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sabato 14 novembre 2020

Hope e il profumo magico.



Hope era una bambina bellissima, aveva guance rosa su cui cadevano piccoli boccoli d'oro e occhi blu come il cielo terso di una giornata di vento. Aveva quasi dieci anni, anzi nove e mezzo, come diceva lei e si sentiva già una piccola donna di mondo. Passava davanti alle vetrine dei negozi e si immaginava con lunghi ed eleganti vestiti con cui partecipare a ricche e sontuose feste in giro per il mondo.Fantasticava costantemente di vedersi in viaggio, con i suoi ingombranti bagagli, accompagnata da un valletto tutto fare che la aiutava. Nei suoi spostamenti per il mondo Hope immaginava di commerciare preziose essenze come il nonno Arthur. La famiglia di Hope era di origine inglese, e precisamente di Masworth, un piccolo villaggio a nord di Londra. La famiglia di Hope coltivava fin dall'antichità, erbe officinali che poi distillava per ottenerne oli essenziali da vendere presso il loro negozio di Londra. I Middlefield commerciavano i loro preziosi unguenti in una piccola bottega nel quartiere di Marylebone. Da anni, dopo la morte del nonno, vivevano a Grasse, in Francia. Hope sapeva che il nonno aveva lasciato, nella soffitta della casa francese, un baule pieno di preziosi oli profumati. A lungo aveva chiesto alla nonna di poter vedere cosa c'era dentro quello scrigno, ma per paura che rompesse i preziosi profumi, la nonna glielo aveva sempre negato. Quando sarebbe diventata più grande, la nonna glielo avrebbe permesso senza alcun problema.Un giorno di primavera, Hope si alzò presto, perché non riusciva più a dormire pensando allo scrigno del nonno. Approfittò dell'assenza della nonna che era andata al comprare verdure fresche per il pranzo e dei genitori che lavoravano dall'alba nella coltivazione di rose centifolia in un piccolo appezzamento vicino a casa. Non fece neanche colazione e si precipitò in pigiama in soffitta. Aprì il vecchio baule e vide tantissime boccette di vetro riposte ordinatamente in piccoli scomparti in legno. Al centro di questo ordinato reticolo c'era una scatola in legno rosso laccato. A scuola Hope aveva studiato che esistono dei caratteri speciali che si usavano in Cina e in Giappone. Ovviamente non poteva né leggerlo né riconoscerli ma sicuramente sul coperchio c'era una scritta composta da ideogrammi.Aprì la scatola e vi trovò un prezioso recipiente lungo e stretto e finemente decorato. Il tappo era sigillato con della ceralacca nera, ma era ormai secca e con un piccolo sforzo riusci a sfilarlo dal recipiente. Senza neanche pensarci, versò una goccia di profumo sulla manica del pigiama e annusò.La vista di Hope si sfocò come quando ci si perde nei propri pensieri e fu trasportata in un luogo lontano. Hope si ritrovò si un grosso masso piantato in un ruscello di montagna. Di fronte a lei un muro di roccia faceva intravedere sulla sua sommità un monastero orientale. Il cielo era di un grigio abbagliante e regnava un magico silenzio. Tutt'attorno la poca vegetazione e le rocce puntute erano coperte da un gelido manto bianco. L'aria odorava di neve.La neve profuma di terra bagnata mista a odore camino e di acqua metallica. Insomma, ha qualcosa di minerale e assolutamente inorganico. Hope sentì freddo e immaginò di essere in spiaggia sotto un tiepido sole. Ebbe una piccola vertigine e d'un tratto si ritrovò sulla battigia del mare, dove le onde andavano ad infrangersi contro il suo pigiama ormai zuppo di acqua. L'aria profumava di sabbia calda mista a salsedine, cocomero fresco e cetriolo. La sua pelle scaldata dal sole emanava un dolce profumo di crema solare al cocco.Il pigiama era tutto bagnato e il sole la stava facendo sudare, così Hope immaginò un'altra volta di essere da tutt'altra parte. Nella sua mente si formò l'immagine di un antico caravanserraglio dove arabi vocianti commerciavano sacchi pieni di preziose spezie d'oriente. L'odore forte del pepe si mescolava a quello delle lunghe stecche di cannella, saturando l'aria di un profumo talmente forte da coprire quello dello sterco dei cammelli e delle pelli fresche di concia. Hope era seduta su un muretto basso, con il suo pigiamino ormai asciutto. Le persone attorno a lei passavano senza neanche notarla, quasi come se non esistesse.Nella sua giovane mente si stava realizzando l'idea che forse si trattava di un sogno molto lucido, probabilmente un viaggio astrale. I forti odori e il caos indussero Hope a pensare di essere in un luogo più quieto e silenzioso, chiuse gli occhi e li riaprì in un luogo fresco e leggermente umido. La luce tenue delle candele illuminava la statua della Madonna davanti a lei. La panca su cui sedeva era dura ma non era tanto scomoda. La chiesa in cui si trovava era priva di affreschi e i muri erano blocchi di pietra ben levigati dallo sfregamento delle mani dei pellegrini. L'odore tenue della cera si mescolava a quella del legno vecchio degli arredi sacri. Hope sentiva anche l'odore di polvere dei tendaggi che adornavano l'altare. Ma ciò che le piaceva di più era il profumo di incenso bruciato che aleggiava nell'aria, che le ricordava le grandi feste religiose. Richiuse gli occhi e finalmente si ritrovò nella sua soffitta, da sotto si sentivano arrivare rumori. Sistemò tutto e si precipitò in cameretta per farsi trovare nel letto. La nonna lentamente salì al piano di sopra, con un ritmo scandito dai delicati scricchiolii delle assi di legno, si avvicinò al letto per darle un bacio sulla fronte. Nel farlo, portò il naso vicino alla manica del pigiama che era appoggiata sul cuscino, nella solita posizione in cui Hope dormiva. La nonna si lasciò andare pesantemente sul letto e rimase immobile per dieci minuti in quella posizione, fissando il vuoto. Hope in quel momento capì che il profumo di quella boccetta era magico e quando sarebbe finalmente diventata grande lo avrebbe prodotto in grandi quantità per venderlo. Ma in tutto questo non stava tenendo conto di una cosa, la vera magia non si può usare per il proprio tornaconto. Hope diventò un grande naso, e pur senza usare la magia, riuscì a costruire grandi profumi che conquistarono ugualmente il cuore della gente. Aveva capito che bastava toccare i ricordi delle persone per creare in loro grandi emozioni di cui non avrebbero più voluto  fare a meno.



venerdì 16 ottobre 2020

Nuovo quartetto Amouage: Ashore, Crimson Rocks, Meander ed Enclave

 


Paola Gambarini, ho il piacere di dirti che Amouage ha di nuovo fatto centro, conservando uno stile impeccabile e degno de suo prestigioso nome. Si tratta di un brand che rappresenta eccellenza e tradizione. Amouage rimane un punto di riferimento in questo, troppo affollato, mondo artistico.

Ecco una recensione delle nuove ed esclusive quattro fragranze:


ASHORE. Femminile ma non troppo; sulla mia pelle è un giardino indiano in piena fioritura. Gelsomino speziato e frizzante, perfetto anche in piena estate con 50 gradi all'ombra. La durata sulla pelle è degna di ogni Amouage che si rispetti. Previsioni? Nuovo bestseller nel brand dell'Oman.


CRIMSON ROCKS. Donna, femmina, seduttrice... Apertura di rosa calda e vellutata con un tocco fine di cannella che mi porta in un ricco palazzo indiano. Una punta mielata si fonde ad un magnifico fondo legnoso. Un piccolo capolavoro sulla pelle e un inno sussurrato alla sensualità. Sentirlo sulla propria donna è una benedizione.


MEANDER. Fiero come un condottiero e dolce come un padre. Carota pungente mescolata a pepe aromatico su un sostegno di resina d'olibano e prezioso burro d'iris. Una punta di fascinosa rosa e un fondo virile ma soave di sandalo e vetiver. Doppio wow, per questo “tipico” Amouage dalla costruzione eccelsa e sfaccettata. Complimenti ai signori dell'Oman.


