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martedì 31 luglio 2018

Ruby di Acampora: la dipendenza da cioccolato.




Ruby di Acampora è un nuovo profumo del genere gourmand formulato attorno all'aroma di cioccolato.
Benché, negli anni, questo accordo sia stato più volte interpretato, non sempre si sono ottenuti profumi tanto equilibrati da essere indossati con disinvoltura e in qualsiasi occasione. Il cioccolato, se mal costruito, spesso si esprime con note stucchevoli e fastidiosamente dolci. Per non parlare di picchi di aroma sintetico che tante volte non ricordano neppure questa splendida delizia. Comunque sia lo trovo un genere di gourmand adatto a sperimentare delle sovrapposizioni con altre essenze. Si possono fare delle ottime miscele con la vaniglia, il caffè, lo zenzero, la menta e, insomma, tutto quello che potremmo trovare in una tavoletta di cioccolato aromatizzata.
Acampora ha studiato un accordo che si sviluppa pienamente nell'arco di molte ore. La concentrazione è alta e per molto tempo si continua a sentire una terna di cioccolato, rosa e cera.
Appena messo sul cartoncino percepisco subito un' aroma di cioccolato amaro in polvere che si affianca a note alcoliche che mi ricordano le ciliege sotto spirito. Mi viene in mente il piacevole aroma di un cioccolatino di una nota marca dolciaria italiana. Dopo alcuni minuti cominciano a rendersi più chiari sentori di rosa che si alternano a cera, praline, frutta secca e morbide note di vaniglia. E' un profumo unisex perché non è dolce e femminile, è molto persistente e ben costruito. Non è il genere di profumo che indosserei, ma sul cartoncino è delizioso e non riesco a smetter di annusarlo. Anche dopo molti minuti si continua a sentire sotto il naso senza la presenza del cartoncino. Si ha la sensazione di aver appena bevuto una calda e fumante cioccolata fondente con pezzetti di biscotto alla nocciola e una copertura di crema alla vaniglia.
Perché comprarlo? Perché è un profumo che rimane ore sulla pelle e non diventa dolce. Il prezzo è in linea con la qualità offerta da questo noto marchio italiano.

Note: cioccolato, praline, vaniglia.


lunedì 30 luglio 2018

Eden Palace, un gin tonic che sa di profumo o viceversa...




Mi trovo a Milano in un tranquillo ma pur sempre dinamico sabato pomeriggio, sono ormai le sei passate e non ho più voglia di fare shopping. Sono in Via Cenisio,molto vicino ad uno dei miei club preferiti. Decido quindi di avviarmi verso la meta, che è Via S.Galdino, con andatura abbastanza tranquilla. Dopo dieci minuti varco la porta di un bellissimo bar in stile art decò e mi dirigo al bancone dove c'è il barista che mi saluta con un grande sorriso. Mi siedo e gli dico...vorrei qualcosa da bere che sappia di gin. Lui fa un cenno con la testa, quasi a voler dire ottima scelta, e comincia a trafficare...
Hervè Gambs attraverso la sua nuova fragranza della Linea Parfums Prestige ci dona Eden Palace, un eau de parfum di grande personalità che si ispira chiaramente alla piacevole e dissetante classe di cocktail a base di gin. Questo genere di cocktail hanno spesso un sentore chiaro e riconoscibile di ginepro. Questa pianta aromatica mediterranea produce delle bacche profumatissime. Per ottenere il gin bisogna distillare il prodotto che si ottiene dalla fermentazione di una miscela a base di orzo e frumento in cui viene inserito un mix di erbe, spezie, piante e radici tra cui il ginepro.
Eden Palace parte quindi con un testa chiara ed inequivocabile di ginepro. L'inizio è fresco, asciutto e piacevolmente aromatico. Questa sensazione permane per molto tempo, ma è affiancata, dopo pochissimo da una nota di zenzero fresco che porta una sensazione piccante ed agrumata. Prendono quindi piede il limone e il bergamotto che alzano a dismisura la freschezza fino a farla assomigliare a quella di un gin tonic ghiacciato con una scorza di limone che adorna il bicchiere. Il fondo si compone di una nota terrosa e amorognola di vetiver che funge anche da fissante e un accordo fougère che chiude con un sottobosco delicatamente legnoso e mascolino.
Note: bacche di ginepro balcano, limone italiano, bergamotto italiano, radici di vetiver haitiano, accordo fougère.


domenica 29 luglio 2018

Erno Laszlo Hydra Therapy Boost Serum...siero super idratante!




Erno Laszlo Hydra Therapy Boost Serum è una novità della casa che va ad aggiungersi alla già nota linea Hydra Therapy. Il nuovo prodotto è un trattamento ibrido olio-siero che ha lo scopo di far ottenere alla pelle altissimi livelli di idratazione. Le micro-gocce d'olio sono sospese in un gel che protegge la loro purezza ed integrità.
Questo innovativo siero in formato gel, ha una texture leggera e asciutta. Alla vista si presenta acquoso e opaco e il profumo, delicatissimo, mi ricorda il mirto. Spalmandolo sulla pelle si scioglie e penetra velocemente, lasciando un velo sottilissimo ed impercettibile di olio idratante. La mia pelle è tendenzialmente grassa e mal sopporta texture troppo ricche, e in questo caso la consistenza è perfetta. Sul palmo delle mani non si percepisce alcuna untuosità e alla vista non vì è alcun effetto lucido. Per coloro che mal sopportano i cosmetici in estate a causa del caldo, devo dire l'uso unicamente del siero, potrebbe essere un'ottima soluzione temporanea, anche se consiglio sempre una crema a completamento del trattamento
Questo siero è formulato utilizzando olio di semi di Babassu, un emolliente derivato dalle noci di una palma che cresce in Brasile. Questi frutti sono noti per donare un olio ricco di principi attivi capaci di soccorre le pelli esigenti e mature.
Il finocchio marino è una pianta spontanea che cresce vicino al mare, in zone roventi ed esposte a brezze salate. Una pianta resistente, che conferisce qualità simili alla pelle e che stimola un veloce processo di riparazione, di autoconservazione e di difesa.
L'estratto di foglie di papiro riduce notevolmente la disidratazione della pelle, stimola la produzione di sostanze che rinforzano il mantello idrolipidico del viso. Diminuendo la disidratazione la pelle risulta più protetta da ogni attacco di agenti esterni ad essa.
In conclusione, ritengo questo siero ben formulato e con una texture ben fatta. Il profumo si sente a lungo sulla pelle anche se in maniera piacevolmente discreta. Il formato è un classicissimo 30 ml e il costo è assolutamente allineato con la qualità offerta,



sabato 28 luglio 2018

Delina di Parfums de Marly...voglia di vacanze!




