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mercoledì 24 ottobre 2018

Ragù di Gabriella Chieffo, la felicità di ritrovarsi.



Una visita improvvisa, durante un viaggio di ritorno dal sud d'Italia, si trasforma in un invito a pranzo. Il sugo è sempre pronto e in frigo c'è una pentola colma di ragù. Si fa presto ad allestire la tavola in giardino, si affetta un po' di salame e si apre una bottiglia di sangiovese.
Tra un bicchiere e l'altro ci si raccontano un po' di fatti recenti e si aspetta che la pasta si pronta. La felicità è quella di ritrovarsi, di potersi abbracciare e offrire del buon cibo italiano per ristorare gli amici che ci hanno fatto una sorpresa.
In Ragù ho rivissuto lo spirito della nostra penisola: il cibo buono, lo stile italiano, il buon vivere e il calore dell'ospitalità gioiosa e schietta.

Ragù sulla pelle si esprime con una succosa buccia d'arancia spolverata con un profumatissimo pepe rosa, illuminato di un bergamotto quasi ghiacciato. Il cuore è un cocktail variopinto di spezie: sulla mia pelle spiccano il pepe nero e la noce moscata, mentre sul cartoncino è chiaramente più evidente il cardamomo. Pur non essendo contemplate nella piramide olfattiva, ho la sensazione di tenere tra le mani un mazzetto di erbe aromatiche composto da basilico, salvia, menta e infine una leggera nota pungente di rametto di pomodoro pachino appena colto.
Il fondo è ben fissato da un mix di legni, tra cui il prezioso legno di cedro e il terroso patchouli. La base si svela dopo parecchio che è stato vaporizzato sulla pelle, conferendo a Ragù una durata notevole. Nel finale, il patchouli continua a lavorare instancabilmente, supportando con forza il resto della piramide, senza però prendere il sopravvento.
Ragù è un profumo unisex dal grande carattere, che durante il giorno dona tanta energia a chi lo indossa e alla sera altrettanta eleganza e fascino.
La formulazione è originale e penso che nel tempo diventerà un punto di riferimento a cui ispirarsi.
Gabriella Chieffo ha unito in questo profumo un pizzico di sfrontatezza, grande originalità e tanta armonia nell'accostare gli ingredienti.

Testa: bergamotto, arancio, pepe rosa.
Cuore: pepe nero, noce moscata, chiodi di garofano, elemi, cardamomo, zafferano.
Fondo: cuoio legno di cedro,, legno di Cashmere, patchouli, cipriolo, muschio.




lunedì 22 ottobre 2018

1996 di Byredo, musica per il naso!


Oggi vi parlo di un profumo nato alcuni anni fa, si tratta di 1996 di Byredo. 1996 si ispira, secondo il marchio, ad una foto di una ragazzina che s'intitola Kirsten 1996. La foto è stata scattata da Inez Van Lamsweerde e Winoodh Matadin. La foto ritrae la bambina con gli occhi chiusi truccata con un vivido rossetto rosso. Il profumo raccoglie il ricordo delle note dei profumi sentiti durante i loro viaggi.

La prima cosa che voglio dirvi è che 1996 ha una durata incredibile sulla pelle, ed è uno di quei profumi che si continuano a sentire tutto il giorno, benché li si stia indossando personalmente. Ogni volta che si muovono i vestiti, ogni volta che ci sia accalda leggermente, ecco che 1996 compare sotto il naso, come una fedele compagno. Perché è così potente malgrado non sia invadente?
Perché, secondo me, le note di testa sono direttamente fuse nel cuore che parte potente con spezie e pellame. Il fondo è composto da molecole forti come l'ambra e il fedele patchouli che non possono far altro che sostenere per ore e ore questa fragranza. E' un profumo che forma una musica composta da toni medi e bassi, che lo rendono scuro e affascinante.

Appena vaporizzato sulla pelle ho l'impressione di essermi bagnato la mano con del whisky, ho la sensazione di sentire il malto mescolato ai vapori dell'alcool. Una volta evaporata la parte alcolica, comincia ad esprimersi la componente balsamica del ginepro che non vira mai sul verde, e che rimane morbido come in un infuso di erbe. Il pepe nero non è pungente, ma dona alla fragranza una fondo polveroso e forte. Il cuore è cuoiato, ma senza eccedere nell'animalico. Si ha la sensazione di annusare una borsa di cuoio primo fiore. L'iris si accompagna alle note polverose del pepe e la viola, e stuzzica con una nota più acuta e originale. La base è granitica, ed è composta da ambra morbida e sensuale, patchouli terroso e potente e infine vaniglia calda e accogliente.

Note di testa: pepe nero, bacche di ginepro.
Note di cuore: accordo pelle, iris, viola.
Note di fondo: ambra nera, patchouli, vaniglia.



venerdì 19 ottobre 2018

Leather Patchouli di Montale: oriente sulla pelle!