ENCLAVE. Menta fredda speziata...che dura tutto il giorno sulla pelle! Non si era mai vista una tale combinazione d'ingredienti, che facessero durare una molecola esile come la menta. Bravi, come sempre, per aver trovato il giusto equilibrio tra freschezza e durata. Volete sapere se lo adoro? Si, ne voglio sei flaconi per farmi la doccia ogni giorno e sentirmelo sempre sulla pelle.


Grazie alla storica Profumeria Gambarini che, dal 1938, offre eccellenza ad Arona.

www.profumeriagambarini.it


lunedì 21 settembre 2020

Golden Adler di Zibermann, un pezzo di storia...

 


Alcuni giorni fa sono andato a Torino dall'amico Sergio di Aromaticobar (13Essenza) in via San Tommaso 7. Ci siamo fatti una bella chiacchierata sul mondo del profumo ed in particolare sulla cosiddetta”nicchia”. Un confronto con una persona d'esperienza, porta sempre sorprese, perché la storia del profumo è pressoché infinita, e c'è sempre qualcosa da imparare. Così, tra una prova e l'altra, mi ha fatto sentire un marchio a me sconosciuto. Un pezzo di alcuni anni fa, che dice molto dello stile del recente passato.

Zibermann, con Golden Adler, ha creato una sintesi di quello che ritengo la tipologia di profumo perfetto sulla mia pelle. Una partenza liquorosa, con una punta affumicata, seguita da sentori cuoiati, note verdi di sottobosco, resina d'incenso, una leggera nota metallica, legni stagionati e un fondo profondo di patchouli. Sulla pelle resiste tutto il giorno.

Che dire...benché sconosciuto a molti, Golden Adler è un pezzo di storia. Grazie Sergio!

giovedì 10 settembre 2020

My Tuxedo di Uermi - Ci sono smoking e smoking...

 


James: Io ho già uno smoking!

Vesper: Si ma ci sono smoking e smoking: questo è uno smoking. E tu dovrai avere l'aria di uno che non stona a quel tavolo.

James: Come hai? E' fatto su misura?

Vesper: Ti ho misurato appena ci siamo conosciuti.

(James Bond – Casino Royale film 2006)


Rigorosamente di sartoria, con balck tie annodata a mano, gemelli, camicia con sparato e scarpe Oxford...dopo le 18.00 e chiaramente su invito formale ad indossarlo. Poche semplici regole che fanno di un essere di genere maschile, un gentiluomo.

Il Tuxedo è un abito che non perdona, che può nobilitare la figura di un uomo allo stesso modo in cui la può ridicolizzare, rendendola simile alla silhouette di un cameriere.


My Tuxedo di Uermi è un profumo creato dalle sapienti mani di Maurice Roucel. Una fragranza che apre con cardamomo inconfondibilmente pungente e bergamotto molto fresco.Un inizio rassicurante come la figura di un agente segreto che sta indossando il suo abito formale per affrontare le insidie di un torneo di poker. Il cuore di questo profumo, attraverso una delicata nota di gelsomino smorzata dall'austero e terroso vetiver, ci ricorda che è anche una persona romantica e protettiva. Il fondo sostiene con risolutezza l'insieme della fragranza, e si esprime attraverso piacevoli note di tabacco e muschio...pulito come una camicia appena indossata.

Gli elementi che caratterizzano My Tuxedo sono quelli classici di un uomo che indossa lo smoking per passare ore piacevoli davanti ad un buon distillato e un sigaro cubano, con un occhio sempre attento e vigile verso la propria compagna.


My Tuxedo mi piace perché è chiaramente maschile ma dolce e vagamente glamour. E' il classico profumo da uomo sofisticato e di successo, ma sempre estremamente discreto.

Ottima persistenza e sillage. Il formato di questo profumo è 30 ml, quantità ottima per viaggiare per il mondo come...James.

mercoledì 2 settembre 2020

La sintesi perfetta...nel mondo della profumeria.


Tra limitazioni per rischi di allergia ed eco sostenibilità, il mondo dei profumi si è sempre di più orientato verso l'utilizzo di materie prime di origine prevalentemente sintetiche. Non scandalizziamoci, i derivati vegetali naturali, sono anch'essi molecole chimiche. La loro estrazioni in natura è spesso difficoltosa e richiede un grosso dispendio di risorse economiche e l'impatto ambientale non è sempre sostenibile. Alcune sostanze prodotte in laboratorio, riproducono in maniera eccellente l'odore di alcuni vegetali presenti in natura. Ma non solo, la frutta, certi legni, il cioccolato o l'odore dei biscotti appena sfornati sono, per forza, riprodotti chimicamente.Le molecole sintetiche, arricchiscono lo spettro delle note profumate, dando ai profumi nuove firme olfattive. In questo scenario, la capacità creativa dei nasi, non ha limiti, e può produrre veri e propri capolavori.

Allora perché alcuni profumi costano più di altri se sono anche sintetici?

Le molecole di sintesi possono talvolta costare più di quelle naturali, e la qualità della sintesi può variare sensibilmente per ogni singolo aroma. Io credo che i profumi ben fatti, oltre ad avere una bella composizione, abbiano anche materie prime di qualità superiore. Quindi è giusto che costino un po' di più, ma non è quello che influenza così tanto il costo finale; perlomeno, non in maniera così sensibile. Se un profumo contenesse vera ambra grigia, in alta concentrazione, pochi di noi potrebbero permetterselo.

Il costo finale di un profumo è influenzato da diversi fattori economici tra i quali il prestigio anche presunto, di un marchio, questo si sa. Ma non soffermiamoci su questo.Dobbiamo accettare di pagare il doppio per un profumo che ha lo stesso costo di produzione di un'altro perché ci regala un'esperienza che un'altra fragranza non è in grado di darci.L'arte non si paga a quantità o a grandezza, si paga per quello che è in grado di suscitare. Il profumo, non mi stancherò mai di dirlo, è una forma d'arte. Accettate di pagare anche mille euro un flacone da 30 ml (di sintesi o meno), perché ogni volta che lo porterete al naso, sarà in grado di dare un senso alla vostra vita: la ricerca dello stato di grazia...


venerdì 28 agosto 2020

Il bene di lusso più rappresentativo è il vino.


 La maggior parte di noi non conosce cos'è il lusso, ma ne è fortemente attratto perché, il più delle volte, determina uno status di ricchezza e benessere. Il lusso non è assimilabile a ciò che è semplicemente costoso, infatti è spesso la domanda a determinare il prezzo di un prodotto e il suo posizionamento sul mercato. I beni di lusso hanno funzioni che possono avere anche oggetti più economici, ma è il materiale di cui sono fatti, la loro qualità costruttiva e la loro scarsità che ne determinano il valore percepito.

Il bene più lussuoso al mondo è il vino.

Il vino è prodotto secondo una disciplinare che regola: le tipologie di uva e relativo assemblaggio, la quantità di uva per ettaro, la zona di produzione, la lavorazione in cantina, la quantità d'alcool presente e il suo invecchiamento. Anche se non è parte del disciplinare, grande importanza è data alla qualità del terreno, l'esposizione solare, il microclima e la fortuna di una buona situazione meteorologica durante il periodo di produzione!Come vedete i paletti sono tanti, e fare un buon vino non è facile come produrre una qualsiasi bevanda in uno stabilimento industriale.

Per la maggior parte di voi il vino è un alimento comune che tutti si possono permettere, ma esistono bottiglie rare e pregiate che costano migliaia di dollari.Ciò che determina il loro valore è la scarsità legata alla qualità. Ma il concetto fondamentale è un altro. Una bottiglia di vino vale più di un auto di lusso, uno yacht, un diamante perché ha una caratteristica unica: dura pochissimo e non è riproducibile tale e quale. Una bottiglia di vino rosso bevuta a tavola in quattro commensali, dura al massimo un paio d'ore, se la conversazione è piacevole.Una bottiglia di champagne, dura mezz'ora sul mio tavolino e magari mi è costata 200 euro. In questa piccola quantità di tempo ho consumato e reso inesistente e non riutilizzabile un bene così buono e prezioso. Ho consumato 200 euro in mezz'ora. Questo è vero lusso: consumare un bene costoso, non riutilizzabile e che dura pochissimo tempo. Il vino di qualità, ha il “coefficiente lusso” più alto in assoluto, siete d'accordo?

mercoledì 26 agosto 2020

Silver Factory di Bond no.9. Omaggio all'artista Warhol e al suo laboratorio d'argento...