Delina di Parfums de Marly nasce nel 2017 dalla sapiente arte profumiera di Quentin Bisch, importante naso formatosi in casa Givaudan.
Di questo marchio e di questo profumo si è scritto molto e in maniera molto esauriente, quindi, non volendo ripetermi percorrerò una strada nuova e poco battuta.
Delina è un profumo fiorito femminile? No, l'ho appena messo sulla pelle e mi piace molto. Il lichi e il bergamotto partono con una nota fresca ed esotica, mentre un rabarbaro amarognolo rende il tutto asciutto e non stucchevole, la noce moscata la percepisco poco ma è perfettamente integrata nella testa. Il cuore è interessante perché si svela con la voluttuosa rosa turca e una graziosa peonia, ma una base balsamica e legnosa contrasta e tiene al suo posto le note fiorite rendendole eleganti e poco invadenti. Il fondo ha note di sintesi come ambroxan e cashmeran che danno pulizia e luminosità, e un po' di vaniglia e muschio per chiudere in maniera a morbida e rendere il tutto più longevo possibile.
Immaginate di esser sotto la tettoia in legno e foglie di palma di un bar di Porto Rico, la brezza porta dalla spiaggia un leggero odore di pelle scaldata dal sole e crema solare dal gradevole sentore tropicale. Di fronte a voi c'è una donna seduta al balcone avvolta in un coloratissimo e leggero copricostume. Tra le mani tiene un grosso calice colmo di un coloratissimo cocktail, mentre sorseggia la sua bevanda gesticola e muove il capo facendo oscillare i suoi lunghi capelli. L'insieme del suo profumo, di quello del cocktail e dell'ambiente che la circonda per me evoca i sentori di Delina!
In definitiva lo trovo un profumo fresco e luminoso, perfetto per una calda sera d'estate. Le note fruttate e fiorite prevalgono costantemente. Non percepisco note particolarmente talcate e questo lo rende molto dinamico e facile da indossare in qualsiasi occasione. Lo vedo su una donna giovanile e con un eleganza fine e non ostentata. Lo vedrei anche su un uomo sportivo, culturalmente aperto e amante dei viaggi.

Note di testa: bergamotto, rabarbaro, lichi, noce moscata.
Note cuore: rosa turca, peonia, petali di fiori, vetiver, incenso, legno di cedro.
Note di fondo: ambroxan, vaniglia, cashmeran, muschio.

venerdì 27 luglio 2018

Baiser de Florence di Elle K...lo stato di grazia.



Baiser de Florence nasce nel 2018 dalle sapienti mani di Sonia Constant, naso e proprietaria del marchio. Ella K è un brand relativamente giovane, ma Sonia ha lavorato per anni nella creazione di fragranze per altri marchi. Oggi, attraverso il suo brand, vuole esprimere la sua essenza, vuole emozionare a modo suo. Baiser de Florence è un delicato equilibrio tra resine preziose e iris.
Appena vaporizzato, rivela subito note di olibano e mirra dolce che non smettono mai di primeggiare; il tutto è accompagnato dall' iris che conferisce vellutata nobiltà alla fragranza. Si prosegue con note fiorite di gelsomino ed eliotropio, che ingentiliscono e rendono più intrigante e sensuale il tutto. La piramide si conclude con una deliziosa vaniglia e una bella base di muschio animale.
Sulla mia pelle è veramente piacevole perché le note d'incenso mi trasportano non in una chiesa ma in una vecchia libreria esoterica dove l'odore dei libri è sommerso da quello degli incensi e delle resine in grani che adornano scaffali pieni di amuleti, tarocchi e altre stranezze. Mi porta in uno stato di calma, di apertura, di ampliamento delle mie percezioni. Sento un aroma spirituale, ma non religioso; un profumo di meditazione, di elevazione e di raccoglimento. La mirra è deliziosa e lavora sapientemente con la vaniglia, sostenuta da un impercettibile animalico che prolunga la durata di questo splendido cocktail. Questo profumo è ben equilibrato e si esprime in punta di piedi. L'eleganza è la sua forma di comunicazione e veste perfettamente gli amanti dei profumi orientali senza farli sembrare degli asceti.
Ella K ci regala questa magnifica nuova fragranza per deliziare i nasi maschili e femminili. Il formato è un interessante 70 ml che ci permette di trasportare il flacone comodamente e di cambiare fragranza con più frequenza...anche se è difficile che la abbandoniate. Il prezzo non è propriamente invitante ma ne vale la pena.

giovedì 26 luglio 2018

Figue di Molinard...un fico mediterraneo.



Molinard Figue prende forma nel 2016 per mano di Mathieu Nardin. Si tratta di un profumo fiorito e fruttato che va ad esprimere sentori tipicamente mediterranei. Il nome stesso ci dice qual'è il frutto su cui ruota questa bella formulazione.
Si potrebbe dire che si tratti dell'ennesima interpretazione del profumo di fico, invece ci sono delle piacevoli sorprese. La testa è agrumata ma l'uso sapiente del ribes, introduce come sul mixer di un deejay il fico che si presenta in maniera discreta e fruttata. Infatti la nota tipicamente verde della foglia è sapientemente smorzata. Il cuore ci trasporta in una giardino dell'Italia meridionale dove su di un muro cresce una rigogliosa pianta di gelsomino in fiore. Sotto le fronde dell'albero di fico, dove stiamo cercando un po' di frescura, si sente il profumo dei frutti maturi mescolato al profumo dei gelsomini. Le piante di limoni, dentro grossi vasi, allietano la vista e l'olfatto. Il fondo è ben strutturato e sostiene le note esili e fresche della testa con l'uso sapiente e discreto del muschio animale. L'ambra di legno e il cedro completano l'opera assicurando una durata di tutto rispetto.
Questo profumo mi trasporta in una casa di campagna della costa siciliana, dove il tempo si è fermato e si vive ancora al ritmo delle stagioni. Una signora raccoglie un cesto di fichi maturi e si prepara a lavorarli per farli seccare dal sole. Le mosche non danno tregua, ma è estate è tutto risplende di vita e di colori.
Un eau de parfum versatile e a cavallo tra un agrumato e un fruttato. Un profumo unisex da usare in tutte le stagioni, in particolare in quelle calde. Il prezzo è veramente interessante.

