando ci si trova di fronte a qualcosa che piace alla quasi totalità del genere umano. Ci sono criteri armonici che intervengono a livello inconscio nel determinare una serie di EMOZIONI in colui che viene a contatto con un essere o un oggetto attraverso i sensi. Se le emozioni sono molto positive, queste causano un forte piacere.

Se Leonardo avesse fatto un profumo, probabilmente avrebbe usato ingredienti particolari, avrebbe studiato abbinamenti nuovi e mai sperimentati prima e magari avrebbe dato origine ad una nuova famiglia olfattiva. Leonardo non si sarebbe risparmiato, non avrebbe seguito la moda, non avrebbe copiato un profumo di successo.
Quello che voglio farvi capire è che Leonardo ha fatto dei capolavori senza perseguire le logiche del profitto, ha semplicemente voluto ottenere il meglio da se stesso per poterlo offrire agli altri.

Se domani avremo aziende che produrranno profumi con la logica che ha ispirato Leonardo, probabilmente assisteremo alla rinascita di questa categoria artistica e commerciale, ma soprattutto vedremo marchi in grado di generare grandi profitti semplicemente facendo bene il proprio lavoro. Il profumo che diventa opera d'arte può essere pagato anche centinaia di euro a fronte di un costo di produzione relativamente basso, perché ciò che conta è la sua capacità di creare emozione, e questa è l'unica strategia di marketing veramente vincente.


giovedì 14 marzo 2019

Mi2 di Nanne Bailey, una rosa...mistica.



Mi2 è un profumo che mi ha ispirato un incontro mistico, una sorta di uscita dal corpo attraverso un profondo stato di meditazione. Un incontro puro con la sostanza divina, con un'immensa Luce bianca che non acceca. Uno stato di grazia in cui il naso percepisce il profumo della santità, della purezza del creato del suo stato primordiale: il profumo di rosa.

Sulla pelle sento, dell'immediato, una componente fresca e speziata di cannella, accenni luminosi come di piccoli agrumi e finalmente un tocco fiorito delicato. I primi dieci minuti sono come un crescendo di emozione, perché il vero impatto si ha solo dopo che Mi2 ha preso aria e in quel momento i fiori, sorretti da una splendida vaniglia e ambra, cominciano a danzare. La parte di coda di questo profumo si rifà un po' all'accordo di successo, che abbina la rosa alla vaniglia, con cenni ambrati e delicatamente gourmand. Femminile in tutta la sua interezza, ma anche maschile quando l'uomo ha voglia di mostrasi, di mettersi in gioco.

Note di testa: chiodi di garofano, cannella, pompelmo, bergamotto, arancio.
Note di cuore: rosa, gelsomino, sandalo.
Note di fondo: muschio bianco, ambra, incenso, benzoino, vaniglia.

Nanne Bailey mi ha da poco fatto avere il suo Mi2, il suo profumo, la sua creazione. Il brand di Nanne è in evoluzione, e lei, personaggio spumeggiante e simpatico, sta studiando costantemente nuove miscele olfattive da realizzare con cura.
Nanne Bailey ha racchiuso questo profumo in un flacone trasparente dalle linee slanciate...verso il cielo. La confezione mostra un angelo riflessivo rapito dalla meditazione. Questo debutto nel mondo dell'olfatto avviene con un profumo tributo alla regina dei fiori: alla rosa e allo splendido corollario di preziose note dolci che la esaltano.
Nanne vive a Berlino, presto la vedrò a Milano, non vedo l'ora di incontrare questa splendida persona.

www.nbparfums.com

mercoledì 13 marzo 2019

Vilhelm, una marchio di profumi che farà parlare di se...



Martedì mattina, in una splendida giornata soleggiata sono andato a trovare la famiglia Gambarini presso l'omonima profumeria storica in centro ad Arona. Paola mi ha presentato il nuovo marchio di profumeria artistica che ha inserito. Vilhem è un marchio relativamente giovane ed interessante, che ha saputo imporre il suo stile originale fin da subito. Tralasciando per un attimo le fragranze, devo sottolineare la bellezza dei flaconi in vetro e del packaging color giallo che s'impone con grande forza a livello visivo. Le foto trasmettono grande ricerca formale e un gusto sofisticato. Nulla è stato lasciato al caso in questo brand newyorchese. I flaconi sono tutti da 100 ml ma si possono acquistare anche dei formati da viaggio da 30 ml.

Ho scelto tre fragranze da descrivervi, ma vi posso dire che tutta la linea è costruita con cura e originalità. Il fissaggio di questi profumi li rende duraturi ma non invadenti. Ognuno di essi può essere usato in diversi contesti senza imporre la propria presenza.