 


Il 2007 è anno di realizzazione di Silver Factory, ad opera di Aurelien Guichard.

Bond no.9 omaggia l'artista americano Andy Warhol dando, al profumo, lo stesso nome del suo studio a New York. Andy chiama così questo “locale” perché era totalmente ricoperto di stagnola e vernice argento. Fabbrica di serigrafie dai costi già esorbitanti e tutto ciò che Warhol poteva firmare, la Silver Factory era il ritrovo di drag queen, intellettuali, personaggi famosi, drogati e musicisti.

Testa agrumata ma non fresca. Si percepisce la polverosità dell'iris e il timbro inconfondibile della viola. Il fondo è mieloso e ambrato. L'insieme ricorda il profumo di pregiati distillati, per lo più rum dolce, tabacco da pipa e morbide poltrone in pelle. Un profumo glamour e piacevolmente decadente che si fa sentire tutto il giorno ma con assoluta discrezione.

Ringrazio Differenze Luxus Parfums di Novara per il materiale.

lunedì 24 agosto 2020

Nu Leather Uermi. Pronto per il successo?

 

Luca Maffei ci regala un pellame fine ed elegante. Nu Leather parte con note agrumate su un fondo speziato dolce. Il cuore incensato, si mescola con tocchi di pelle e piacevolissimo pepe. Il fondo evidenzia il nobile sandalo che si accompagna ad accenni ambrati e finemente legnosi.

Il segno distintivo di questo profumo è l'equilibrio che si accompagna d una persistenza non invadente. Nu Leather di Uermi è una bella interpretazione della famiglia dei cuoiati, che mi sento di consigliare soprattutto a uomini fortemente orientati al successo professionale.


mercoledì 12 agosto 2020

WE TWEED di UERMI, un agente segreto è simile ad un felino: sempre all'erta.

 

Pensate a James Bond, in freddo inverno londinese, comodamente seduto su di una poltrona in morbida pelle. La sua giacca in ruvido tweed, perfettamente tagliata sul suo corpo, è piacevolmente impregnata di un fresco profumo pepato che si mescola con i vapori di uno speziato gin inglese. La quiete di questi momenti, nasconde la natura avventurosa dell'agente più letale al mondo.


Jean Jacques disegna nel 2014 questo magnifico elisir pepato dai contorni elegantemente incensati. La foglia di violetta dona una sfumatura piacevolmente old fashion che si mescola con note resinose e legnose che annunciano un fondo pieno e piacevole ammorbidito da legno di cedro, accenni di cuoio e oud.


WE TWEED di UERMI è un profumo fresco energetico e piacevolmente “facile” da indossare in qualsiasi occasione. Il pepe spinge tutto il giorno, e per gli appassionati di questa spezia è una vera goduria. Io che non sono da agrumati, in estate porto volentieri i profumi verdi, speziati e in genere leggermente amari. WE TWEED ricordate che vi renderà capaci di imprese veramente audaci...non esagerate, perché tiene tutto il giorno.


Ringrazio UERMI per la disponibilità. www.uermi.com

lunedì 10 agosto 2020

UERMI - OH DENIM EXTREME, la tuberosa in jeans!

 

Ringrazio Palmiro Peaquin e Aurora Carraro che, con squisita disponibilità, hanno voluto farmi conoscere il marchio UERMI. La storia di questo brand nasce alcuni anni fa attraverso una scrupolosa consultazione di importanti nasi, operanti nel contesto internazionale della profumeria artistica. Per precisa volontà di questo marchio, ogni fragranza è “firmata” dal suo creatore.


Indossami (wear me)!


In maniera dolcemente perentoria, si viene invitati a indossare queste trame olfattive, perché il profumo è realmente un indumento capace di amplificare il nostro appeal.

Le fragranze sono molte, ma non voglio parlarne sommariamente, perché occorre concentrarsi su ognuna di esse e dedicare il giusto tempo alla sua analisi.


Nel 2014 nasce OH DENIM, creazione di Philippe Bousetton che “veste” una giacca da smoking sul cui bavero spicca una magnifica tuberosa...ma sotto c'è un jeans irriverente e sdrammatizzante!

Questa fragranza l'ho amata sin da quel giorno, perché era in grado di accompagnare con sensualità il corpo di un uomo, ancor più di una donna. La tuberosa, se viene domata, diventa pura seduzione su di un maschio.


Ma nel 2020 prende corpo il progetto OH DENIM EXTREME, che viene formulato da Sylvie Fisher. La piramide olfattiva cambia e la tuberosa si divincola dal ruolo di fiore sensuale ma educato e diventa una diva prorompente! Il jeans diventa skinny, si consuma e assume un aspetto vissuto. La tuberosa lavora in equilibrio con il possente gelsomino, e viene mitigata nella sua naturale tendenza a diventare greve, medicinale e a volte quasi fecale! La testa è frizzante e speziata, e il fondo è un concentrato di molecole granitiche come il patchouli, l'olibano, il legno di cedro, il vetiver e il benzoino. Tre fasi di cui due estremamente equilibranti, che si accompagnano ad un cuore colmo di fiori profumati.


OH DENIM EXTREME lo trovo delizioso ed equilibrato sulla mia pelle e credo che mi conferisca ancor più carattere, ma è perfetto anche su una donna, perché esprime una tuberosa moderna e dinamica, da “tutti i giorni”.

Il packaging è divertente e colorato, anche se conserva una certa classe. Il difetto di questa versione è la dimensione del flacone di soli 30ml, che rischia di finir subito! Scherzi a parte, il mio consiglio è quello di non esagerare con la quantità, perché OH DENIM EXTREME ha un ottimo fissaggio.


Ringrazio UERMI per il materiale necessario alla recensione, www.uermi.com



giovedì 6 agosto 2020

Amouage Black Iris, la forza sotto controllo...

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Avete presente quando l'incredibile Hulk, con la sua forza inarrestabile, si placa tornando ad essere il dottor Robert Bruce Banner? Amouage Interlude Black Iris è la versione tranquilla del gigante verde...o meglio blu come il flacone del classico Interlude Man.

Perché questo assurdo paragone con un supereroe Marvel?

Più volte ho affermato con presuntuosa sicurezza che Interlude è il profumo più forte al mondo e bastano alcune gocce per sprigionare una mascolinità dirompente che duri giorni.

Black Iris è lui, l'Interlude; ma è il Banner che tiene a bada la furia della belva dentro di se.


Amouage Interlude Black Iris apre con una ventata balsamica ed erbe officinali pungenti a cui segue un evidente sentore di burro di iris dall'eleganza disarmante. Il cisto lavora potente con note gravi a cui si associa pelle conciata e sentori leggermente affumicati. Nobili legni fanno da fondo a questo concerto di preziose essenze.

La durata è precisa al “vecchio” Interlude ma, questo capolavoro, è più facile da indossare,. Facile non fa rima con semplice o banale! Il dottor Banner è consapevole della potenza che si cela in lui, ma la controlla come sta facendo Black Iris sulla mia pelle.


In definitiva, lo voglio nella mia collezione di profumi, perché Interlude Black Iris è una fragranza fatta bene e che ti completa come il miglior vestito sartoriale possibile. Amouage fa parte di quei marchi che lavorano a livelli estremi di complessità e di qualità del prodotto.

Oggi vi posso anche dire che il prezzo, di cui non parlo quasi mai, è estremamente allineato con la qualità offerta. Speriamo in altre creazioni di questa portata!


Grazie Paola Gambarini della profumeria Gambarini di Arona (NO) - www.profumeriagambarini.it


giovedì 30 luglio 2020

Cosa sappiamo del lusso?