Note di testa: limone, ribes nero, fico.
Note di cuore: foglie verdi, gelsomino Sambac, note floreali.
Note di fondo: ambra di legno, cedro e muschio animale.

Ringrazio Monica di Atelier 110 per il materiale con cui ho fatto la recensione.

mercoledì 25 luglio 2018

Imitation di Amouage e il multiculturalismo nella New York degli anni settanta.


Amouage Imitation Man nasce insieme alla versione femminile per evocare le subculture di New York negli anni settanta. Questo fenomeno si sta manifestando ormai dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando la comunità operaia venne sempre meno ed emersero giovani che volevano crearne una nuova, rompendo le barriere tra la classe operaia e la classe media. Per fare questo non andarono contro le norme sociali facendo una rivoluzione: cambiarono look, crearono nuove forme d'arte, modelli culturali, stili, comportamenti. Tutto questo sottolineò il loro desiderio di libertà e di anticonformismo. Negli anni settanta, questa subcultura portò enormi benefici culturali e un rinnovamento che ha fatto emergere grandi artisti in tutti i campi.
Oggi il multiculturalismo, la voglia di emergere e distinguersi sta ancora ribollendo nei sobborghi di New York e chissà cosa ci regalerà nei prossimi anni. La subcultura è molto importante perché combatte l'omologazione e la stratificazione sociale...in pratica combatte la noia!

Imitation Man è un chypre cuoiato che si apre con l'eleganza delle spezie e del cedro ben miscelati tra loro. Questa testa particolarmente fresca rende Imitation piacevolmente immediato. Il cuore è ammorbidito da una evidente rosa turca, nobilitata dall'iris e dalla viola. La viola è discreta ma dona un tocco dandy alla fragranza, rendendola molto sexy.
Il fondo è ben sostenuto, come ogni Amouage, da resine, cuoio, l'immancabile patchouli e una nota animale di castoreum. L'uso sapiente del castoreum dona il giusto spessore alla fragranza dandole ulteriore originalità.
Imitation è un profumo ben costruito. Si adatta a contesti diversi, soprattutto informali. Ma ritengo sopra ogni cosa che sia un profumo dinamico, adatto ad accompagnare un uomo dalle prime luci dell'alba in Central Park fino al crepuscolo in un locale di tendenza davanti a un cocktail Manhattan.

Note di testa: cedro, noce moscata, pepe nero.
Note di cuore: rosa turca, iris, viola.
Note di fondo: mirra, cuoio, vetiver, patchouli, castoreum.

Imitation Woman è un profumo fiorito aldeidato che esplode letteralmente con una testa di fiori tra cui spiccano gelsomino e arancio. Il cuore è intrigante con boccioli di ribes nero, aldeidi e liquirizia.
Infine incenso, sandalo e patchouli che chiudono, sostengono e completano questo splendido jus.
Anche lui è un profumo facile ed immediato. Lo trovo particolarmente luminoso e gioioso perché le aldeidi sostengono la freschezza fiorita in maniera impeccabile e costante. E' un profumo che non si esaurisce mai, è uan festa sulla spiaggia al crepuscolo, è danza e sensualità. Questo profumo è per una donna che percorre la vita a braccia aperte, con il sorriso e con tanta voglia di divertirsi.

Note di testa: rosa, ylang ylang, fiori d'arancio, gelsomino.
Note di cuore: boccioli di ribes nero, aldeidi, liquirizia.
Note di fondo: incenso sandalo patchouli.






martedì 24 luglio 2018

Liquo...come liquirizia! di Angela Ciampagna


Angela Ciampagna è un marchio che ho conosciuto poco tempo fa in fiera a Milano. Mentre camminavo lungo il percorso fieristico sono stato attirato dal loro originalissimo packaging e in particolare dai flaconi sul cui tappo è riprodotto un magnifico rosone.

Tutto accade sotto il Rosone.
Nella piazza di paese.
Risa, pianti, gioie, scoperte.
(citazione ripresa dal sito)

Mi sono avvicinato a curiosare e i proprietari si sono dimostrati gentili e solari nell'accogliermi. Dopo una breve presentazione e dopo alcune prove, mi sono stati donati alcuni campioncini che custodisco gelosamente. Questo brand che opera in un piccolo opificio sito nel cuore delle colline abruzzesi, si distingue per l'amore, per la ricerca e l'attenta selezione delle materie prime.
Oggi vi voglio parlare di Liquo, un gourmand che fa parte della collezione Hatria.
Partiamo con una testa classicheggiante che mette insieme lavandino, violetta e limone. Ovviamente il limone fa da apripista senza essere esuberante, perché lascia subito spazio alla composta pulizia della lavanda e alla vezzosa sensualità della violetta. La violetta è stata sapientemente dosata per farci fare un tuffo nel passato e portarci alla mente le caramelline al gusto liquirizia e viola che compravamo a peso nelle erboristerie. Se ricordate, ogni volta che il negoziante apriva i grossi vasi in vetro, si sprigionava un magnifico profumo che inondava la bottega.
Ma quello che mi fa letteralmente impazzire è l'uso dell'aroma di paglia nel cuore della piramide olfattiva. Ritengo questa scelta geniale perchè è un aroma che si percepisce mentre si masticano i bastoncini di liquirizia. Infatti, per chi lo ricorda, si forma una specie di pennello di fibra di legno che è percepibile in retrolfattivo come paglia secca! Il fondo è molto equilibrato. La scelta dell'incenso che si amalgama e sostiene la liquirizia è perfetta, mentre il vetiver va ad accentuare le note di paglia e neutralizza la stucchevolezza della liquirizia. La fava tonka fissa e rende un po' più gourmand il tutto, completando l'opera.
Il mio giudizio è assolutamente positivo e ritengo sia un profumo ben costruito oltre che assolutamente originale. L'uso sapiente delle componenti lo rende non solo intrigante ma anche particolarmente longevo. Adatto a chi vuole distinguersi.

