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lunedì 26 aprile 2021

Anteprima! Ud Ikat di Uermi


Palmiro Peaquin mi ha consegnato in anteprima il nuovo profumo di Uermi in uscita i primi di maggio. In pratica la mia recensione è un vero scoop! Ud Ikat è l’oud secondo Uermi e il suo creatore Pierre Guèros. Il marchio non ha voluto ricorrere a sintesi o accordi equivalenti, e quindi ha scelto la nobiltà del vero oud Ajmal. Chi acquisterà questo profumo, avrà del vero olio di legno Agarwood. La confezione è elegantissima, la basetta che tiene il profumo è in legno di faggio! Il design minimale del marchio, pur avendo accenni dorati, rende il flacone veramente lussuoso.

 Appena vaporizzato sulla pelle, si sente subito il pepe rosa su un letto di scorze di bergamotto, man mano che si scalda, compare anche la resina di elemi che conferisce alla testa un aroma verdognolo e fresco. Il cuore è terroso ma morbido, per la presenza di vetiver e patchouli. Il fondo è “alimentato” dal calore dell’oud ajamal, dal legno di sandalo e di cedro.

La complessità di questo profumo è tale da superare alcuni canoni aurei stabiliti da grandi maison arabe. Il suo equilibrio tra freschezza, e forza orientale è tale da renderlo capace di essere indossato tutto il giorno e in qualsiasi situazione. Cosa vuol dire? Vuol dire che Ud Ikat è facile pur rimanendo una fragranza estremamente ricercata nella sua composizione. L’oud naturale rappresenta ben l’1% della composizione, che nell’insieme, ha il 29,8 % di oli sempre di origine naturale.

 La forza e l’evoluzione di Ud Ikat lo rendono capace di accompagnarci oltre la giornata, lasciando un piacevole sentore confortevole sui vestiti. In sostanza è un profumo con una composizione di altissimo valore, proprio perché gli oli essenziali sono nella concentrazione di circa il 24% e di qualità superiore rispetto alla media. Tale scelta avrebbe potuto farlo costare molto, ma si è deciso di renderlo accessibile e quindi ha un ottimo rapporto qualità prezzo. Lo consiglio sinceramente ai veri amanti del profumo di qualità, perché qui ce né tanta.

 

mercoledì 17 febbraio 2021

Par Amour Pour Elle di Lucien Ferrero, la donna della vita.


 

Primavera. Foglie verdi di fiori appena colti, delicato gelsomino e agrumi freschi. Un corpo solido elegante e piacevolmente d’altri tempi, sottolineato da lievi tocchi aldeidati. Sulla pelle è un fresco trionfo floreale, dove la tuberosa si veste di eleganza e spinge con vellutata sensualità. Il fondo è ben sostenuto dal regale legno di sandalo, muschio bianco e ricche resine.

O.E. di Neroli, Giacinto selvatico, O.E. di Rosa bulgara, Boccioli di Ribes nero
Garofano dei poeti, Ass. di fiori d’Arancio, Ass. di Gelsomino delle Indie, O.E. di Ylang-Ylang
Ass. di Tuberosa, Muschi bianchi, Resina di Labdano, O.E. di Sandalo, Resina di Mirra

Par Amour Pour Elle è un profumo meravigliosamente femminile, ma solo perché abbiamo deciso di creare due generi distinti. In realtà, allontanandosi dai diktat imposti dal marketing, trovo che questa fragranza sia perfetta anche sulla pelle maschile, magari non in quantità esagerata. Si tratta di un floreale nobile, nella concezione e nell’uso sapiente delle proporzioni.

Lucien Ferrero è un naso devoto al suo lavoro nel campo della profumeria artistica che ha naturalmente dato seguito alla sua passione attraverso la creazione del suo marchio personale. La sua fonte d’ispirazione è la natura, e in particolar modo la campagna provenzale in primavera. Par Amour Pour Elle è forse una delle più romantiche dichiarazioni d’amore verso la donna amata, verso la compagna di una vita. Una donna che indossa questo profumo assume un aspetto solare e si riempie di fascino. Sulla pelle dura tantissimo ed è formulato stupendamente. L’ultimo aspetto secondo me importantissimo è che la linea di Ferrero ha veramente un ottimo rapporto qualità prezzo.

 

 

lunedì 8 febbraio 2021

Galaad di Lubin, il profumo di un cavaliere.

 


Lubin è un marchio che adoro, perché è un profumo antico che è passato indenne attraverso la rivoluzione francese per arrivare ai giorni nostri con un carico di storia e di tradizione. Lubin oltrepassa le mode, perché come tutti i profumi antichi, non ha più bisogno di confrontarsi, ma solo di insegnare.