Proseguendo sul filone novità Montale, voglio presentarvi un accordo semplice ma assolutamente vincente, si tratta di Leather Patchouli. E' una fragranza che ho scoperto a Firenze, durante Pitti. Fragranze. Sono contento di questo profumo, perché rappresenta una variante non incentrata troppo sul oud, che ultimamente ha preso un po' il sopravvento. C'è molto ancora da esprimere in campo profumiero e bisognerebbe dare meno spazio a quest'olio essenziale e cominciare a sperimentare altri jus come per esempio questo.
L'accordo, decisamente orientale, è ispirato ai paesaggi che si stagliano lungo le rive dei placidi fiumi indiani. In questi luoghi, la contemplazione e l'unione spirituale con il divino sono aspetti importanti della vita, e vengono manifestati agli dei, nei tempietti e nelle edicole votive, attraverso offerte di cibo e resine bruciate. La vita lungo le rive è intensa e brulicante, è fatta di odori, colori e gente di ogni tipo impegnata a sopravvivere. L'India è una sigaretta senza filtro, un sentimento viscerale, un quadro a tinte forti: ma se la ami tutto questo è pura poesia.
Io sono uno di quelli che vede poesia in questa vita fatta di contrasti, stranezze e situazioni estreme, l'India è anche questo.
Ma veniamo a Leather Patchouli...

Mettete insieme la tipica balsamica terrosità della patchouli e un potente cuoio conciato e l'accordo orientale è pronto per durare tutta la giornata. Ma non traiamo conclusioni affrettate, perché lo sviluppo della fragranza è assolutamente molto più interessante.
Appena spruzzato sulla pelle sento un'immediata nota liquorosa, che pian piano fa spazio ad un sentore di cacao amaro, erba secca, un po' di stallatico da oud e la nota pungente del cuoio; un cuoio grasso da sella, bello morbido e conciato. Dopo circa mezz'oretta il patchouli è li, presente in tutta la sua potente maestosità, per esprimersi fino a tarda sera accompagnato da un sottofondo uniforme di legni e resine.
Leather Patchouli è un cocktail vincente, che sta bene sulla pelle maschile come anche quella femminile, l'importante è la moderazione data l'alta concentrazione di molecole potenti.


martedì 16 ottobre 2018

Nuda Veritas di Atelier de Ors : delicato, pulito e persistente.




Atelier des Ors aggiunge un altro tassello al suo splendido e variopinto puzzle di fragranze. Si tratta di un profumo che ho avuto modo di sentire a Firenze, durante l'ultimo Pitti fragranze.
Con questa fragranza, secondo me, si è voluto rispondere alla sempre più frequente richiesta di profumi che sanno di pulito, di bucato appena fatto.
Immaginate di camminare, di prima mattina, su di un fresco prato pieno di rugiada. I vostri piedi nudi sfiorano i fili d'erba che solleticano delicatamente le vostre dita. I fiori di primavera appena sbocciati, emanano un profumo fine e delicato, il sole accarezza la vostra pelle e intiepidisce il vostro viso come in una morbida carezza. Camminate assorti nei vostri pensieri, contemplando il paesaggio attorno a voi: siete in pace. Nuda veritas è l'immagine di un incontro con stessi, con la natura, e con il creato intero.
La sua formulazione lo rende un profumo adatto a tutti, ma soprattutto a qualsiasi contesto. Essendo così “facile” e armonioso, si presta ad essere usato in ambienti affollati o dove non è consigliabile un profumo troppo forte. Sulla pelle è molto persistente e durante la giornata continua ad emanare questo bouquet molto pulito.
Appena vaporizzato, la sensazione è quella di aver indossato una camicia fresca di bucato, seguita da delicate note agrumate. Il calone è una nota di sintesi che simula molto bene la sensazione di brezza marina. Di seguito si sprigiona un delicatissimo e soffice accordo di gelsomino, addolcito in giusta misura dal tocco del fiore di osmanto. Il cuore si chiude con la forza sensuale del fiore di tiarè. Il fondo è ben fissato dalla foglia di patchouli, abroxan (nota pulita), muschio e semi di ambretta, che regalano una nota cipriata.

Note di testa: bergamotto, calone, fiore d'arancio.
Note di cuore: gelsomino Sambac, gelsomino cinese, osmanto, tiarè.
Note di fondo: patchouli, tagete, ambroxan, muschio, semi di ambretta.

lunedì 15 ottobre 2018

Bakhoor di Montale, colonne di fumo profumato!