Note di testa: lavandino, violetta, limone.
Note di cuore: anice, liquirizia, paglia, cumarina.
Note di fondo: incenso, vetiver, fava tonka.





lunedì 23 luglio 2018

A Bientot Jacques Zolty!


“A Bientot e grazie di essere stato con noi, torna presto a trovarci!” Questa è la frase che potrebbero probabilmente dirci, durante la nostra partenza, gli abitanti di Saint Barth. Chi ha avuto la fortuna di soggiornare in quest' isola avrà gradito oltre allo splendido paesaggio anche la solare semplicità e cortesia degli abitanti. Jaques Zolty, modello, fotografo e creatore di profumi abita qui da anni e ne conosce ormai la vera essenza.

Jacques Zolty è un personaggio famoso che ha frequentato parecchi personaggi famosi. Durante il nostro incontro, alcuni mesi fa, ho avuto l'occasione di chiacchierarci un po'. L'ho trovato un uomo semplice, genuino e veramente interessante, tanto che avrei ascoltato per ore le sue storie.
La sua linea di profumi è ispirata a questa terra caraibica, al sole, alla brezza marina ma non solo. Ho capito che Jacques prende ispirazione da qualsiasi cosa gli capiti attorno e ovunque egli si trovi.

A Bientot è un profumo fresco che parte con una luce chiarissima creata da una testa agrumata e nobilitata dal bergamotto. Il cardamomo regala note balsamiche e speziate mentre la noce moscata e il ribes nero ammorbidiscono il finale dando sensazioni leggermente liquorose di distillato. Si ha l'impressione di sorseggiare un long drink appoggiati al bancone del bar di una spiaggia sferzata da una fresca brezza.
Il cuore è preziosamente fiorito, e trovo che sia perfetto per dargli una nota sensuale. La fresia e il gelsomino lo ingentiliscono mentre il geranio gli dà carattere. Il fondo sostiene e completa la piramide con del legno di cedro, vetiver, ambra e muschio. Il legno di cedro è particolarmente azzeccato per accompagnare le note vivaci della testa e rendere questo profumo decisamente persistente.
L'ambra e il muschio danno dolcezza e sostanza mentre il vetiver bilancia con la sua nota amarognola e terrosa.
Io indosserei questo profumo con lo stesso stile con cui si vive la vita a Saint Barth, con allegria, pace e spensieratezza; considerandolo come un antidoto contro lo stress della vita cittadina.
Il packaging mi ricorda vecchie bottiglie di rum, un eau de toilette in formato classico da 100 ml. Il prezzo è ottimo.




domenica 22 luglio 2018

Udaipur di Etro: un gelsomino che abbraccia oriente e occidente.


Udaipur è il nome di una città indiana del Rajasthan costruita nel mezzo di una serie di laghi artificiali. E' rinomata per i suoi lussuosi palazzi reali tra cui il City Palace che sorge lungo la riva del lago Pichola. Il City Palace è un complesso monumentale composto da ben 11 palazzi adornati di giardini e cortili e decorati con splendidi mosaici. Questa splendida città dà il nome alla nuova creazione di Etro che nasce dalle sapienti mani del naso Mathieu Nardin.
Udaipur è un profumo che ha come protagonista il gelsomino della varietà Sambac, che è autoctona di una regione hymalayana situata tra Bhutan, India e Pakistan. Udaipur ha questo bellissimo e gioioso equilibrio tra la freschezza del bergamotto e l'opulenza del gelsomino. Il bergamotto infatti riesce a smorzare la forza di questo fiore così potente, tanto da porsi come costante antagonista. Il pepe rosa e la magnolia fanno da corolla e sostengono il duro lavoro del bergamotto nel trattenere l'esuberanza del gelsomino. Il fondo viene chiuso e completato con dell'ottimo patchouli e muschio che creano le basi per una lunga durata e una bella proiezione durante il giorno. Udaipur è un profumo talmente fatto bene che è facilissimo da indossare in qualsiasi occasione e da chiunque. Anche i maschietti possono usare questo fiorito, e volendo possono accentuare la nota frizzante del bergamotto sovrapponendolo ad un agrumato dello stesso marchio o diverso. Personalmente ho trovato interessante l'abbinamento con una goccia di vetiver sempre di Etro. La sua freschezza lo rende immediatamente piacevole, sembra una brezza serale che trasporta i profumi della costa mediterranea. Un bel connubio tra oriente e occidente che rende questo profumo unico ed originale. Il flacone riprende la forma classica del marchio con il vetro decorato da disegni paisley in trasparenza. Curiosità: l'etichetta, diversamente dal solito, è ovale. Il formato è il 100 ml in unica versione eau de parfum. Il prezzo è commisurato alla qualità del prodotto.

Note di testa: bergamotto, pepe rosa, magnolia.
Note di cuore: gelsomino Sambac, gardenia, fiore di loto.
Note di fondo: patchouli, legno di Cachemire, muschio.

Ringrazio Serena titolare della profumeria Vanoni di Borgomanero per avermi fornito il materiale per la recensione.



sabato 21 luglio 2018

Hindu Kush di Mancera, un viaggio.


Hindu Kush di Mancera è un profumo appena presentato dalla nota casa francese. L'ho provato in anteprima a Milano durante Esxence, il noto evento milanese sulla profumeria artistica. Mentre cercavo informazioni dettagliate su questa catena montuosa dell'Afghanistan per capire cosa aveva ispirato questo profumo, mi è comparsa tra le ricerche una qualità di semi di cannabis che porta lo stesso nome. Leggendo ho scoperto che l'Hindu Kush è una zona particolarmente vocata e produce ottima cannabis per uso ricreativo e non solo.
Infatti nelle note di testa la vediamo a fianco di un cocktail di spezie e labdano. Più si annusa questo profumo e più si avvertono aromi orientali ed esotici. Ho quasi la sensazione di sentire un liquore a base di olio di cannabis e spezie, accompagnato da note piene ma non ben definite di resine e legni. Si tratta dell'effetto del labdano che usato nelle note di testa contribuisce a fissare da subito e dare come ho già detto note vagamente liquorose e caramellate. Dopo circa mezz'ora la sua forza non cede ma cambia rivelando note fresche e pulite come la schiuma di una lussuosa saponetta
La dolcezza della vaniglia, la ricchezza dell'ambra e la pulizia del muschio bianco chiudono questa composizione fissandola e rendendola particolarmente longeva.
Come tutti i profumi Mancera, anche questo è molto oleoso e concentrato, si tratta infatti di un eau de parfum. Hindu Kush è fatto molto bene, ha una formulazione originale e ha una fortissima proiezione. E' indicato per coloro che vogliono sentire il profumo fino a sera perché la miscela dei suoi oli essenziali è fatta da molecole potenti e tutte fissanti.
I formati sono il 60ml e il 120 ml. Le confezioni sono fornite di una speciale custodia per portare sempre con se il flacone. Diversamente da altri marchi, il tappo e il vaporizzatore si svitano, facilitando il travaso in profumatori da viaggio più piccoli e leggeri. Il prezzo è assolutamente allineato con la sua qualità.
Per come sono fatto, questo profumo lo userei in qualsiasi ambiente e temperatura e lo consiglierei sia a uomini che a donne. L'unica raccomandazione è di non esagerare con le quantità...non serve.