Galaad viene lanciato nel 2012, con la firma del naso Delphine Thierry.

Questo profumo prende il nome dal territorio ad est del fiume Giordano, dove oggi si trova la Giordania. Ma nel ciclo arturiano, troviamo il nome di Galaad tra i cavalieri della Tavola Rotonda. Galaad era figlio illegittimo di Lancillotto e di  Elaine di Corbenic, e si racconta che fosse stato uno dei tre cavalieri degni di cercare e trovare il Graal.

Ma veniamo al profumo, perché è ancor più degno d’interesse. Dopo averlo vaporizzato sulla pelle il miele si fa sentire immediatamente, accompagnato dalla dolcezza dalle resine di mirra e di copahu. Il cardamomo, in accordo con il cipresso e il rosmarino, rinfresca l’esuberanza del miele riportando un formidabile equilibrio. Il fondo è legnoso e caldo, con una piacevolissima nota di tabacco secco e asciutto che si accompagna perfettamente al miele.

Note di testa: cardamomo, cipresso, rosmarino
Note di cuore: mirra essenza e assoluta, miele, balsamo copahu
Note di fondo: agar oud, cedro Atlas, cipriolo, tabacco biondo Burley

Galaad è un profumo avvolgente, invernale e tipicamente maschile. Si tratta di una fragranza in cui il tabacco e miele si alternano, sostenuti da un intreccio legnoso e balsamico. L’unica nota fresca è il cardamomo che  fa fatica a emergere, ma basta già a non rendere stucchevole il profumo.

Galaad è ben formulato e dura tantissimo sulla pelle, la confezione da 100ml  sembra una scultura moderna per il tappo caratteristico del marchio e il prezzo è veramente ottimo.

giovedì 21 gennaio 2021

Il profumo? Uno shock addizionale...Gurdjeff permettendo.


 

Ieri sera stavo leggendo un vecchio libro di George Gurdjieff, il mistico armeno che ha scritto un dei più bei libri sui poteri latenti dell’uomo, che s’intitola “Incontri con uomini straordinari”. Tra i suoi insegnamenti più difficili da capire e da mettere in pratica per l’uomo, c’è il “ricordo del se”. L’uomo vive in maniera meccanica, stando in uno stato costante di torpore, in pratica non avendo una reale percezione di se stesso e del mondo che lo circonda. Quante volte facciamo qualcosa in maniera automatica senza rendercene conto, oppure chiediamo ad una persona di ripetere un concetto perché abbiamo perso l’attenzione? Ricordarsi del se vuol dire vivere in presenza, ed è molto difficile farlo. A tale proposito, il filosofo, decise di suggerire una serie di tecniche per riportare l’attenzione su se stessi, una di queste è lo shock addizionale. Per semplificare, dirò che si tratta di tutte quelle azioni che  rompono la routine e ci rianimano. Gurdjieff, per esempio, suggeriva anche di star seduti in una posizione scomoda e di muovere solo la testa per cominciare ad avvertire una sensazione di fastidio alle gambe. Un tale sforzo bastava già a render consapevoli del proprio corpo fisico.

Questo concetto filosofico mi ha fatto venire in mente un problema frequente, che pur essendo banale è sentito da molti. Chiunque metta un profumo, dopo poco tempo non lo sente più, e se ne dispiace, perché quella fragranza gli da piacere e lo fa sentire bene. Se osserviamo, il sentire un profumo è uno shock addizionale che ci risveglia, che ci fa percepire il nostro corpo e che ci riporta sensazioni piacevoli. Indossare un profumo, vestirsi in maniera diversa, mettere un paio di scarpe dalla forma nuova e altre azioni di “disturbo” della routine, riportano l’attenzione su noi stessi. Ecco perché vi suggerisco di cambiare profumo ogni giorno, per sentirvi diversi, per percepire la superficie del vostro corpo, per provare sensazioni ulteriori, per sentirvi vivi.

Come fare a sentire un profumo? Scegliete le vostre fragranze con un metodo diverso dal solito, non comprate fragranze confortevoli e ordinarie. Scegliete una composizione leggermente disarmonica, che abbia dei picchi, delle note strane e fastidiose, dei semitoni che vi lasciano perplessi. Comprate una fragranza che non siete riusciti a capire del tutto, un profumo su cui dovete meditare, di cui dovete capire se vi piace o vi da fastidio. In pratica, provocate degli shock ogni volta che la indossate, create una rottura con la routine, risvegliate i vostri sensi, ricominciate a vivere.