Tra le novità che mi sono state presentate a Pitti fragranze, ho trovato particolarmente interessante Bakhoor. Questo profumo rende omaggio ad una tipologia di profumazione d'ambiente tipica del medio oriente. Per bakoor s'intende una miscela fatta di trucioli fini di legno e oli profumati di vario genere, che si fa bruciare su dei carboncini. L'effetto è simile a quello delle resine d'incenso, si sviluppa infatti molto fumo profumato, che invade e riempie letteralmente gli ambienti. Devo dire che è un sistema molto efficace per ritrovare una certa armonia e profumare per ore la propria casa.
In Italia è ancora poco usato ma credo che prenderà sempre più piede.

Bakhoor di Montale è un profumo caldo e potente, fatto d'incensi, legno di sandalo, legni ricchi e preziosi oli. Questa fragranza non si sviluppa in una vera e propria piramide, è piuttosto una formula granitica dove si possono estrapolare la nota di zafferano, quella dell'oud, della pelle e di altre note di legni aromatici. Sulla pelle ricorda i classici accordi orientali, e devo dire che dura moltissimo.
Il formato è quello tipico e unico da 100ml e la concentrazione è in eau de parfum.

venerdì 12 ottobre 2018

Coursel e Vert di Acampora, sintonia perfetta!



Courser di Acampora Profumi

Timo e viola lavorano in maniera perfetta nel conciare il cuoio presente nelle note di testa, conferendogli sentori aromatici e leggermente verdi. Il cuore, attraverso il mate, è ancora verde, energico e lievemente amarognolo. Il lampone e il cedro completano le note di cuore, conferendogli freschezza e luminosità.
Il fondo è ben fissato da tre grandi pilastri della profumeria: vaniglia, ambra e muschio.
Vi sono due categorie di cuoiati, quelli dolci e morbidi e quelli più pungenti, aciduli e per certi versi animalici. Coursel appartiene alla prima categoria, la quale gli conferisce un'eleganza discreta e sussurrata, da vero gentleman. Sulla pelle, questa fragranza, dura moltissimo.
Le concentrazioni sono due: “extrait” da 30 ml e “pure essence” da 20 e da 5ml.

Note di testa: timo, cuoio, viola.
Note di cuore: mate, cedro, lampone.
Note di cuore: vaniglia, muschio, ambra.

Vert di Acampora profumi

Vert, appena indossato, risplende di una nota agrumata aromatica che mi ricorda le colonie di un tempo. Pian piano si fanno avanti note speziate di pepe, noce moscata e cardamomo, che si rivelano ben miscelate tra di loro. Il cuore è di fresco legno di cedro, e il fondo si esprime attraverso del vetiver e del musk.
Vert è un profumo raffinato ed elegante. Le note fresche spingono costantemente per ore, conferendo a questa fragranza un carattere sportivo e dinamico.
Le concentrazioni sono due: “extrait” da 30 ml e “pure essence” da 20 e da 5ml.

Note di testa: pepe, noci, noce moscata, cardamomo, elemi.
Note di cuore: cedro.
Note di cuore: vetiver musk.

Ho parlato di questi due profumi, perché ho scoperto che indossati insieme sono ottimi. Essendo diversi nella concezione ma intimamente legati dalla loro eleganza, ho pensato che la morbidezza di uno potesse essere ben supportata dalla freschezza dell'altro. Ho quindi creato un layering (sovrapposizione di profumi) che sulla mia pelle è risultato veramente intrigante; provatelo e capirete cosa voglio dire!

giovedì 11 ottobre 2018

Lattedoro di Gabriella Chieffo, profumo di baci e carezze.


Ho recentemente incontrato Gabriella Chieffo a Firenze, dove ho avuto la fortuna di parlarle e conoscerla un po'. La prima impressione è stata quella di essere di fronte ad una persona genuina, capace di comunicare, ma soprattutto ascoltare.
Ho capito che la sua missione è quella di mantenere integro il concetto di profumeria artistica, attraverso una minuziosa ricerca di materiali e una comunicazione vera e sentita dentro.

L'ultima creazione di Gabriella è Lattedoro: la storia di un vissuto, di una caduta, di un dolore, di un perdersi per poi ritrovarsi tra le mani di una bella amicizia, di un amorevole conforto che tutto guarisce.
Questa fragranza per me è la descrizione olfattiva di quella sorta di amore universale che lega le persone e che le spinge a prendersi cura l'una dell'altra. Lattedoro è una chiacchierata sul divano tra amiche intime, una tazza di latte caldo, una coperta di lana sulle spalle, il viso tenuto tra le mani.
Lattedoro è anche pelle calda, pelle morbida e sensuale da baciare. Una fragranza che rappresenta un incontro dolce di corpi, il loro sfregarsi ed avvinghiarsi, e tenere carezze dopo aver fatto l'amore.