Note di testa: esplosione di spezie, intenso labdano, incenso e olio di cannabis.
Note di cuore: foglie di patchouli e note legnose.
Note di fondo: ambra, legno di Guaiaco, baccelli di vaniglia e muschio bianco.




venerdì 20 luglio 2018

Sergio Scaglietti Parfums alla prova!


Oggi vi voglio parlare di un bel progetto creato da Simone Scaglietti, il nipote del conosciuto e stimato Sergio. Scaglietti era molto amico di Enzo Ferrari e contribuì in maniera determinante, alla realizzazione di importantissimi modelli di automobili come la Testarossa, la 250GTO e la 250 California. In pratica Sergio Scaglietti contribuì in maniera determinante all'affermazione del famoso design italiano.
Creatività e design vanno a braccetto, e quando si è nipoti d'arte il gioco è fatto. Simone quindi realizza la sua linea di profumi Racing Line, composta da quattro profumi:

Racing Green è ispirato alla figura del famoso pilota automobilistico Clay Regazzoni. Un insieme di aromi che fanno da coro alla nobiltà del legno di sandalo. Una testa fresca e pulita offerta dal magnifico equilibrio tra il bergamotto e la lavanda, seguita da fiori di “giardino”come la rosa e il gelsomino che compongono il cuore ed infine un mix equilibrato di sandalo, ambra, pepe, cannella,mirra e vaniglia. Dopo alcuni minuti che l'ho vaporizzato capisco che è un profumo che potrei usare in un ambiente di lavoro elegante e raffinato. I fiori vengono resi virili dalla lavanda e il fondo sostiene il tutto con discrezione e pulizia. E' un profumo fresco e persistente adatto ad ambo i sessi.

Racing Orange scalda il cuore con il pensiero della Testarossa. La testa è speziata con arancia e pepe, il cuore morbido e sensuale con legno di rosa e zafferano e infine il fondo è composto da vaniglia, patchouli e benzoino. Devo dire che per me è un vero viaggio tra le spezie e le resine preziose d'oriente. Un profumo che avvolge in maniera sensuale, con queste note di arancia e pepe che si alternano gioiose con il benzoino che ammorbidisce il tutto. Questo profumo è da usare per sedurre perché racchiude i sentori di una serata nei giardini di un palazzo d'oriente, durante una magnifica festa. Persistenza eccellente.

Racing Yellow è il ricordo di un pranzo con Gilles Villeneuve, ospite a casa Scaglietti. Il profumo apre con note ozonate che dopo alcuni minuti rivelano persino note balsamiche e mentolate. Si fa avanti, nel cuore, il fico in foglia e frutto che si accosta magnificamente con le note ozonate tanto da catapultarmi su di un promontorio affacciato sul mare. Mi immagino sotto le fronde di un fico in piena estate, dove le foglie bruciate dal sole emanano un odore pungente misto a quello lattiginoso di fichi maturi. Intanto la brezza marina porta con se vapori salini di alghe e iodio. Si chiude con un fondo bello, sostenuto con della dolce e preziosa mirra e vaniglia.
Sostanzialmente magnifico, fresco e originale; inoltre ha una bella persistenza grazie all'assemblaggio equilibrato e l'uso sapiente delle note di fondo. Da usare ovunque e in qualsiasi momento, soprattutto in inverno quando abbiamo voglia di estate.

Racing Steel è un viaggio nel passato, il piacevole turbamento causato dall'incontro con la Bergman e Rossellini presso l'azienda di Sergio Scaglietti. Adoro la verbena perchè conferisce pulizia e signorilità ai profumi. Accostata all'arancio brasiliano crea un mix freschissimo, quasi ghiacciato. Dopo alcuni minuti la fusione delle due note mi porta alla mente l'anice stellato e frutta candita. Cuore dolce e sensuale di neroli e sandalo e fondo ben fissato da vaniglia, mirra, cannella e patchouli. Un profumo fresco e adatto a tutti i contesti e stagioni. Devo dire che lo vedo molto bene su di un gentleman. Mi ricorda una colonia ma in versione persistente e molto moderna, che vorrei portare in piena estate con 30 gradi all'ombra!

In definitiva ritengo questi profumi ben fatti e originali. Il formato è da 100ml, custodito in packaging metallico che mi fa venire in mente un pistone, bellissimo! Il prezzo è assolutamente in linea con la quantità e la qualità degli oli essenziali.
Ah...volete sapere cosa sto indossando ora? Non ve lo dico ma qui fa molto caldo!

Ringrazio Simone Scaglietti di Sergio Scaglietti Parfums, per avermi fornito il materiale per la mia recensione.