Cosa sappiamo del lusso? Ognuno ha dentro di se una definizione più o meno precisa di questa parola. Ma pochi ne conoscono il vero significato senza, per forza, averne fatto esperienza.
Il lusso non è legato la denaro, ma all'esperienza che un oggetto o una situazione può dare.
Il lusso è indossare un profumo che non ha marchio, ma che contiene ambra grigia vera. L'ambra grigia è rarissima e preziosa, talmente difficile da trovare in natura, che la sintesi l' ha ormai soppianta. Il lusso è godere di un mobile che ha richiesto l'abilità di esperti artigiani, e che oggi non conviene più produrre, perché costerebbe centinaia di migliaia di euro. Il lusso è perdere la nozione del tempo mentre si guarda un quadro del Caravaggio...appeso nel proprio salone.
Il lusso è poter bere un vino ormai introvabile, che ha passato anni in cantina e che oggi è ancora n grado di regalare emozioni. Il lusso è possedere un orologio di cui esiste un solo pezzo al mondo e ogni sua parte è stata creata artigianalmente da un maestro.
Il lusso non ha marchio, non ha posizionamento, non ha visibilità e non è riproducibile in quantità.
Il lusso è discreto, non urla mai al mondo lo status di chi ne gode i vantaggi.

Ma il lusso non è solo materiale. Il più grande lusso al mondo è il tempo usato nel migliore dei modi possibili. Questo non vuol dire fare cose da ricchi...ma fare cose che arricchiscono.
Il lusso è prendere i propri pregi e capacità è usarli per creare cose belle e vivere grandi esperienze che arricchiscono l'anima. La massima espressione del lusso è manifestare le proprie capacità e donarle al mondo attraverso le proprie opere...
Opere, che non devono essere per forza un raro profumo, un orologio o un altro prezioso oggetto. Infatti, il più grande lusso al mondo è il tempo dedicato all'educazione di un figlio, che possa mettere a frutto i propri talenti e dia quindi significato alla propria vita.

lunedì 20 luglio 2020

Il profumo senza fronzoli: quello della Natura.




L'eucalipto, in natura, ha l'odore di foglie cotte dal sole. Le foglie di fico sono verdi e pungenti e a volte mi ricordano l'odore della pipì di cui puzzano gli scogli nascosti. La menta selvatica è fresca ma dura poco. Il rosmarino è esuberante, e appiccica le dita; ma mai come la resina balsamica di pino che esce dalle pigne fresche. L'assenzio spicca con il suo verde acqua e profuma solo se strofinato tra le dita. Il lentisco copre ogni duna con la sua verde prorompenza, ed è il miglior profumo verde che io conosca. Il mirto lo devi schiacciare tra i polpastrelli, e la sua delicatezza non ha eguali. L'origano è raro, ma profuma da lontano di insalata di pomodori.
Questa è la strada che si percorre a sud, dove la brezza del mare porta odore di posidonia, sale e iodio...ma quando il mare è calmo, si sente anche l'odore di anguria e cetriolo.

giovedì 2 luglio 2020

Ci sono ancora accordi capaci di emozionare, bisogna solo inventarli.



Nel tuo brand di profumi manca un'ambra o un incenso e ti appresti a contattare il tuo naso di fiducia per fargli studiare una formula che risponda alla tua idea. Nella notte hai pensato ad una storia che parlasse dell'incoronazione della regina Peonia della terra di Fantamondo, della grande cerimonia profumata da preziose resine provenienti dal regno proibito di Grandincenso.
Hai creato un nuovo incensato, più o meno fresco, più o meno spirituale, più o meno cardinalizio.
Ora dovrai collocarti su quello scaffale, in attesa che un diligente commesso o proprietario decida di venderti, benché abbia già constatato che assomigli al marchio pinco pallo creato nel lontano 2003.

La profumeria artistica è rivoluzione, è creatività, è rischio calcolato, è avanguardia. La profumeria artistica è freschezza d'intenti, ricerca di nuovi filoni e armonie, è nuovi concetti.
Tutto è stato sperimentato e, in teoria, tutto dovrebbe fermarsi a quello che già esiste. Invece non è vero, non tutto è stato sperimentato. Ci sono ancora accordi capaci di emozionare, bisogna solo inventarli. Ecco perché invito tutti i brand a fare ricerca, perché è l'unico modo di creare nuove tendenze e formulare dei veri best seller. La guerra non si fa sullo scaffale, ma dentro il flacone. Non occorre soffocare i media di pubblicità, basta il passaparola di chi si è innamorato di una fragranza. Se un prodotto è veramente valido ed esclusivo, la gente lo vorrà a tutti i costi.

Fare un profumo mediocre e un profumo entusiasmante costa uguale. La differenza sta nell'impatto e nei volumi di vendita che può generare una fragranza originale e ben fatta. Il successo di un profumo è generato dalla richiesta dei rivenditori che lottano per averlo sui propri scaffali.
Aspettare il proprio turno, nell'incessante ciclo di sostituzione dei marchi in negozio, è snervante e rischia di creare una soddisfazione temporanea.
Bisogna lottare per rimanere sulla cresta dell'onda, ma prima bisogna salirci.


sabato 27 giugno 2020

Leisure in Paradise di Simone Andreoli, un salto a Cuba!




Il sole caldo dei tropici illumina la mia pelle attraverso le foglie delle palme a cui è attaccata la mia amaca. Dal baretto della spiaggia arriva la musica del Buena Vista Social Club e l'aria è un misto di cocktail tropicali e creme solari che lucidano i corpi ambrati. Le spiagge di Cuba, in questa stagione, sono il paradiso...

Leisure in Paradise di Simone Andreoli
eau de parfum intense

Sulla pelle dolci frutti tropicali su un fondo sensuale di vaniglia, accompagnata da una magnifica emulsione di cocco.
Benché sia gourmand, questo profumo, non è assolutamente stucchevole e ricorda l'aroma di alcune creme solari. Inteso e ricco sulla pelle, Leisure in Paradise, si presta ad essere miscelato con tutte quelle fragranze che contengono sale marino, note ozonate, rum, ananas.

Grazie a Differenze Luxus Parfums per il materiale necessario alla recensione.



venerdì 12 giugno 2020

Opacizzare la pelle con Puraderm di Fito Mediterranea




Ho acquistato, tramite un rivenditore autorizzato, alcuni prodotti della linea cosmetica Puraderm di Fito Mediterranea, perché a fine giornata ho sempre la pelle della fronte e della testa lucida. Fin da ragazzo ho sempre avuto una produzione di sebo eccessiva, nella classica zona T, ma anche sul cuoio capelluto. Nel tempo ho provato diversi rimedi, ma nulla è riuscito a risolvere del tutto il problema.

La linea Puraderm è appositamente formulata per ottenere l'effetto “mat” (opacizzante). L'ho provata effettuando il protocollo quotidiano, che per me prevede sempre detersione viso, applicazione del siero e quindi crema. La mia routine è mattutina e serale, perché in tutti e due i momenti della giornata, bisogna “sistemare” la pelle. Al mattino, si tolgono i residui di rigenerazione e il sebo prodotto nella notte e alla sera anche lo smog e lo sporco depositatosi nell'arco della giornata.

Il Gel Detergente (AHA, enzimi, estratti di limone, mirtillo, pompelmo ed arancio amaro) è semiliquido, ne basta poco e non fa schiuma. Una volta risciacquata la pelle, non provoca secchezza.
Il Siero Concentrato (Matmarine®, aloe vera, papaina, bisabololo) è fluido anch'esso e ha un delicatissimo profumo, la pelle lo assorbe in maniera veloce rimanendo asciutta e levigata.
La Crema Pelli Impure (Matmarine®, vitamina H, vitamina B6) ha una texture ricca ma non unge e viene assorbita immediatamente lasciando la pelle morbida e sempre asciutta.

Puraderm si è dimostrato un protocollo capace di limitare sensibilmente l'eccesso di sebo sulla mia pelle, lasciandomi la fronte piacevolmente opaca e quindi non untuosa.
Fito Mediterranea (https://www.fitomediterranea.com/ ) ha passato l'esame per pelli grasse, prossimamente testerò anche le altre linee.
Stay Tuned!


giovedì 11 giugno 2020

Unanota di Nature's dalla Sorgente!




Un mantra ritmava i nostri passi, nella lenta ascesa verso il monastero in cima alla montagna. Le prime luci dell'alba coloravano d'ambra le nevi delle vicine vette, e l'aria tersa portava con se odore di vegetazione umida. Il mio cuore era colmo di gratitudine perché il Creatore mi aveva dato occhi per vedere la magnificenza della natura e olfatto per sentirne l'umore.