Basilico & Fellini
Fellini, il nostro caro regista italiano, amava mangiare il risotto con sopra una manciata abbondante di basilico. Adorava il basilico, lo riteneva afrodisiaco.
Profumo verde, aromatico e acerbo come un frutto che sta maturando. La sua freschezza è sublime e il basilico è accompagnato da note di frutta esotica, cenni di foglia di violetta e un fondo erbaceo profondo e maschile. Basilico & Fellini è realmente un profumo afrodisiaco: voto 10!

Note di Testa: Frutto del Drago, Basilico
Note di Cuore: Violetta, Fico Selvaggio
Note di Base: Vetiver, Fieno Verde

Stokhom 1978
A Stoccolma si sa, per un certo periodo il sole rimane li in cielo, si muove ma non se ne va. Questo profumo mi ricorda un'estate nordica. Specificatamente, m'immagino in riva ad un lago, seduto nella veranda di una vecchia casa di campagna, mentre il mio sguardo si perde all'infinito nel guardare il cielo e bevo un tisana di erbe.
Note speziate sulla pelle, un limone morbido e le note pungenti del geranio. Il rosmarino è balsamico ed energizzante, mentre un patchouli silente si accompagna ad altre due colonne della profumeria per rendere questo profumo veramente duraturo sulla pelle. Stockholm 1978 è una ventata di bosco sulla pelle, è una brezza fresca che ti accompagna per tutta la giornata.

Note di Testa: Pepe Nero, Infuso di Limone, Mandorla
Note di Cuore: Geranio, Rosmarino
Note di Base: Patchouli, Ambra Nera, Muschio

Dirty Velvet
L’ispirazione viene dall’Hotel Villa d’Estrees di Parigi, la sua architettura interna ha ispirato questo profumo che ritengo senza ombra di dubbio magnetico.
La nota di testa è un agrume soffice e dolce sostenuto dalla forte nota di foglia di fico. La piramide olfattiva cita la foglia di tabacco che non si esprime come al solito in maniera dolce e aromatica. Il fondo è una sinfonia di sandalo, sale e vetiver, e quest'ultimo è potente ed energico. Nel tempo l'alternanza del fico e del vetiver sulla pelle, mi danno veramente tanto piacere. Nell'insieme questo profumo esprime modernità e dinamismo. In pratica lo ritengo adatto ad una vita frenetica e urbana.

Note di Testa: Pomelo
Note di Cuore: Foglie di Tabacco, Fico
Note di Base: Legno di Sandalo, Sale, Vetiver


lunedì 11 marzo 2019

Mystical Amber: la preziosa ambra secondo Wolf Scent.



(Tempo di lettura circa 4 minuti)

Ambra era una mia vicina di negozio; ogni tanto la vedo ancora e ci salutiamo con immenso piacere. A pensarci bene il ciondolo di mia madre aveva riflessi dorati e tonalità che ricordavano il miele di castagno. Era di ambra proveniente dalla Russia, una zona molto vocata per la raccolta di questo preziosa resina fossile. Ricordo però che qualcuno, tempo fa, mi ha detto che il capodoglio rigurgita un bolo risultante dalla digestione del cibo che ingoia in gran quantità. Questa sorta di sostanza apparentemente disgustosa, dopo aver galleggiato per diverso tempo in mare, con l'azione trasformante del sole, il sale e l'aria viene finalmente spinta a riva in una sorta di nuova consistenza più solida e cristallina, e raccolta da pochi fortunati che la vendono a peso d'oro, per farne ricavare la famosa e preziosa ambra grigia.
Quest'ultima ambra è quella su cui si basa la nota normalmente utilizzata in profumeria. Non esistono altre versioni, perché l'ambra grigia è solo quella prodotta da uno scarto del capodoglio, quindi non confondiamoci con altre ambre...

Wolf Scent ha deciso di percorrere anche lui la strada che interpreta questa nota importantissima nella profumeria. Mystical Amber è il profumo creato per esaltare questa preziosa materia prima.