giovedì 19 luglio 2018

Wazamba di Parfums d’Empire


Sapete perché dovete indossare profumi d'incenso? Perché siete il tempio, siete l'emanazione del divino, siete voi stessi il divino. Voi siete gli dei del mondo che create ogni giorno con le vostre azioni. Ecco perché siete degni di indossare questo splendido aroma. I luoghi di culto non centrano nulla, non fate l'errore di associare l'incenso a questi ultimi. Fin dai tempi antichi, si offre in fumigazione, la resina prodotta dall'albero della Boswellia sacra; è la resina dei re, della spiritualità, della comunicazione con ciò che sta in alto.
L'olio che si ricava dall'incenso è incredibilmente persistente, un fissatore formidabile per sostenere i profumi con “credenziali” orientaleggianti. I profumi che io chiamo “mono-corda” si offrono anche per realizzare degli ottimi layering. Potete sdrammatizzare questa resina associandola a note speziate come il pepe o l'ambra, ma il numero di accostamenti è pressoché infinito.
Io oggi vi voglio presentare Wazamba di Parfums d’Empire. Questo jus prende il nome da un antico strumento a percussione africano utilizzato durante alcune cerimonie iniziatiche.
Appena spruzzato mi ricorda un distillato a base di frutta, forse per la presenza di alcool. Appena evaporato viene subito fuori una nota balsamica di cipresso luminoso e fresco, grazie anche alla presenza delle aldeidi. Pian piano prende forma l'impronta resinosa formata da varie resine tra cui la mirra e l'olibano. Difficile comunque separarle e distinguerle, ma ciò non serve perché le resine si comportano come una sonata per organo, dove ogni canna emette la sua nota in maniera da costruire una splendida armonia. Wazamba non ricorda l'odore dell'incenso usato in chiesa, piuttosto mi rimanda a quegli splendidi stand, nei mercatini, dove si trovano recipienti con dentro pepite di resina. Nell'insieme quest'odore mi ricorda note fresche, agrumate, dolcemente verdi e talcate. Parfums d'Empire ha creato uno dei profumi più nobili e spirituali che io ricordi.
Lo consiglio unicamente agli amanti del genere o a chi ha voglia di sperimentare l'eccelso. Sulla pelle dura moltissimo ed è in eau de parfum. I formati sono 50 e 100 ml e ha un costo veramente intrigante.

Note di testa: incenso, cipresso, mela orssa, aldeidi.
Note di cuore: olibano, prugna, mirra, labdano.
Note di fondo: opoponax, sandalo, felce, resina.




mercoledì 18 luglio 2018

Rose de Taif di Perris Montecarlo

E' un profumo del 2013 di cui si è ampiamente parlato in termini di ricerca della qualità degli oli essenziali da parte di Gianluca Perris. In effetti devo confermare che è tutto assolutamente vero, questo profumo è fatto molto bene.
La prima cosa che mi viene da dire è che Rose de Taif ha la capacità di emozionare, cosa per me fondamentale. Riporta i clienti in epoche passate, in giardini pieni di rose coltivate dalla nonna. Piante di cui si prendeva tra le mani il fiore mettendoci dentro il naso. La sensazione tattile era quella di un fine velluto fresco accompagnato da un discreto ed elegante profumo. Queste rose quand'erano troppo aperte si tagliavano con gambi non troppo lunghi e si mettevano, in un vaso, accanto alla foto del santo patrono o della Madonna e passandoci accanto emanavano ancora il loro aroma.
Profumo di santità ma anche di profano, perchè la rosa è seduzione e non smette da secoli di attirare ambo i sessi, accompagnando fragranze fresche e delicate come anche crepuscolari e peccaminose.
A proposito di seduzione, consiglio l'accostamento arabeggiante tra Rosa di Taif e Oud Imperial di Perris. Calibrando il numero di vaporizzate si può ottenere un jus maschile o più femminile abbondando con la rosa. Questo layering è la sintesi perfetta, secondo il mio gusto, dell'accordo oud e rosa.
La piramide olfattiva è ben studiata perchè mette in testa note frizzanti, quasi pungenti. Il limone illumina, la noce moscata dona una nota speziata che smorza l'effetto rifrescante del geranio. Il cuore è una sinfonia unica di rosa di Taif, mentre il fondo è sostenuto ed amplificato con rosa damascena e muschio.
La durata è eccellente e prende tutto il giorno, questo profumo assume diverse sfaccettature. Il formato è il classico 100 ml e il prezzo è veramente ottimo.
Per chi volesse, esiste anche l'estratto nel formato 50 ml e il kit da viaggio veramente chic.

Note di testa: limone, noce moscata, geranio.
Note di cuore: essenza di rosa di Taif.
Note di fondo: assoluta di rosa damascena, muschio.







martedì 17 luglio 2018

Veleno Doré – Laurent Mazzone Parfums


Veleno Doré – Laurent Mazzone Parfums
Extrait de Parfum 

Immaginate di essere in un club esclusivo e di essere entrati nella sua cigar room. Notate la qualità degli arredi e il profumo emanato dalle poltrone in pelle e dalla boiserie in cedro che riveste le pareti. Una miscela inebriante che comunica eleganza e raffinatezza. Vi sedete e ordinate un rum invecchiato e il vostro sigaro cubano preferito. Mantre chiacchierate vi viene servito il sigaro spento e il bicchiere con il rum. Il diametro della pancia e la lunghezza rivela la robustezza e il tipo di fumata del cubano, ma anche la qualità delle foglie e il grado di umidità. Portate al naso il bicchiere, e senza muovere il liquido fate brevi e frequenti olfazioni. Il rum è ancora chiuso e l'alcool sta evaporando sprigionando i primi aromi. Allo stesso modo, annusate il sigaro e ne tastate la sua consistenza. Ne percepite l'odore simile a quello che si sente normalmente quando si apre un humidor. Una nota dolce e delicata, verde e legnosa. Riprendete in mano il bicchiere di rum e ne bevete un sorso. La bocca si armonizza e le sensazioni retrolfattive cominciano a rivelare i primi aromi di vaniglia, spezie, frutta secca, zucchero di canna e molto altro. Accedente lentamente il sigaro che comincia ad emanare note più tostate e forti, ma sempre dolci. Aspirate dolcemente il fumo e trattenete alcuni seconti prima di buttarlo fuori. Fissate questo momento e aggiungete gli ingredienti necessari per completare un profumo concentrato e intenso. Un segno distintivo di eleganza e gentilezza maschili. Un marchio di stile. Il patchouli sostiene ed armonizza, la vaniglia ingentilisce il tabacco e l'ambra ed amarena danno un tocco esotico al finale.
Sulla mia pelle Veleno Dorè è dolce e morbido, quasi vellutato. Mi trasmette sicurezza ed autorità. Mi fa sentire un gentleman.

Grande persistenza e piacevole evoluzione sulla mia pelle. Formato standard da 100 ml. Prezzo importante ma ricordiamoci che è un estratto, quindi assolutamente giusto.

