Powered By Blogger

mercoledì 22 aprile 2020

Atelier n.7, un pezzo di anima infuso.



Ho conosciuto Erika per caso, complici forse i social. Erika ha fondato la sua casa di profumi da poco e l'ha chiamata Atelier n.7. In collezione ha tre profumi dal packaging variopinto e sormontati da un tappo bianco sferico. La sfera, la forma più risoluta in natura, non ha sbavature: è essenziale. Erika ha fatto molte cose nella sua vita, e ora si è dedicata ad un racconto olfattivo, dove ha descritto luoghi e figure essenziali del passato. Passato, presente e futuro che si distillano in tre profumi dal carattere forte e complesso. Non c'è nulla di banale, funzionale alla vendita, e lasciato al caso, in questo progetto. Con tanta ammirazione auguro ad Erika il bene della saggezza e dell'ingegno, perché continui il suo lavoro nell'intento di donare più grazia a questo mondo.

Manè

E' la nonna di Erika da cui avrebbe dovuto ereditare il nome...ma poi, le scelte cambiano e di lei conserva i ricordi e non più il nome. Donna del sud, femmina, madre, chioccia e roccia sul mare. Custode di virtù e debolezze altrui, braccia aperte verso famigliari e cari. Figura umana che rappresenta il concetto ancestrale di Madre, madre terra che accoglie e accudisce i suoi figli.
Una lacrimuccia mi scende, perché mi ricorda mia nonna mentre si pettinava i capelli in bagno, e sembravano onde di mare che si appoggiavano su suoi fianchi ormai tondi ed abbondanti. Li tirava su frizionandoli di brillantina e riunendoli sapientemente in un chignon.

Sulla pelle compare la nota cuoiata affumicata della betulla e la torbosità dei semi di carota, legni antichi ricchi di cera d'api, preziosi ed opulenti fiori estivi. Aspetto, aspetto e aspetto l'apertura. Ricco, ricchissimo di complessità, profondo, forte, quasi megalitico. Dopo parecchio, sto parlando di ore, compare la rosa, adorna della dolcezza dell'ambra che lavora con la vaniglia. Manè dura tantissimo sulla pelle ed evolve nell'arco di molte ore. Lo consiglio a coloro che vogliono avere una percezione costante, del proprio profumo, sulla pelle.

Note di testa: Fieno greco, Magnolia, Miele, Ylang Ylang.
Note di cuore: Betulla, Legno di rovere.
Note di fondo: Alga, Ambra, Rosa di maggio, Semi di carota, Vaniglia.


Carosello '75

Vincenzo, su cui è cucito questo profumo, cresce più uomo di quello che avrebbe potuto essere. Forse perché la madre, ragazza madre, in assenza di una figura paterna a cui affidare l'educazione del figlio, compensa con zelo e coraggio quella mancanza. Vincenzo ha una scorza dura, ma non pensò mai di rinnegare colui che lo generò: lui almeno andò a cercarlo.

Sulla pelle assenzio, lavanda e agrumi. Lentamente compare la magnifica spezia che profuma come un sogno: il pepe rosa. Il gelsomino è un coro educato che circonda la testa. Apertura lenta, composita e multi sfaccettata con la cannella che ci mette diversi minuti per cominciare a battere sul fondo con un ritmo costante e serrato. Alga, battigia, note balsamiche, piccole viole da giardino. E a tal proposito, andiamo in un giardino dove sono coltivate preziose rose profumate. I legni fanno da sottofondo, come grandi ciocchi ad alimentare un fuoco interminabile.

Note di testa: Arancio, Bergamotto, Cannella, Gelsomino, Violetta, Lavanda.
Note di cuore: Legno di rovere, Mimosa, Pepe rosa.
Note di fondo: Alga, Assenzio, Rosa di maggio, Vaniglia.

Blu 1901

Su di uno scoglio, al tramonto, medito sul mio passato qui in questa terra. Terra che ritrovo ogni anno attraverso le sue genti, i paesaggi, gli odori. Qualcosa è cambiato: sicuramente io, ma anche tutto il resto. Un detto orientale dice che che non ti puoi bagnare due volte nello stesso fiume.

Sulla pelle forte balsamicità data dall'eucalipto di mare, (quello del boschetto che si affaccia sulla lunga spiaggia di Squillace). che si mescola con resine fresche, foglia di fico e una nota vigorosa di rosa. Dopo parecchi minuti, compare la componente legnosa, ma sento ancora brezza marina, erbe officinali, sale e altre note tipicamente mediterranee. Bisogna aspettare diverso tempo prima che compaia la nota dolce del benzoino, ammorbidito da muschio avvolgente. Il patchouli lavora silente a sostegno della lunga fase di apertura di questa fragranza, che alla fine ci riporta verso un giardino di una casa di campagna, tra rose coltivate ad adornare il pezzetto di terra che circonda casa.

Note di testa: Eucalipto, Olibano, Sandalo.
Note di cuore: Benzoino, Fico, Legno di rovere.
Note di fondo: Alga, Muschio, Patchouli, Rosa di maggio, Vaniglia.

Ringrazio Erika, madre di Atelier n.7 (https://ateliern7.it/) per il materiale necessario alla recensione.


Nessun commento:

Posta un commento