Lattedoro si apre con una intensa nota di latte di cocco che pian piano si fa da parte lasciando spazio a note evidenti di curcuma e zenzero fresco. Il bergamotto è gentile e supporta le note di testa con la sua proverbiale delicatezza. La noce moscata e la cannella lavorano all'unisono nel supportare i primi ingredienti, dando una nota orientaleggiante alla fragranza.
Gabriella, ci introduce alle note di cuore attraverso sentori lattiginosi animali e vegetali, illuminati da un equilibratissimo gelsomino ed un elegante e ben percepibile iris.
Il fondo è pressoché perfetto, perché il sandalo è uno dei legni più armonici e profumati che esistano. E' accompagnato da una splendida vaniglia, che ben si associa alle note lattate di cuore.
Inoltre il cuoio, che sostiene efficacemente la base di questa piramide olfattiva, equilibra la nota gourmand rendendo questo profumo ottimo sulla pelle maschile.

Note di testa: bergamotto, cannella, curcuma zenzero fresco, noce moscata.
Note di cuore: note di latte, iris, gelsomino, cocco.
Note di fondo: sandalo, vaniglia, cuoio.

Lattedoro è un profumo originale e persistente, formulato in eau de parfum e confezionato in formato 100 ml.





mercoledì 10 ottobre 2018

Little Song di Meo Fusciuni: una piccola canzone ripetuta all'infinito.



Ho conosciuto personalmente Meo Fusciuni a Pitti Fragranze, dove ha presentato il suo nuovo profumo che si chiama Little Song.
Attraverso questa fragranza, Meo Fusciuni esprime un concetto che trovo piacevolmente malinconico e che mi ha toccato emotivamente . Trascrivo pari pari la prima parte della descrizione che si trova sul suo sito internet: La solitudine dell’uomo passa attraverso il suono che lo accompagna nei pensieri, nell’ interpretazione che esso fa della sua vita, passa attraverso una piccola canzone ripetuta all’infinito, che diventa suono nel silenzio, profumo.”

Da questa bellissima frase ho tratto una mia personalissima interpretazione:
Uomini assorti, seduti ad un tavolo davanti ad una vecchia caffettiera e una tazzina di caffè: ricordi d'infanzia, televisioni in bianco e nero che trasmettono il Varietà, canzoni allegre con ritornelli da canticchiare. Uomini che osservano il tempo che passa attraverso le cose che gli stanno attorno, dal viso che si segna, dai pensieri che cambiano. E la canzoncina rimane nella testa, uguale, immutata, in una ripetizione costante come un mantra.

Bergamotto ritmato da un'allegra radice di zenzero, a cui si accompagna un profumatissimo pepe rosa. Il cuore è un bel gioco tra rosa turca e caffè, un accordo collaudato che mi piace molto. Il fondo è vellutato, e si avvale di note tabaccate miste a liquorose.

Meo Fusciuni crea, con Little Song, un genere di profumo che adoro: ha una polverosità mista a note gourmand che mi confondono e rapiscono allo stesso tempo. Vaporizzato sulla pelle cambia moltissimo dal cartoncino, assumendo note liquorose, asciutte ma ingentilite dalla rosa. Dopo circa un'oretta sento ancora ben distinto il vetiver misto al labdano.
Little Song è un profumo profondo, persistente. La rosa e il caffè lo sdrammatizzano molto rendendolo molto indicato anche per un pubblico femminile.

Note di testa: bergamotto, zenzero, pepe rosa
Note di cuore: rosa turca assoluta, caffè, liatris.
Base: tabacco assoluta, vetiver bourbon, civet, malvia assoluta, muschio, cisto labdanum assoluta.



martedì 9 ottobre 2018

Bihaku di Francesca Dell'Oro, leggiadra e spirituale speziatura.




Francesca dell'Oro ci delizia con Bihaku, una fragranza presentata al recente Pitti a Firenze. Il nome di questo profumo nasce dalla fusione di due termini giapponesi, che sono “Bi = bellezza” e “Haku = bianco”. Voglio citarvi parte della descrizione, perché ho trovato questa frase molto evocativa: “Il domani è la promessa di una realtà incontaminata, un domani rigenerato e vergine di ogni oscura falsità.” E' un profumo speziato, che mi ricorda un viaggio in India fatto nei primi anni duemila. Le miscele a base di cardamomo e pepe, sono il dolce ricordo di colazioni fatte lungo le strade di Puttaparthi. Verso le nove del mattino, dopo la visita all'asharam per l'incontro con Sai Baba, mi fermavo davanti alle porte del centro religioso per mangiare un pezzo di torta e bere un tè. La gente del posto sorseggiava, seduta ai marciapiedi, latte bollito con il tè in una miscela di spezie da cui si sprigionava un forte profumo. L'aria era ancora tiepida, e si godeva ancora la luce diretta del sole, in conversazioni rilassate e amichevoli, prima che arrivasse l'afa di mezzogiorno. Tutto profumava di spezie: i tè, i fasci d'incensi esposti fuori dai negozi, il cibo sul fuoco e le persone stesse. Una gioia per l'olfatto.
Bihaku è un profumo dolce e speziato di grande originalità, con una persistenza notevole senza essere invadente e fastidioso. Lo consiglio a coloro che prediligono le note speziate ma luminose e delicate.