Note di testa: rum, noce moscata, peperoncino della Giamaica.
Note di cuore: foglie di tabacco, patchouli dell’Indonesia.
Note di fondo: vaniglia del Madagascar, ambra, amarena.



lunedì 16 luglio 2018

Chef's Table di Min New York


Min New York è un marchio americano che ha creato, secondo il mio parere, profumi veramente originali. Il flagship store è a Soho, famoso quartiere di New York, dove si fondono architetture del passato e progetti di profumeria modernissimi. Adoro ogni creazione di questo marchio e il design e l'immagine lussuosa ma elegante delle confezioni.
Ho scelto una composizione unica, fantastica e originale: Chef's Table. La concentrazione è quella di un eau de parfum.
Per chi ha la fortuna di vivere in una casa con un piccolo orto o ha vissuto estati giovanili dai nonni in campagna, questo potrebbe essere un dolce ricordo. La testa di questo profumo è assolutamente dedicata agli aromi che si sprigionano sul banco di lavoro di un cuoco. Le note di foglia di pomodoro che si avvertono mentre si stacca il rametto dal frutto, l'aroma balsamico e verde del basilico messo in vaso accanto alla finestra e le foglie di salvia raccolte in giardino, nella parte più ombreggiata...dove di solito prendiamo qualche rametto di rosmarino, compongono la parte più alta ma anche più caratterizzante di questo jus.
Il cuore è sensuale e spezza l'atmosfera mangereccia, riportandoci al vero scopo di questa opera, si tratta di rosa turca, prezioso iris e la già citata salvia. L'uso sapiente dell'iris dona un tocco di magia al tutto, portandoci verso la parte finale che chiude con fava tonka, ambra grigia e muschio. Tre potenti fissanti che sostengono e completano questo magnifico inno agli aromi verdi.
Sulla pelle dura tutto il giorno, dando sempre una sensazione di freschezza che si esprime con due note sempre riconoscibili e predominanti, il basilico e la salvia.
Immagino questo profumo sulla giacca di uno chef stellato, durante una giornata di lavoro. Esattamente l'aroma più compatibile e piacevole che si possa desiderare in un ambiente professionale top.
Per tutti gli altri appassionati, posso dire che questo è un profumo unisex che s'indossa con disinvoltura in ogni momento della giornata...soprattutto in estate.
Formato da 75 ml, che ci permette di portarlo comodamente in viaggio e prezzo importante ma assolutamente compatibile con la qualità riscontrata.

Note di testa: foglia di pomodoro, bergamotto, basilico.
Note di cuore: rosa turca, iris, salvia.
Note di fondo: fava tonka, ambra grigia, muschio.




domenica 15 luglio 2018

Blend Oud - Gold Oud


Gold Oud eau de parfum, appartiene alla recente collezione Voyage Collection di Blend Oud. Una vera esplorazione attraverso i paesi dell'Africa; Marocco, Emirati, Tanzania e Mandagascar dove l'oud fa da punto di congiunzione. La collezione si compone di quattro jus, Oud Marrakech, Oud Sapphire, Oud Zanzibar e Gold Oud.
Gold Oud è un omaggio all'oro, il metallo pù prezioso e luminoso sul mercato di Dubai. Un salto tra i souk brulicanti e colorati, tra le bancarelle e gli odori esotici delle spezie. Un racconto che ha il sapore di fiabe arabe, delle mille e una notte.
Vaporizzato sulla pelle rivela subito il suo carattere orientale. La testa agrumata lo rende immediatamente accogliente ma non tarda a lasciare il passo. Infatti è il cuore caldo e sensuale che prende il sopravvento. Una miscela di fiori opulenti, rifrescati da un'insolita nota fruttata di fico.
Il cuore rimane protagonista per diversi minuti ma nel contempo comincia a manifestarsi la grandezza della base di questo splendido profumo. Il fondo è legnoso e speziato dove in particolare, tre aromi si mostrano con autorità degna di un profumo destinato a durare tutto il giorno e oltre. Oud, patchouli e betulla. Tre mostri sacri della profumeria, tre basi perfette per sostenere questa magnifica “miscela alchemica”. Adoro il mastice di betulla perchè dona note di cuoio in fiore e pelle appena conciata al profumo. L'oud è una firma inconfondibile e il patchouli dona profondità e durata a questo profumo. La cannella è ben amalgamata e difficilmente, per me, percepibile.
Dopo circa mezz'ora, questo profumo, mostra ancora i muscoli, ma con eleganza e classe tipicamene orientale. L'accordo rosa e oud è ben accompagnato da una miscela equilibrata ed originale di altri oli essenziali particolarmente azzeccati. In definitiva ritengo questo profumo assolutamente ben fatto, corrispondente ad una tradizione ben collaudata ma sostanzialmente originale. Formato interessante, infatti è un 60 ml versatilissimo e facilmente trasportabile nei nostri viaggi. Il prezzo è compatibile con la qualità degli oli essenziali.

Note di testa: limone, bergamotto, lime.
Note di cuore: gelsomino, rosa, ylang-ylang, fico.
Note di fondo: oud, betulla, cannella, patchouli.

Ringrazio Monica di Atelier 110 di Vercelli, per il materiale per la recensione.



sabato 14 luglio 2018

Giardini di Firenze Concentrato di Farmacia SS. Annunziata

Una novità per questa storica ed importante casa che dal 1561 si adopera nella formulazione di galenici e prodotti per l'igiene e l'estetica della pelle. Giardini di Firenze Concentrato è una fragranza dedicata all'esplosione di profumi che si genera in un giardino con l'arrivo della primavera. Una mescolanza di note verdi, erba tagliata, fiori appena sbocciati e note avvolgenti di muschio di quercia e muschio bianco.
Il profumo, appena messo sulla pelle, sprigiona una nota verde e balsamica. La menta è complessa, secca, asciutta, ed è seguita da note verdi di clorofilla, erba tagliata e foglia d'edera stropicciata.
Facendo riposare il profumo alcuni minuti sulla pelle, quest'armonia verde lascia spazio a note più rotonde e meno pungenti. Infatti, la parte fiorita si fa avanti nel sostenere le note di testa. Il gelsomino ed il mughetto donano semplicemente eleganza ma senza emergere, senza gridare. Nel contempo si rivelano note delicatamente talcate che mi fanno capire che le note di fondo stanno già lavorando nel sostenere questo piacevole mix. La presenza del patchouli rende piacevolmente longevo questo profumo che altrimenti non avrebbe potuto esprimersi che per poche ore, a causa della composizione della sua testa..
Lo ritengo un profumo fresco, tonificante e perfetto per la stagione calda. E' un jus assolutamente unisex. Lo trovo particolarmente adatto al giorno, in contesti lavorativi o dove ci sono molte persone. Sulla mia pelle la menta continua a sentirsi per ore, ancor di più delle note verdi. Questo mi dice che è un profumo che può farmi sentire a posto per tutto il giorno, anche quando la calura estiva è tale da mettere in crisi qualsiasi pelle.
In definitiva, lo ritengo un progetto originale, versatile e adatto a tutti. La sua concentrazione è perfetta e il prezzo per il 100 ml assolutamente giusto.

