Powered By Blogger

giovedì 2 luglio 2020

Ci sono ancora accordi capaci di emozionare, bisogna solo inventarli.



Nel tuo brand di profumi manca un'ambra o un incenso e ti appresti a contattare il tuo naso di fiducia per fargli studiare una formula che risponda alla tua idea. Nella notte hai pensato ad una storia che parlasse dell'incoronazione della regina Peonia della terra di Fantamondo, della grande cerimonia profumata da preziose resine provenienti dal regno proibito di Grandincenso.
Hai creato un nuovo incensato, più o meno fresco, più o meno spirituale, più o meno cardinalizio.
Ora dovrai collocarti su quello scaffale, in attesa che un diligente commesso o proprietario decida di venderti, benché abbia già constatato che assomigli al marchio pinco pallo creato nel lontano 2003.

La profumeria artistica è rivoluzione, è creatività, è rischio calcolato, è avanguardia. La profumeria artistica è freschezza d'intenti, ricerca di nuovi filoni e armonie, è nuovi concetti.
Tutto è stato sperimentato e, in teoria, tutto dovrebbe fermarsi a quello che già esiste. Invece non è vero, non tutto è stato sperimentato. Ci sono ancora accordi capaci di emozionare, bisogna solo inventarli. Ecco perché invito tutti i brand a fare ricerca, perché è l'unico modo di creare nuove tendenze e formulare dei veri best seller. La guerra non si fa sullo scaffale, ma dentro il flacone. Non occorre soffocare i media di pubblicità, basta il passaparola di chi si è innamorato di una fragranza. Se un prodotto è veramente valido ed esclusivo, la gente lo vorrà a tutti i costi.

Fare un profumo mediocre e un profumo entusiasmante costa uguale. La differenza sta nell'impatto e nei volumi di vendita che può generare una fragranza originale e ben fatta. Il successo di un profumo è generato dalla richiesta dei rivenditori che lottano per averlo sui propri scaffali.
Aspettare il proprio turno, nell'incessante ciclo di sostituzione dei marchi in negozio, è snervante e rischia di creare una soddisfazione temporanea.
Bisogna lottare per rimanere sulla cresta dell'onda, ma prima bisogna salirci.


Nessun commento:

Posta un commento