Cardamomo fine luminoso e chiarissimo al naso, Verde e aromatico ginepro, accompagnato in un magnifico tandem dal pepe Sichuan, Chiude la testa un magnifico e aromatico timo. La testa è assolutamente viva ed energizzante come un masala chai. Il cuore è fiorito, il gelsomino viene incalzato da una pungente artemisia la quale smorza l'indole esuberante e sensuale del gelsomino. Il fondo si svela attraverso la morbidezza di un tabacco dolce seguito da legni setosi e ambrati e un pulitissimo e fresco legno di cedro.




lunedì 8 ottobre 2018

Corsica Furiosa di Parfum D'Empire, la forza verde del lentisco.




Corsica Furiosa di Parfum d'Empire è una creazione nella quale Marc-Antoine Corticchiato, ricostruisce un ricordo vivido della Corsica.
Il termine Furiosa, che va a completare il nome della fragranza, è preso in prestito da un andamento musicale che denota grande forza e irruenza.

Per me Corsica Furiosa rappresenta la brezza costante che divide le due isole mediterranee attraverso le Bocche di Bonifacio e che porta con se i profumi della vegetazione che ricopre queste meravigliose terre.
Il protagonista di questa fragranza verde è il lentisco, una pianta che cresce abbondantemente anche in Sardegna. Fin dai tempi antichi, il suo mastice, aiuta a curare ferite, ulcere, purificare l'alito ed è utilizzato tutt'ora in ambito cosmetico. I locali lo bruciavano durante la cottura del pane, per conferirgli un profumo particolare. La pianta del lentisco è robusta e cresce ovunque, produce foglie piccole che se schiacciate tra le dita, emanano un profumo molto forte e fresco.
In questa fragranza, come dicevo, il lentisco è il protagonista e si accompagna a sentori delicati di menta selvatica locale, che ci ricorda la preziosità degli aromi che crescono spontanei lungo la costa e nell'entroterra dell'isola. La piramide prosegue con una piacevole ed equilibrata nota di brandy, che mi fa venire in mente la potente acquavite sarda Filu ferru. Al brandy seguono note di foglie di pomodoro, che accompagnano e sostengono le spigolose note verdi di lentisco e muschio di quercia a chiudere, per sostenere l'intera piramide.
Dopo alcuni minuti si sente anche erba secca, bacche, ortaggi aromatici; insomma un cocktail di lussureggianti note vegetali.
Questa fragranza è un ottimo esempio della categoria dei profumi cosiddetti verdi, inoltre penso che rappresenti molto bene quello che poteva essere un profumo in epoca etrusca e romana, fatto di piante aromatiche mediterranee.
Corsica Furiosa è un profumo potente ma non prepotente, di carattere unico per la sua così forte caratterizzazione ed assolutamente persistente per tutta la giornata.




sabato 6 ottobre 2018

Under My Skin di Francesca Bianchi: assoluta originalità.




Ho conosciuto Francesca Bianchi a Pitti e mi è subito sembrata una persona genuina, diretta e simpatica. Purtroppo, non conoscevo le sue fragranze e quindi mi sono presentato impreparato all'incontro. Fortunatamente ho avuto modo di chiacchierare con lei e di ricevere i campioni delle sue fragranze.
Benché non sia l'ultima nata, vorrei parlarvi di Under My Skin, perché mi ha colpito molto. Questa fragranza, per me, non assomiglia ad alcun profumo conosciuto, al mio naso è nuova ed originale. Questo dato è importantissimo perché rappresenta un quadro olfattivo dipinto con una tecnica diversa dal solito e che voglio descrivere.

Under My Skin, mi ha trasportato in un antico palazzo dei primi novecento, dove come in un sogno, partecipo ad un incontro tra due facoltose amiche. Sono in camera e si dilettano a parlare di vestiti e di accessori, tirando fuori dall'armadio della padrona di casa, abiti di alta sartoria, confezionati dai più famosi stilisti. Nella stanza aleggia il profumo floreale delle due signore, mescolato all'odore morbido e ceroso dei mobili e alla fragranza di un mazzo di garofani appena raccolti in giardino. Su di un tavolino, fa bella mostra di se un vaso colmo di spezie profumate che partecipano alla sinfonia di note. Una delle due signore tira fuori una pelliccia di visone che, indossandola, fa ruotare spargendo nell'aria una delicata nota polverosa, una traccia del tempo, simile a burro di iris. Il pelo del visone emana ancora un piacevole aroma di concia, attutito e smorzato dalla lavanda nei sacchettini di cotone conservati nelle tasche.