Sulla pelle spezie fresche ed energizzanti, che si accompagnano ad un fondo legnoso verde e boscoso. Nel cuore, il gelsomino è delicato, benché la sua natura sia normalmente esuberante.
Nell'insieme, Unanota, si dimostra un profumo molto confortevole e pacato. Una fragranza versatile, che si adatta a tutti i contesti. Perfetta in quelli formali e dove si richiede discrezione e compostezza.

Note: Pepe rosa, Gelsomino Sambac indiano, Patchouli dell’Indonesia, Patchouli bianco e Musk.

Unanota di Nature's è un Eau de Parfum della collezione limitata Racconti, disponibile nei formati 30 e 75ml. Ci tengo a dire che l'azienda produttrice sottolinea la naturalità dei componenti utilizzati.

Grazie ad Ombretta, custode dell'erboristeria La Sorgente di Vercelli.


lunedì 8 giugno 2020

Fragranze Viastampatori, preziose essenze nel cuore di Torino.



Un sabato pomeriggio diverso dal solito, passato tra le strette vie che intersecano Viale Garibaldi, mi ha fatto imbattere in un palazzo dalla magnifica facciata. Per farvi capire, da Viale Garibaldi, appena passata la stupefacente Cappella dei Banchieri e dei mercanti, ci si infila in via Stampatori e subito appare sulla destra palazzo Scaglia di Verrua. Mi ci sono infilato a curiosare, perché il portone era aperto, e so quanta bellezza nascondono gli antichi cortili di Torino. Oltre a rimanere pienamente soddisfatto dalla bellezza del suo interno, mi sono imbattuto in una piccola boutique di profumi. E' in questo grazioso luogo di piacere che ho conosciuto le Fragranze Viastampatori.
Il palazzo che ospita un B&B è anche sede di questo marchio di profumi dal concept originale.




Elena Boggio e Angela Ghiggini sono i nasi indipendenti che hanno plasmato il marchio, ispirandosi alle atmosfere rinascimentali e agli affreschi del 1500 di palazzo Scaglia di Verrua.
Il catalogo prodotti Viastampatori è vario ed è composto da profumi (Jean Baptiste Collection), profumi per la casa (Cromo Aroma Collection) e candele (Natural Candles).
Una cosa che voglio sottolineare è che i profumi per la casa, per loro formulazione naturale, sono indossabili come un eau de toilette. Questo rende veramente versatili e bio compatibili queste fragranze.

Durante la mia visita ho avuto modo di chiacchierare con una gentile ragazza che mi ha fatto provare le fragranze ed esposto il progetto olfattivo.
Viastampatori è una miscela di emozioni e aromi originali e ricercati. Ogni fragranza è un distillato di complessa semplicità, che si traduce in profumi immediati ed emozionanti. Si tratta di sinfonie pure, senza rumore di fondo, senza fruscii, senza accordi copiati.
Tutte le fragranze sono formulate con oli essenziali naturali estratti in corrente di vapore da piante coltivate e/o lavorate in Piemonte, non sono testate sugli animali e sono certificate Kosher (L’insieme di regole religiose che governano la nutrizione degli ebrei osservanti).




Quanto mistico
eau de parfum 30ml e 100ml
Tre resine d'incenso: Boswellia Sacra, Boswellia Serrata e Boswellia Papyrifera.


Queste tre essenze si fondono per creare un profumo fresco, fruttato e balsamico. Prendete una manciata di cristalli di resina naturale e scaldateli a lungo tra le mani, quando cominceranno a essere leggermente morbidi annusate il celestiale aroma e capirete cosa potete indossare attraverso Quanto mistico. Nulla, di quello che avevate pensato sull'incenso, sarà più come prima.

Cherche Midi
eau de parfum 30ml e 100ml
Bergamotto, Cisto, Foglia verde di Tabacco, Sandalo, Patchouli, Vetiver, Vaniglia del Madagascar.

Una sferzata di energia, un vetiver fresco, amarognolo e confortante. Un alleato per tutta la giornata e un piglio veramente da gentleman. Il tabacco è finalmente neutro e non dolce, e la vaniglia supporta il tutto con discrezione. Fantastico e originale.

1670
eau de parfum 30ml e 100ml
Assoluta di Viola, Iris, Mora, Ribes Nero

Una manciata di frutti di bosco disidratati, pronti per essere messi in infusione, si mescolano a una delicata viola e a un sensuale burro d'iris. 1670 è un profumo che dona letteralmente gioia, mentre lo si indossa. Grande persistenza e soprattutto assenza di dolcezza stucchevole. Questo vuol dire che l'aroma fruttato rimane fresco e luminoso.

Bibliofilia
eau de parfum 30ml e 100ml
Elicriso di Sardegna, Assoluta di Sambuco, Assoluta di Fieno Fir, Labdano, Elemi.

Beatitudine, che si sviluppa in una fioritura aromatizzata da note verdi e officinali. Sembra di stare sulle dune inverdite da cespugli di piante aromatiche che si affacciano sulle selvagge spiagge della Sardegna. E' un profumo con effetto “wow”, dalla freschezza e sensualità disarmanti. Chiunque lo indossi, perde immediatamente dieci anni e si ritrova avvolto in una sensazione di vacanza spensierata. Grande persistenza, ottimo sulla pelle maschile.

Mi fermo con quest'ultima fragranza, ma vi anticipo che vi parlerò ancora di Viastampatori, e nella fattispecie di Liquirizia di Vigna, che sulla mia pelle è pazzesca!

Grazie a Fragranze Viastampatori per la calorosa accoglienza.







mercoledì 3 giugno 2020

1872 Mandarin by Clive Christian




Strano come l'ambra che galleggia sull'oceano si indossi in pieno inverno e il mandarino delle assolate pianure del sud Italia ci rinfreschi in estate. Eppure, niente illumina l'inizio della giornata come uno spruzzo di olio di mandarino sulla pelle, quando all'ombra delle chiese barocche di Sicilia ci sono già 25 gradi. E, sebbene sia il sole e l'azione del mare a maturare la preziosa ambra grigia, il suo morbido calore, ci veste negli inverni più freddi. Amo la natura, perché sfugge alla triste logica umana.

Sulla pelle 1872 Mandarin di Clive Christian, apre con dolci agrumi accompagnati da foglie verdi aromatiche, il cuore è delicatamente fiorito e veramente elegante. Il fondo è un supporto discreto, variopinto e profondamente equilibrato.
Un profumo da scuola profumiera, dove nulla stona o urla eccessivamente. Si tratta di un agrumato di grande eleganza che fa la differenza per la sua capacità di resistere nel tempo, più di altri profumi della stessa famiglia olfattiva.

giovedì 14 maggio 2020

Cyprees Shade di The House of Oud, una passeggiata tra i borghi italiani.



Cypress Shade di The House of Oud

Passeggiate tra gli amati cipressi che portano a magnifici borghi italiani. Cartoline per gli occhi, pace per l'anima e un pensiero incontestabile...l'Italia è il paese più bello del mondo.

Sulla pelle apre freschissimo con note agrumate appoggiate su un letto di foglie verdi fragranti. Sento la balsamicità della menta che si mescola ad un floreale delicato. Il coriandolo lavora in maniera discreta partecipando alla fase verde della fragranza, ma senza eccedere nella forza. La mimosa è delicata e leggera, ma questa è la sua natura. Il fondo è sostanzioso con una buona dose di legni per reggere bene tutto il giorno... e oltre.

Note di testa: Limone, Bergamotto, Badiane, Mandarino.
Note di cuore: Petit-grain, Mimosa, Coriandolo, Menta.
Note di fondo: Floreale segreto, legnoso.

Packaging magnifico, sembra un'opera d'arte, concentrazione in Eau de Parfum e formato da 75 ml.

giovedì 7 maggio 2020

Terra Mia di Carthusia...perdersi tra le viuzze di Napoli.




Sull'angolo tra San Gregorio Armeno e Via dei Tribunali, guardando verso Spaccanapoli, c'è una vista impagabile su uno scorcio di umanità e di storia. La vista non è la sola cosa che ti conquista, ma è anche il soave profumo di caffè, misto a dolciumi, limoncello e prelibatezze varie, che si sprigiona dai vicini locali e bar. Terra Mia di Carthusia, voglio inserirlo in questo splendido contesto di vita, di cultura popolare e di fascino artistico.