Mystical Amber apre sulla pelle con un immediato e veloce cardamomo che rimane riconoscibile per alcuni minuti, il seguito è composto da un'alternanza di note speziate e tostate in cui si rincorrono il cacao e lo zafferano. Questa prima fase che dura decine e decine di minuti, mi riporta alla mente i sentori di un rum invecchiato, di quelli preziosi e rari, che non ti dimenticherai mai. Mystical Amber, dura secoli sulla pelle, anche a causa della sua alta concentrazione. L'ambra è fin da subito riconoscibile, ma rimane languida e morbida come un sottofondo musicale jazz. Si può dire che questa fragranza è un classico monocorda dai contorni complessi e dal grande equilibrio.
Come al solito consiglio di “giocare” letteralmente con i profumi a base d'ambra, perché si prestano a centinaia di miscele ed esperimenti. Quello che vi consiglio sopra ogni cosa, è la miscela tra Mystical Amber e Faithful sempre si Wolf Scent.

Note olfattive: cardamomo, ambra nera, zafferano, cacao.

Con Mystical Amber, chiudo momentaneamente la valutazione dei profumi Wolf Scent, in attesa di una nuova sorpresa da parte di questo interessantissimo marchio.
Come al solito vi ricordo la cura con cui è confezionato questo profumo e la sua capacità di diventare veramente un omaggio apprezzatissimo per la sua eleganza.

Ringrazio nuovamente Differenze Luxus Parfums per il materiale per la recensione.



venerdì 8 marzo 2019

Timothy Han ci fa viaggiare sulle strade dell'America con il suo On The Road.


On the Road di Timothy Han è un profumo che prende ispirazione dal nome del celebre romanzo di Jack Kerouac del 1951. Il libro divenne un testo di riferimento per la Beat Generation.
Il viaggio sulle strade americane, descritto nel libro, viene interpretato da Timothy Han, tramite un percorso olfattivo racchiuso in un flacone di profumo.
In effetti i sentori danno veramente l'impressione di percorrere chilometri di strade tra profumi e odori che si susseguono e penetrano nell'abitacolo dell'auto ad ogni curva. On The Road è un viaggio senza meta che ha come unico scopo il godimento del viaggio stesso.

Sulla pelle si manifesta per alcuni secondi con del succoso limone, accompagnato da una nota evidente di lavanda. Si percepisce però fin da subito una nota di legno affumicato a cui si accompagna il tipico odore del whisky invecchiato. Le note di cuore e di fondo sono composte da ingredienti potenti, che conferiscono alla fragranza anche un piacevole sentore di asfalto, gomme di automobile ed interni d'auto impregnati di fumo di sigaretta. In definitiva si può dire che On The Road è un profumo in cui la betulla prende il sopravvento e trasforma la fragranza in un turbine di mascolinità spigolosa. Questa strada, già percorsa da altri nasi di successo, ha portato alla creazione di fragranze di forte impatto ma assolutamente non facili ed immediate. Per quanto mi riguarda adoro questo tipo di profumi, ma penso che non siano per tutti. Bisogna comunque dire che dopo circa mezz'ora, il profumo è molto più addomesticato e facile.

Note di testa: galbano, limone, bergamotto, lavanda.
Note di cuore: amyris, cedarwood, patchouli.
Note di base: fava tonka, muschio di quercia, legno di Guaico, benzoino, betulla, vaniglia, labdano, peruviano.


On The Road è un profumo naturale al 100% con base alcolica organica, il formato è un comodissimo 60 ml è il prezzo è in linea con la qualità offerta.

mercoledì 6 marzo 2019

Ha vinto definitivamente il commercio on-line? Forse no...se vuoi.



La situazione...

Mentre tu a braccia conserte guardi fuori dal negozio e osservi anziani passeggiare e padroni pisciare il cane, qualcuno nel magazzino in una qualsiasi periferia d'Italia prepara pacchi di merce da spedire via corriere. Anche tu, la sera prima, complice un offerta irripetibile, ti sei lasciato trascinare in un coinvolgente shopping on line fatto di codici e pochi click, ma ti arrabbi perché il tuo negozio non vende abbastanza.
I negozi del centro sono sempre più deserti e i negozi on line presi d'assalto da frenetiche dita a caccia di affari. A tale disfatta si deve aggiungere la gentile partecipazione di amministrazioni comunali assetate di ZTL, ingressi a pagamento, giornate ecologiche, parcheggi blu fino in periferia e omini con pettorina gialla e blocchetto delle multe in mano.
Anche i centri commerciali cominciano a faticare di fronte la potenza del commercio sul web. Stuole di commessi part time e con contratti...lasciamo perdere, si vedono chiudere il negozio di catena dove lavoravano da alcuni mesi.

La reazione...

Ti butti sui social e cerchi di fare le migliori foto possibili delle tue vetrine, fai un video delle ultime collezioni, fai una promo per la festa della zia, fai il 3x2 o il fuori tutto. Ma come te lo fanno tutti e quindi i social s'intasano di comunicazioni. Il risultato è che finisci anche tu per essere ignorato come tutti gli altri.