Note: pompelmo, lavanda, pepe nero, spezie, rosa bulgara, garofano, burro di iris, muschio, castoreo, ambra grigia, accordo di cuoio, costus, fava tonka, balsamo tolu, balsamo perù, sandalo mysore, vaniglia, treemoss.

Indossato sulla pelle, dopo circa mezz'ora viene fuori un piacevole odore di cuoio fiorentino mescolato a note dolci di tabacco e baccelli di vaniglia.
Questo profumo è un estratto, presentato in un comodo formato da 30 ml.

Voglio fare i complimenti a Francesca Bianchi per averci regalato questa sua creazione artistica, e le auguro di conservare sempre questa splendida creatività.



giovedì 4 ottobre 2018

Creare un profumo è una cosa seria!



E' una cosa assolutamente meravigliosa coronare il sogno di poter produrre un marchio legato alla nostra più grande passione. E' un beneficio anche per la società che, attraverso il nostro ingegno, può godere ed usufruire di beni tecnologicamente avanzati, belli e dannatamente utili. Prendiamo l'esempio di grandi visionari come Steve Jobs, che ci ha regalato apparecchiature elettroniche incredibili, Enzo Ferrari con le sue automobili da sogno e altri grandi pensatori e appassionati che hanno creduto nelle loro idee. Oggi queste persone sono universalmente riconosciute come grandi imprenditori e innovatori, che oltre a fare profitto, hanno contribuito a far crescere il mercato e ad migliorarlo. Sono stati dei benefattori per se stessi, per coloro che hanno lavorato ai loro progetti e per chi ha potuto acquistare i loro prodotti.

Creare un marchio di profumi è uno dei sogni della mia vita, e probabilmente un giorno lo farò. Non vi nego che sarà un progetto curato fin nei minimi dettagli, non lascerò nulla al caso. Sarà un lavoro molto difficile e lungo, ma degno di essere portato sul mercato solo se rispetterà alcuni principi.
Creare un profumo non è una grande innovazione, tecnologicamente non porta nessun beneficio e il suo utilizzo è sempre lo stesso. Un boccetta di profumo non farà mai le foto o pagherà il parcheggio e sarà semplicemente spruzzato prima di uscire di casa. Quindi dovrà essere speciale unicamente nello svolgere il suo “semplice” ruolo: emozionarci e farci sentire bene.
Un profumo che emoziona è una fragranza che ha fatto centro, e non è una cosa così facile da ottenere. L'emozione dovrebbe essere il requisito fondamentale per far mandare in produzione una nuova formula.

LA FORMULA
Non si può assolutamente pretendere che ogni fragranza catturi egualmente tutti, ma occorre che abbia un requisito oggettivo, e cioè che sia formulata bene e con buoni ingredienti. Un profumo deve essere riconosciuto universalmente come originale, equilibrato e persistente.
Quindi dovrebbe essere facile, anche per un naso poco esperto, capire che la fragranza ha una sua originalità quando non assomiglia ad altri profumi (o peggio è una copia) e appartiene ad una categoria abbastanza distinta. Oltre alla personalità, un profumo deve essere riconosciuto come gradevole anche per coloro che non apprezzano e non indosserebbero quel tipo di fragranza. Faccio un esempio, un uomo generalmente non indossa scarpe con il tacco ma può sommariamente capire se sono ben disegnate, morbide al tatto e ben rifinite.
L'equilibrio di una formula è dato da un utilizzo sapiente delle materie prime, che non devono risultare disarmoniche, fastidiose, eccessive e per certi versi sguaiate. L'equilibrio è strettamente legato all'originalità e riconduce all'affermazione che ho fatto inizialmente, e cioè che il profumo sia riconosciuto oggettivamente come fatto bene.
Infine la persistenza, che è un requisito importantissimo. Immaginate di indossare un vestito bellissimo e molto costoso e che, lentamente durante una serata, si sbiadisce fino a perdere tutto il colore, rimanendo grigino. Siete imbarazzati per il vostro aspetto, tristi per aver perso quella magnifica texture che via aveva fatto innamorare del vestito, e furibondi per aver speso un sacco di soldi. E' la stessa cosa per il profumo, se durante il giorno lo perdete e alla sera non c'è neanche una misera traccia su i vostri vestiti, è come non aver messo nulla. Non occorre che un profumo saturi l'aria intossicando i vostri vicini, deve però far avvertire la vostra presenza, testimoniare il vostro gusto e la vostra personalità.