Sulla pelle piacevoli note fresche di buccia di agrumi accompagnate da un elegante pepe rosa. Il pepe rosa ha un profumo morbido e dolce, che si fonde con note di frutta candita ed essenza di fiori d'arancio. Il cuore è un giardino di rose di maggio, appena sbocciate. Note di torrefazione e tostatura di nocciole si fondono con la sensualità della vaniglia, mentre la rosa rimane sempre presente, fin dai primi istanti.

Terra Mia, di Carthusia, si compone di un mood molto apprezzato, che è il fantastico abbinamento tra rosa, vaniglia e caffè. Un mix che conquista letteralmente chiunque. La longevità sulla pelle è letteralmente entusiasmante. Ovviamente per la sua natura gourmand e dolce, Terra Mia, è molto amato dalle donne, ma gli uomini non stanno certo a guardare!



sabato 2 maggio 2020

Tuberose Vanilla di ArteOlfatto




Tuberose Vanilla di ArteOlfatto - 100ml extrait de parfum

Da uno dei terrazzi, che si affacciano sugli splendidi giardini, ammiro le aiuole di Palazzo Borromeo. I colori dei fiori di primavera si stagliano sulla vegetazione di mille sfumature di un verde vibrante. Il vento tiepido, che soffia dalle placide acque del lago, si mescola al delicato profumo dei fiori rigogliosi che adornano le splendide geometrie del palazzo. Il paradiso, secondo me, assomiglia molto a questo paesaggio...e il profumo nell'aria è quello dei fiori di maggio.

Sulla pelle si esprime con una freschezza inaspettata. La tuberosa è educata da un bouquet di fiori che mi trasporta in un giardino rigoglioso. Nulla prevale chiaramente e sono felice di sentire come il gelsomino sia anche lui equilibrato e non pesante. La gardenia lavora con altri fiori bianchi che si esprimono nel cuore, attraverso la partecipazione sensuale, e anche qui bilanciatissima, della vaniglia. Il fondo è legnoso, e sostiene con garbo per tutta la durata, questa splendida fragranza.

Voglio segnalarvi Tuberose Vanilla per la sua forza garbata, che dona un tocco veramente femminile all'outfit complessivo di una donna. E' un profumo da indossare in primavera e in estate perché la tuberosa è vivace e fresca. Non c'è nulla di greve in questo profumo, anzi, voglio consigliarlo anche ai maschietti che amano i fiori sulla pelle.

Grazie alla casa ArteOlfatto per il materiale necessario alla recensione.

venerdì 24 aprile 2020

Arte Olfatto, un primo viaggio in oriente...




Ho incontrato Luigi Nappo a Milano alcuni mesi fa, e mi è sembrato un'uomo di gran classe: quella tipicamente partenopea. Dopo averlo conosciuto un po' di più, posso felicemente confermare le mie prime impressioni.
Luigi cresce nell'ambiente profumiero, con il padre che apre negli anni '50 un negozio con annesso un laboratorio. La passione, per questa alchimia, non tarda ad arrivare, e a tempo debito, Luigi, fa nascere la propria creatura, Arte Olfatto. Ad oggi, questo brand italianissimo, ha prodotto dodici fragranze, e qualcosa di molto interessante bolle in pentola, in attesa di essere disvelato nei prossimi mesi.
Tratterò, in questa recensione, tre delle sue fragranze, tre “pezzi” orientaleggianti di grande forza. Tre profumi con grande concentrazione, durata e sillage. Poiché, come ho appena detto, la concentrazione è altissima, consiglio a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questo brand, di attendere con pazienza la lunga evoluzione di queste fragranze. Sono complesse e meritano di essere meditate durante l'arco di alcune ore, in alcuni casi, anche il giorno dopo.

Sine More

Scheherazade sedette nuovamente accanto al suo re, e iniziò come ogni sera a narrare la fiaba. Nel perdersi nei suoi occhi, Schahriar, cominciò ad immaginare i luoghi narrati dalla giovane donna. Sine More mi porta tra giardini d'oriente, tra cespugli di rose ricchi di boccioli imperlati di rugiada mattutina. Muschio soave si leva dalle stanze reali e un prezioso fondo d'ambra si espande dai ricchi bracieri che adornano le sale del palazzo.

Sulla pelle si manifesta una rosa ricca, orientale, calda. Mentre osservo la magnifica oleosità di questo profumo sul dorso della mano, attendo la comparsa degli altri elementi nascosti. Dopo un po' riesco a scorgere il patchouli e una delicata nota ambrata. Fin dalle prime olfazioni comincia a farsi sentire una nota pulita di muschio che man mano cresce, fino a lasciarsi alle spalle, dopo almeno dodici ore, la forza indomita della rosa damascena. I due pilastri portanti di questo jus, sono la rosa e il muschio. Note che lo rendono un profumo veramente longevo sulla pelle.

Ambre Delicieuse

A Parigi, durante le giornate di primavera, fuori dalle sontuose pasticcerie del centro si può sentire il piacevole profumo delle delizie, che si sprigiona quando i clienti entrano o escono da questi templi della golosità. Le vetrine sono quadri che espongono opere d'arte moderna. Un dolce racchiude in se la proporzione aurea dei sensi; manifestandosi delle sue forme tridimensionali, nel gusto, nella consistenza delle materie e infine nel suono leggero che si percepisce durante il taglio o la semplice masticazione.

Sulla pelle in apertura percepisco note fresche agrumate di liquore, che si accompagnano ad una glassa zuccherina ricca e golosa. Seguono accenni di fine pasticceria con una deliziosa vaniglia che si unisce alle note fresche iniziali. C'è un magnifico equilibrio in questa prima fase, nulla prevale sul resto e c'è un bellissimo equilibrio. Segnalo una componente visiva notevole; sulla pelle l'oleosità esprime la generosità di oli essenziali di questa fragranza. L'ambra è un cesto su cui si adagia questa miscela di dolcezza quasi primaverile. Non c'è alcunché di greve in questo profumo, sebbene ci sia questa presenza importante di vaniglia e ambra. Anche qui, devo constatare la grande intensità, evoluzione e persistenza nel tempo.

Oud Khasian

Lontano dagli scintilli e dall'opulenza di palazzi sontuosi e moderni, mi rifugio tra le strette vie del souk di Dubai. Assorto in una sorta di stato meditativo, sfoco il mio sguardo nell'osservare il fumo bianco che si sprigiona dalla mia bocca. L'odore dolce del narghilè, si mescola con il vento caldo, carico di spezie e legni preziosi. Il paradiso è uno stato di grazia descritto come un luminoso candore. Per me, il paradiso, è un viaggio fatto con il corpo e con l'anima. Dove la mente è nutrita dai sensi che traducono paesaggi mozzafiato, odori stupendi e conversazioni amichevoli.

Sulla pelle sento subito una ventata intensa di zafferano adagiato sul spezie fresche e delicatamente balsamiche come il cardamomo. Attendo alcuni minuti. Sebbene si riconosca la firma orientale di questa fragranza, noto che questa freschezza iniziale non accenna a diminuire. Non sto parlando di spremute di agrumi frizzanti, ma di spezie luminose e rinvigorenti. Il cuore è profondo e legnoso dove percepisco dolcezza di fava Tonka e vaniglia cremosa. Il fondo porta con se un oud pulito e aggraziato, lontano dalle caratteristiche note fecali delle fasi iniziali di questo prezioso ingrediente. La durata sulla pelle è estremamente soddisfacente, e interessante nella sua interminabile evoluzione.

Riporto anche alcune considerazioni a proposito del packaging. Il flacone cilindrico è sormontato da un tappo dorato dalla forma lineare e pulita. L'etichetta, anch'essa semplice, è di un marrone molto particolare e caldo. La confezione è equilibrata e di gusto, ha una superficie elegante e piacevole al tatto. Il prezzo è assolutamente commisurato alla qualità e alla quantità di prodotto offerto.

Ringrazio Arte Olfatto (https://www.luxuryperfumes.it/ ) per il materiale che mi ha permesso di recensire il suo marchio.






mercoledì 22 aprile 2020

Atelier n.7, un pezzo di anima infuso.