Note di Testa: menta, note verdi, foliage.
Note di Cuore: gelsomino, mughetto.
Note di Fondo: patchouli, muschio di quercia, muschio bianco.

Ringrazio Monica di Atelier 110 di Vercelli, per avermi fornito il materiale per la recensione.






venerdì 13 luglio 2018

Quando lo smarthphone registrerà gli odori su dei file.


Sabato scorso stavo salendo in macchina lungo i ripidi tornanti di una strada di montagna. Dopo un tornante, si è aperto un largo pianoro verde, dove c'era un uomo che stava tagliando l'erba con una moderna falciatrice. La macchina emanava un lieve odore di carburante combusto ma ancora più forte si sentiva un piacevole odore di erba tranciata. Un odore forte ma breve nella sua durata. Questo profumo aveva fatto immediatamente riaffiorare i ricordi della mia infanzia. Mi aveva fatto tornare in mente mio nonno che tagliava l'erba medica per gli animali con la falce, l'odore dell'erba di alpeggio annusata durante i campi estivi e tutte quelle volte che avevo strappato dei ciuffi d'erba con le mani per poi portarle verso il naso. L'odore era sempre simile, fresco, leggermente amarognolo e per convenzione verde, vegetale...clorofilloso. Ma le sfumature, quel sabato, erano diverse perchè sentivo anche odore di camomilla e fiori bianchi. Per un momento ero tornato piacevolmente indietro di più di trentanni.
Sabato è avvenuto tutto in una manciata di secondi e mi ha fatto pensare che l'odore dell'erba tagliata è inconfondibile ed è ben archiviato nei miei file olfattivi.
Ogni volta che parlo di un aroma a qualcuno cerco di fargli tornare in mente delle situazioni in cui è riuscito ad annusare qualcosa che lo emanasse e insisto perchè cerchi di richiamarlo nella sua mente. Cercare di far ricordare l'odore di qualcosa è difficile, ma con le immagini dei ricordi, quell'aroma magicamente riaffiora.
Ho letto sul web che sono state già inventate delle macchine in grado di annusare qualcosa e riassemblarne chimicamente l'odore. Pensate se tutti noi, tra le varie diavolerie del nostro cellulare, avessimo un registratore di odori, è all'occorrenza facessimo sentire ai nostri cari l'odore di quella pasticceria di Parigi o della pelle del nostro bambino. Sarebbero i file più preziosi del mondo, le immagini perderebbero di significato e ogni qual volta volessimo descrivere il profumo di qualcosa, basterebbe scaricarlo da internet o dalla memoria del nostro cellulare (alcune aziende, per la cronaca, ci stanno lavorando). Vendere un profumo non sarebbe più un viaggio solo per immagini ed evocazioni ma verebbe accompagnato da un percorso verso il completamento di una piramide chiamata eau de parfum...


giovedì 12 luglio 2018

Non sento il mio profumo!

La fisiologia del nostro naso, non gioca a nostro favore quando si tratta di farci sentire il profumo tutto il giorno. Il profumo viene annusato, riconosciuto e poi archiviato. Il cervello se ne dimentica, in qualche modo. Ricordate, durante l'adolescenza, quando entravate in classe dopo l'intervallo, l'odore di umanità era spesso pungente, ma dopo qualche minuto non lo sentivate più. Per sentire un profumo bisognerebbe che non ci stimolasse costantemente, in modo che il naso potesse ogni volta percepirlo come un odore nuovo. L'ideale sarebbe farlo indossare ad un accompagnatore, che muovendosi accanto a noi, ci facesse sentire, saltuariamente, il profumo che amiamo. Ma questo sarebbe assurdo ovviamente.
Alcuni accorgimenti possono però aiutarci a percepire più a lungo il nostro profumo:
- Rivolgetevi ad una buona profumeria e scegliete un profumo ben costruito e in alta concentrazione. La quantità, la qualità  e il tipo di olio essenziale, aiutano a trattenere più a lungo il profumo.
- Acquistate durante l'anno più profumi che si adattino a situazioni diverse, come un vestito per ogni occasione. Cambiare spesso il profumo ci aiuta a non abituare troppo il naso.
- Indossate il profumo senza eccedere nelle quantità, rispettando gli spazi olfattivi altrui. Mettetelo in zone dove è più facile che arrivi al naso. Su tale argomento si è scritto molto e tutti i consigli sono validi. Secondo me, dovreste metterlo sul petto, mettendolo sui vestiti, per renderlo neutro, oppure sulla pelle per personalizzarlo. Una vaporizzata al centro (freccina rossa) per gli estratti o le alte concentrazioni oppure due vaporizzate per gli eau de parfum (freccine azzurre).
- Ricordate che i profumi possono macchiare i vestiti, se molto chiari. Solitamente, spruzzando a trenta centimetri dal corpo, sono sempre riuscito a non fare danni!
Buona scelta!



mercoledì 11 luglio 2018

Il profumo chiamato emozione

Il profumo è per me un veicolo di emozioni, uno stato di trance, una macchina del tempo. Attraverso gli odori, riesco a ricordare luoghi, situazioni e soprattutto emozioni passate. Negli anni, vendendo profumi di lusso, ho imparato ad ascoltare e a guardare i miei clienti. Ho cercato di carpire quei momenti di perdita di lucidità per comprendere qual era il profumo che li emozionava. Il mio compito è stato quello di renderli felici, sicuri di se e più belli...grazie al loro nuovo profumo.
Questo blog intende dialogare sulle emozioni evocate dal profumo, mantenere un contatto con tutti quelli che hanno voluto parlare con me di profumi in questi anni ed analizzare insieme quello che propone il mercato...benvenuti!