IL PACKAGING
Anche l'occhio vuole la sua parte, ma non bisogna fare troppo affidamento su questo senso, le aspettative potrebbero sviarci. Quando guardiamo un profumo in una lussuosa confezione, presentata in un contesto accattivante, ci aspettiamo di annusare un profumo esaltante. Talvolta non è così, e finiamo per acquistare quel prodotto solo per l'esclusività che rappresenta, spendendo una cifra importante, senza aver trovato la fragranza giusta per noi.
Una confezione ben fatta, con materiali piacevoli al tatto e finiture di pregio, deve valorizzare una fragranza e accompagnare coerentemente la qualità dei suoi ingredienti, ma possibilmente non surclassarla. Il giusto equilibrio tra le due cose, fa percepire il vero valore del profumo, facendo così capire che il prezzo pagato è adeguato. A volte preferisco persino che il packaging non sia propriamente all'altezza della fragranza, in modo che si percepisca che ciò che importa veramente è quello che sta dentro alla boccetta.
Al di là di queste considerazioni, molti marchi hanno saputo comunicare esclusività e valore anche con confezioni sobrie e lineari, senza eccedere con il superfluo; ottenendo così un buon risultato.

LA COMUNICAZIONE
La maggior parte dei profumi sono presentati attraverso una storia, un'evocazione, un viaggio. Raccontare com'è nata una creazione, ha lo scopo di comunicare il perché di determinati sentori. Spesso ho l'impressione che questa storia sia solo un giro di parole e che non trasporti il cliente in alcun luogo, ma che anzi lo confonda facendogli credere di non essere in grado di comprenderne il significato.
L'evocazione, secondo me, dev'essere in grado di far immergere il cliente, facilmente, in essa. Colui che legge la storia deve avere i mezzi e le esperienze passate per capire di cosa sta parlando il creatore del profumo. Dev'essere un percorso chiaro e semplice, ma al contempo emozionante.
Questo percorso lineare contribuisce a rendere anche più credibile la storia, facendo pensare sia vera.
Già, che sia vera. Perché purtroppo, spesso nasce prima il profumo, e dopo si crea una storia attorno ad esso. La vera ispirazione si vede, e porta a creare profumi che comunicano, che ci parlano, che ci fanno vivere la loro storia.
In definitiva, un racconto originale farà vendere più profumo, al pare di un buon libro.

Per concludere, mi duole dover affermare che tra le migliaia di creazioni che nascono ogni anno, molte penso che non abbiano i requisiti per potersi ritenere valide. E' un vero peccato, uno spreco di risorse e di energia, produrre un profumo mediocre. A volte la logica del mercato impone di far uscire un tot di profumi ogni anno, ma questo contribuisce solo a riempire gli scaffali e confondere le idee. Bisognerebbe cercare di non sacrificare la creatività in nome del profitto, contribuendo a donare al mondo solo prodotti di qualità.






Nuit de Bakelite di Naomi Goodsir: tuberosa verde.




Le logiche del mercato inducono a fare spesso scelte ponderate, per evitare di investire denaro su progetti che potrebbero non essere capiti. Ma ci sono persone che progettano e realizzano opere che non sono fatte per piacere alla massa, almeno non subito. Ci sono visionari che immaginano il futuro con tinte che non appartengono allo spettro dei colori visibili: inventano loro stessi nuovi colori e nuove note musicali.
Tempo fa vidi in fiera una donna vestita in maniera molto particolare, e la trovai interessante. L'ho rivista a Pitti a settembre ma non mi sono fermato al suo stand. Ho dovuto parlarne in un noto negozio di design in corso Como a Milano con una persona molto preparata.
Naomi Goodsir è una designer australiana che ha creato indumenti fantastici e veramente particolari. Con lo stesso stile ha immaginato e creato i suoi profumi, e ora si sta dimostrando uno dei talenti più promettenti, nell'interpretazione di nuove fragranze.
Nel 2018, la giuria di esperti FIFI, conferisce il premio per la migliore fragranza realizzata da un brand di nicchia indipendente a Nuit de Bakelite, creato dal naso Isabelle Doyen.

Nuit de Bakelite è un profumo “puro”, o ti piace o non ti piace. Non puoi semplicemente gradirlo o fartelo andare bene.

Verde, pungente e lievemente medicinale nelle prime olfazioni. Rivela a poco a poco note balsamiche di spezie fresche come il cardamomo, prosegue più lieve ma sempre potente con erbe aromatiche e di campo come l'angelica e l'artemisia. Sul fondo lavorano il cuoio e il più morbido e dolce storace. La tuberosa è fresca, appena sbocciata, piacevolmente delicata e ben presente fin dall'inizio.

A detta di molti, in questo profumo si ha un'interpretazione inusuale del fiore opulento della tuberosa. In effetti è vero, la tuberosa non è pesante, voluttuosa, carnale o peggio pestilenziale. Fortunatamente però, come anche in questo caso, alcuni marchi hanno saputo trarre il meglio da questo fiore, rendendo i loro profumi moderni e facili da indossare.
In Nuit de Bakelite si è voluto dare più spazio alle note verdi e pungenti, ottenendo un profumo molto caratteristico e non di immediata comprensione, lasciando alla tuberosa un ruolo più composto, ma assolutamente non marginale.
Personalmente lo adoro, apprezzo anche la volontà di uscire da uno schema collaudato, per il piacere di stupire e catturare i sensi.
Nuit de Bakelite lo consiglio agli uomini, quelli che vogliono rompere gli schemi, essere originali ed emergere. La sua durata sulla pelle è notevole, permette di sentirlo costantemente tutto il giorno e oltre.






martedì 2 ottobre 2018

Juniper+Salt di Womo: sorseggiare un gin in riva al mare.