Ho conosciuto Erika per caso, complici forse i social. Erika ha fondato la sua casa di profumi da poco e l'ha chiamata Atelier n.7. In collezione ha tre profumi dal packaging variopinto e sormontati da un tappo bianco sferico. La sfera, la forma più risoluta in natura, non ha sbavature: è essenziale. Erika ha fatto molte cose nella sua vita, e ora si è dedicata ad un racconto olfattivo, dove ha descritto luoghi e figure essenziali del passato. Passato, presente e futuro che si distillano in tre profumi dal carattere forte e complesso. Non c'è nulla di banale, funzionale alla vendita, e lasciato al caso, in questo progetto. Con tanta ammirazione auguro ad Erika il bene della saggezza e dell'ingegno, perché continui il suo lavoro nell'intento di donare più grazia a questo mondo.

Manè

E' la nonna di Erika da cui avrebbe dovuto ereditare il nome...ma poi, le scelte cambiano e di lei conserva i ricordi e non più il nome. Donna del sud, femmina, madre, chioccia e roccia sul mare. Custode di virtù e debolezze altrui, braccia aperte verso famigliari e cari. Figura umana che rappresenta il concetto ancestrale di Madre, madre terra che accoglie e accudisce i suoi figli.
Una lacrimuccia mi scende, perché mi ricorda mia nonna mentre si pettinava i capelli in bagno, e sembravano onde di mare che si appoggiavano su suoi fianchi ormai tondi ed abbondanti. Li tirava su frizionandoli di brillantina e riunendoli sapientemente in un chignon.

Sulla pelle compare la nota cuoiata affumicata della betulla e la torbosità dei semi di carota, legni antichi ricchi di cera d'api, preziosi ed opulenti fiori estivi. Aspetto, aspetto e aspetto l'apertura. Ricco, ricchissimo di complessità, profondo, forte, quasi megalitico. Dopo parecchio, sto parlando di ore, compare la rosa, adorna della dolcezza dell'ambra che lavora con la vaniglia. Manè dura tantissimo sulla pelle ed evolve nell'arco di molte ore. Lo consiglio a coloro che vogliono avere una percezione costante, del proprio profumo, sulla pelle.

Note di testa: Fieno greco, Magnolia, Miele, Ylang Ylang.
Note di cuore: Betulla, Legno di rovere.
Note di fondo: Alga, Ambra, Rosa di maggio, Semi di carota, Vaniglia.


Carosello '75

Vincenzo, su cui è cucito questo profumo, cresce più uomo di quello che avrebbe potuto essere. Forse perché la madre, ragazza madre, in assenza di una figura paterna a cui affidare l'educazione del figlio, compensa con zelo e coraggio quella mancanza. Vincenzo ha una scorza dura, ma non pensò mai di rinnegare colui che lo generò: lui almeno andò a cercarlo.

Sulla pelle assenzio, lavanda e agrumi. Lentamente compare la magnifica spezia che profuma come un sogno: il pepe rosa. Il gelsomino è un coro educato che circonda la testa. Apertura lenta, composita e multi sfaccettata con la cannella che ci mette diversi minuti per cominciare a battere sul fondo con un ritmo costante e serrato. Alga, battigia, note balsamiche, piccole viole da giardino. E a tal proposito, andiamo in un giardino dove sono coltivate preziose rose profumate. I legni fanno da sottofondo, come grandi ciocchi ad alimentare un fuoco interminabile.

Note di testa: Arancio, Bergamotto, Cannella, Gelsomino, Violetta, Lavanda.
Note di cuore: Legno di rovere, Mimosa, Pepe rosa.
Note di fondo: Alga, Assenzio, Rosa di maggio, Vaniglia.

Blu 1901

Su di uno scoglio, al tramonto, medito sul mio passato qui in questa terra. Terra che ritrovo ogni anno attraverso le sue genti, i paesaggi, gli odori. Qualcosa è cambiato: sicuramente io, ma anche tutto il resto. Un detto orientale dice che che non ti puoi bagnare due volte nello stesso fiume.

Sulla pelle forte balsamicità data dall'eucalipto di mare, (quello del boschetto che si affaccia sulla lunga spiaggia di Squillace). che si mescola con resine fresche, foglia di fico e una nota vigorosa di rosa. Dopo parecchi minuti, compare la componente legnosa, ma sento ancora brezza marina, erbe officinali, sale e altre note tipicamente mediterranee. Bisogna aspettare diverso tempo prima che compaia la nota dolce del benzoino, ammorbidito da muschio avvolgente. Il patchouli lavora silente a sostegno della lunga fase di apertura di questa fragranza, che alla fine ci riporta verso un giardino di una casa di campagna, tra rose coltivate ad adornare il pezzetto di terra che circonda casa.

Note di testa: Eucalipto, Olibano, Sandalo.
Note di cuore: Benzoino, Fico, Legno di rovere.
Note di fondo: Alga, Muschio, Patchouli, Rosa di maggio, Vaniglia.

Ringrazio Erika, madre di Atelier n.7 (https://ateliern7.it/) per il materiale necessario alla recensione.


giovedì 16 aprile 2020

Mystic Incense di Merchant of Venice




Ogni mattina, il maestro, sedeva lungo le rive del Gange. L'ambra sprigionata dal sole nascente, illuminava di oro il volto del santo. Nella posizione del loto soleva tenere tra le mani, alcuni grossi grani di incenso che faceva ruotare tra le dita. Il calore delle mani e la temperatura estiva, liberavano nell'aria, piacevoli note odorose che si mescolavano al profumo dei doni che i devoti poggiavano davanti a lui.

Mystic Incense di Merchant of Venice

Sulla pelle apre balsamico e fresco come una manciata di resina strofinata tra le dita. Si tratta infatti di un incenso non bruciato, non ecclesiastico ma meditativo. Non siamo in chiesa, ma in un luogo di gioia ed i pace per il corpo e lo spirito. La dolcezza dell'incenso viene sapientemente mescolata a note gourmand golose, ma non stucchevoli come il caramello e la frutta secca. Scelta che si rivela fantastica per la sua capacità di sdrammatizzare l'altrimenti indole seria dell'incenso. Il cacao sul fondo lo percepisco poco, ma va bene così, perché deve essere un sostegno e un collegamento alle note di testa.

Note di testa: Caramello Salato, Sfaccettature di Frutta Secca

Note di cuore: Legni, Incenso
Note di fondo: Estratto di Cacao

In pratica Mystic Incense è spensierato, morbido e facile da indossare. Non è pesante e si rivela un'ottima scelta anche in primavera per gli amanti delle resine. Non ha una persistenza infinita, e si può indossare in tutti i contesti perché non disturba. In pratica è un profumo di cui abusare perché crea piacere immenso e dipendenza.
Due sono i formati di questo splendido flacone multicolor: il formato da 50 ml e il formato 100 ml che forniscono una valida proposta a chi vuole una confezione da viaggio e a chi vuole abbondanti scorte.



mercoledì 15 aprile 2020

Ingenium di Onyrico, a ricordo di Leonardo da Vinci



Oggi sono nato io, colui che ancor oggi amate ricordare per gli innumerevoli studi ed interessi che ha avuto nella vita. Fui musicista, architetto, ingegnere, anatomista e infine pittore. Di me ricordate la Monna Lisa, che qualcuno vuole riportare in Italia. Lasciatela dov'è, cari amici, perché ce la portai io in Francia. Lasciatela lì perché qualcuno abbia sempre di fronte a se la Verità, e cioè che l'ingenio italiano è un faro sul mondo intero. E oggi, c'è oltremodo bisogno di ricordarlo!
Io, Leonardo da Vinci, nacqui il 15 aprile del 1452 ad Archiano.

INGENIUM
(speziata/forita/legnosa)
[Luca Maffei - Maurizio Cerizza]

Testa: Bergamotto, Zafferano, Noce moscata.
Cuore: Rosa damascena, Tabacco, Gardenia.
Fondo: Legno di Guaiaco, Vetiver di Giava, Sandalo, Ambra.