La soluzione..

Comincia da te stesso, e acquista on line solo quello che non riesci a trovare sul territorio dove vivi. Privilegia, se il caso lo consente, il prodotto artigianale o fatto in Italia. Acquista un servizio da chi ti fornisce una consulenza diretta e ti sa consigliare con professionalità ciò che è meglio per te.

  1. Apri un negozio di prodotti veramente esclusivi, originali e di qualità superiore.
  2. Posizionalo nel luogo adatto, la gente non ti verrà a cercare.
  3. Guarda con obiettività il tuo negozio e apporta migliorie estetiche tali da renderlo irresistibile ai curiosi o alla gente di passaggio.
  4. Cerca di conoscere perfettamente ciò che hai in negozio perché, quello che offri, non sia una vendita ma una consulenza.
  5. Sii gentile come con chi varca l'ingresso di casa tua, ma non fingere falso interesse.
  6. Il cliente è prima di tutto una persona che ha bisogno un aiuto per trovare una soluzione ad una necessità o semplicemente una voglia. Non è una mucca da mungere.
  7. Offri una consulenza sincera e sentita, e se non c'è cosa desidera il cliente, cerca di capire se potrai averlo in futuro.
  8. Se il prodotto che cerca il cliente non lo vendi tu offri una soluzione alternativa o aiutalo a trovare il negozio adatto. Ti sarà eternamente riconoscente.
  9. Interessati di lui come se fosse un vecchio amico, perché è quello che deve diventare nel tempo.
  10. Crea una vera esperienza durante l'acquisto, anche se vendi una semplice matita. Il negozio sei tu, non ciò che vendi. Tu sei il brand del negozio, se colui di cui la gente parla, di cui si fida, da cui viene a prendere un consiglio o fare una semplice chiacchierata.
  11. Ogni tanto organizza eventi gratuiti in cui inviti un esperto, un personaggio o qualcuno che promuova i tuoi prodotti, si deve trattare di un'esperienza non di una vendita.
  12. Organizza eventi artistici dove ospiti artisti, se lo spazio lo consente, cercando di attirare clienti nuovi e non abituali.

Io sono fiducioso in un futuro fatto di bellissimi negozi in centro, dove passeggiare, fare acquisti e fare un po' di social...diretto.




martedì 5 marzo 2019

Ardent Rose di Wolf Scent: espressione "ardente" del femminile.



Proseguo l'analisi di questo splendido marchio che è Wolf Scent, con Ardent Rose.
Il nome Ardent Rose mi ha ispirato collegamenti con il misticismo, facendomi fare una ricerca sul significato esoterico di questo splendido fiore.
La rosa ha tutt'ora un significato molto importante nel simbolismo, ma senza fare un'analisi tediosa dell'interpretazione che le culture hanno dato a questo fiore, vi dico solo che il dato più importante è che rappresenta la manifestazione del Divino. La sua forma, vista dall'alto, si espande con numerosi petali, una corolla concentrica che prende origine simbolicamente dall'Assoluto che parte dal suo centro. Un simbolo chiaro quindi di fecondità, che viene attribuito alla Madre, Matrice attraverso l'unione con il Padre, del Tutto.

Ardent Rose è un profumo con una concentrazione molto alta, la sua piramide è volutamente semplice per arrivare dritta al cuore senza alcuna incertezza.
Sulla pelle, appena indossato, rivela un petalo fresco, appena raccolto, che evolve poco a poco in un sentore che mi ricorda il profumo del make up, delle polveri e dei rossetti. Il profumo di rosa non è acuto, si esprime in maniera languida per mezzo di note talcate e con accenni vagamente metallici, quasi a conservare una certa dinamicità moderna. Il muschio infonde concentrazione e struttura alla fragranza, ma quello che emerge sopra ogni cosa è l'aspetto sensuale dell'ambra che conferisce dolcezza e supporto alla rosa.

Ardent Rose per me è un profumo femminile, a meno che non lo si incupisca con delle note più legnose o molto più naturalmente con Mystical Amber che smorza considerevolmente la nota talcata.
Il formato è il classico 100 ml, mentre la concentrazione, come già detto, è veramente alta tanto da avvicinarlo oggettivamente ad un estratto. La confezione rimane sempre meravigliosamente ricca, a partire dal cofanetto in cui è contenuto il vetro sfaccettato che custodisce questo splendido jus.

Note olfattive: rosa damascena, muschi, ambra nera.

Ringrazio come sempre Differenze Luxus Perfums di Novara per il materiale necessario alla recensione.