WOMO presenta Ultimate Fragrances, una collezione di 4 fragranze custodite in flaconi bruni da 100 ml, che emanano un particolare fascino minimalista. Oggi vi voglio parlare di Juniper +Salt, una fragranza mediterranea che evoca, delicatamente, il sentore di un aromatico gin di qualità, senza però che si percepisca alcun tipo di “alcolicità”. In questa fragranza, inoltre, c'è una particolare attenzione nell'utilizzo di alcuni sentori tipici della magnifica isola sarda. Tutta la costa è ammantata di una fitta vegetazione bassa, fatta di alcune piante che ritroviamo anche in Juniper +Salt, che vengono utilizzate da tempo immemore, dalla popolazione locale, per aromatizzare cibi e bevande.

La testa si apre con un limone sobrio e composto, accompagnato dal tocco speziato del profumatissimo pepe rosa. Il cardamomo e il cumino, rinforzano la testa con la loro nota balsamica, offrendo spazio al più discreto e fruttato ginepro. La nota salata è presente fin dall'inizio e rende, questa fragranza, un omaggio alle brezze marine della Sardegna e al suo prezioso sale rosa.
Il cuore contiene note vegetali, con un tocco polveroso di radice di iris, che però non sovrasta.
Il fondo sostiene con del legno di cedro, muschio di quercia e un quasi silente vetiver. Dopo un'oretta continua ad avvertirsi sulla pelle il tipico sentore salmastro, sempre accompagnato dalle note aromatiche di testa e cuore. Questo eau de parfum, per sua composizione, non può che ritenersi un profumo energetico, pulito e tonificante. Non ha una forza dirompente, quindi è assolutamente adatto per essere indossato in luoghi dove necessità una certa discrezione e compostezza. Questo profumo è stato studiato per un pubblico maschile, il suo accordo però è particolarmente apprezzato anche dalle donne.

Note di testa: limone, bacche di Ginepro, pepe rosa, cardamomo, cumino, accordo “sale rosa”.
Note di cuore: algenone, iris, salvia sclarea, foglie di lauro.
Note di fondo: labdano, muschio di quercia, legno Cedro, vetiver Haiti.


lunedì 1 ottobre 2018

BAD BOYS ARE NO GOOD BUT GOOD BOYS ARE NO FUN di Kilian



L'esordio di questo marchio è stato magnificamente lussuoso, attraverso la costruzione di profumi complessi, eleganti e fortemente caratterizzati. Le confezioni, fatte di preziosi cofanetti laccati, offriva ed offre la percezione di un prodotto esclusivo. Ma ecco la novità del 2018:
By Kilian lancia una collezione più colorata, divertente e con un packaging particolarmente intrigante. Kilian, con questa linea che si trova in vendita da Sephora, vuole comunicare con un pubblico più giovane, easy e dinamico. Messaggio che colpisce nel segno e raccoglie l'interesse di estimatori in erba, pronti a esplorare le vette dell'alta profumeria..
Si tratta di 5 profumi con un tema olfattivo legato al "tipo" di amore o meglio: “My Kind of Love”.
Le bottigliette hanno un tappo grande e cubico, che funge da appoggio ad una sfera di vetro scuro che altrimenti non potrebbe rimanere in piedi.
La fragranza che ho provato si chiama: “BAD BOYS ARE NO GOOD BUT GOOD BOYS ARE NO FUN”. In pratica il messaggio è quello di divertirsi con i cattivi ragazzi, piuttosto che annoiarsi con quelli perfettini!
Al di là del messaggio, questo profumo cerca di interpretare olfattivamente parlando, un tipico accordo “dissetante” fatto di cola, noce moscata, lime e vaniglia. I vari elementi lavorano bene insieme, creando un accordo sportivo e allo stesso tempo morbido ed elegante. La testa si esprime attraverso note speziate caramellate abbinate a sentori agrumati, che ci ricordano la famosa bevanda dissetante. Si prosegue poi con note di legni chiari e luminosi, sostenuti da una discretissima vaniglia. La persistenza è giusta per accompagnarci durante tutta la giornata e per accordarsi bene con qualsiasi attività. Si tratta di un profumo tendenzialmente maschile, ma è intrigante anche per le donne che amano questo tipo di fragranze.
I formati sono tre e soddisfano ogni tipo di esigenza: 100 ml e i più facili da trasportare 50 e 30 ml.