Sulla pelle è immediatamente complesso, ma posso distinguere note fresche di agrumi che non tardano a mescolarsi con la speziatura elegante di noce moscata e un potente zafferano. L'evoluzione è costante e richiede tempo perché la piramide dona più di quanto possiamo leggere. La componente fiorita viene pian piano fuori, accompagnandosi a foglie di tabacco che ne smorzano la femminilità. Il fondo è oltremodo sfaccettato, e prevale un accordo legnoso morbido. Lo zafferano spinge per tutto il tempo, rendendosi un protagonista indiscusso di Ingenium.
La fragranza ha una forza ed eleganza notevoli, e veste ogni pelle come se fosse un tessuto regale. La durata è veramente soddisfacente, e l'evoluzione rispecchia in qualche modo il genio irrefrenabile di Leonardo Da Vinci.

Onyrico Ingenium ha una concentrazione del 29% e i formati sono il 100 ml ed un pratico formato da viaggio da 8 ml. Il flacone è sormontato da un tappo in marmo, il magnifico Perlato di Sicilia, che per sua natura ha una texture che ricorda molto i fogli su cui Leonardo da Vinci scriveva e disegnava componendo i preziosi “codici”.
Ricordo inoltre che Onyrico è una linea che è fondamentalmente dedicata all'arte e all'ingenio italiano, e ogni flacone ha un marmo diverso che si lega al personaggio che vuole rappresentare.

Ringrazio Niche & Co per il materiale necessario alla recensione.


martedì 14 aprile 2020

Widian Black II, dolcezza irresistibile.




Widian Black II

Passavamo intere serate di primavera su di una panchina di granito affacciata alle argentee rive del lago. La luna bianca si rifletteva sullo specchio blu adorno delle luci del vicino porticciolo. La sua testa appoggiava sulla mia spalla, e il collo illuminato dal chiarore serale, era ben esposto alle mie labbra e al mio naso, che si inebriava del suo splendido profumo.

Sulla pelle apre con una nota dolce di leggero mandarino, accompagnato da un sentore talcato misto a confettura. Sento anche profumo di confetto, zucchero glassato e una leggera e delicata rosa. Dopo un po' viene fuori il sandalo in tutta la sua nobiltà , appoggiato su un fondo di muschio. La vaniglia rimane discreta sul fondo a contribuire alla durata di questo splendido elisir di dolcezza.

Note di testa: prugna e mandarino
Note di cuore: rosa, legno di sandalo e muschio
Note di fondo: vaniglia e muschio

Balck 2 esprime una delicatezza romantica e pura come un amore giovanile d'altri tempi. Benché si fondamentalmente stupendo sulla mia pelle, lo trovo molto femminile e grazioso. Non ha una sensualità aggressiva, e neanche una proiezione folle. Nella sua discrezione, si esprime con un'ottima durata sulla pelle ma senza fare una scia incredibile.
Il mio consiglio è di aggiungerlo a quei profumi per sottolineare la propria innata eleganza senza risultare volgari ed appariscenti. Indicatissimo per una cena presso un prestigioso ristorante stellato o per lavorare in contesti dove occorre misura ed equilibrio.
Confezione di gusto impeccabile, come tutti i flaconi Widian, e prezzo commisurato alla qualità offerta.

Ringrazio la profumeria Gambarini di Arona (NO) www.profumeriagambarini.it per il materiale necessario alla recensione.


mercoledì 8 aprile 2020

Molton Brown, Coastal Cypress &Sea Fennel


Ricordami come sono infelice
Lontano dalle tue leggi
Come non sprecare il tempo che mi rimane
(L'ombra della luce – Franco Battiato)

Immagino, in questi giorni di clausura, di essere seduto sulla battigia di una spiaggia vuota. Il sole del mattino scalda la pelle senza bruciarla. L'odore dell'acqua si mescola a quello delle alghe spiaggiate e alla brezza che spira dall'interno, carica di aromi vegetali. Penso a quanto tempo ho sprecato in cose futili e materiali, quando potevo viaggiare alla scoperta del mondo. In qualsiasi parte del mondo, tranne che sul mio balcone. Ora penso alla natura e ai suoi meravigliosi paesaggi, alle terre selvagge e a luoghi sconosciuti, e mi sovviene la frase di una canzone di un cantautore italiano che recita: ...come non sprecare il tempo che mi rimane.

Sulla pelle esplode freschissimo con una speziatura verde e delicatamente agrumata. Il bergamotto regge per i primi minuti facendosi poi da parte per lasciare spazio alle foglie di fico scaldate dal sole in un caldo pomeriggio d'estate. Nel cuore si sentono tipiche note salmastre accompagnate dalla balsamicità e resina fresca d'incenso. Il fondo è garbatamente cuoiato.

Note di testa: bergamotto, foglie di fico e zenzero.
Note di cuore: note marine, cipresso, gelsomino e incenso.
Note di base: cuoio fumoso, legno di cedro, vetiver e muschio

Coastal Cypress & Sea Fennel ricalca con maestria il tipico accordo marino, dandogli una connotazione più salata che dolce. Questo per distinguerlo da altri profumi che hanno tipicamente note fruttate tropicali, tipo il sentore di cocco, che ricordano in qualche modo le creme solari. Con il passare dei minuti, ci si accorge di essere davanti ad ozonato di grande classe, che però non ha un sillage fortissimo. Ma è giusto così, perché la brezza è solitamente leggera.
Coastal Cypress & Sea Fennel di Molton Brown è un profumo dall'ottimo rapporto qualità prezzo e il flacone è veramente delizioso. I formati di questo eau de toilette sono due 100ml e 50ml.

Ringrazio Differenze Luxus Parfums di Novara, per il materiale necessario alla recensione.





martedì 31 marzo 2020

Unguentum di Onyrico, il dado é tratto...




Unguentum di Onyrico
eau de parfum (100ml - 50ml - 8ml)

Note di testa: Mandarino, Artemisia, Te, Calamo, Cannella.
Note di cuore: Miele, Vino, Zafferano, Tabacco.
Note di fondo: Opoponax, Vanigliam Muschio, Ambra, Legno di cedro.

Cesare si alzò e uscì dalla vasca per andare ad asciugarsi. Durante la nostra lunga chiacchierata, mi aveva esposto il piano con cui, fra circa un mese, avrebbe attraversato il Rubicone. Da amico fraterno, ero seriamente preoccupato per la sua sorte, gli avevo infatti chiesto se si fidava dei suoi uomini. E la sua risposta era stata: “Generalmente gli uomini prestano fede volentieri a ciò che desiderano”. Era sicuro che la ricompensa, avrebbe fatto in modo che i suoi soldati non lo avrebbero tradito. Come suo solito, si era sciacquato, asciugato e aveva indossato il suo speciale balsamo. Era geloso della sua ricetta, e non voleva che altri profumassero come lui, ma sapeva però che il suo unguentaio lo avrebbe prima o poi tradito, vendendo ad altri il suo profumo, e questo lo divertiva...(storia inventata).

Sulla pelle è subito complesso e sfaccettato, e si apre lentamente, man mano che i preziosi componenti cominciano a prendere aria. Accenni aromatici si mescolano alla delicata freschezza del mandarino, che pian piano si esaurisce lasciando spazio a note più calde e speziate. Nessuna nota emerge prepotentemente sulle altre, la miscela rimane infatti compatta lasciando trasparire, dopo alcuni minuti, accenni piacevolmente balsamici. Il fondo è granitico, come un grosso basamento in travertino romano, e si compone si ambra, note dolci, legnose e infine resinose. Ma, come ho detto, è tutto ben miscelato e studiato per manifestarsi nel corso di diverse ore.

Unguentum di Onyrico è un profumo che si riprende le formulazioni classiche dell'antica Roma. Nello specifico, questa fragranza, si ispira al Regale Unguentum documentato da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia. Fragranza dalla connotazione orientale, ma con uno stile chiaramente aromatico e mediterraneo. La sua balsamicità di fondo lo rende energetico, pulito e adatto per accompagnarci tutto il giorno. la sua grande complessità si esprime nel corso di diverse ore, ma non ha un indole invadente. La sua discrezione lo rende, secondo me, adatto ad essere indossato in qualsiasi contesto in quanto non fa scia. Benché si assolutamente unisex, lo vedo veramente perfetto su di un uomo.
Il flacone cilindrico di Unguentum è sormontato da un tappo in travertino, la pietra naturale con cui è stata costruita la Roma antica. Le cave di questo marmo si trovano a pochi chilometri dalla capitale. Il packaging è molto curato e conforme allo stile tutto italiano che vuole contraddistinguere questa preziosa linea di profumi.