Oggi vi parlo di un profumo nato alcuni
anni fa, si tratta di 1996 di Byredo. 1996 si ispira, secondo
il marchio, ad una foto di una ragazzina che s'intitola Kirsten 1996.
La foto è stata scattata da Inez Van Lamsweerde e Winoodh Matadin.
La foto ritrae la bambina con gli occhi chiusi truccata con un vivido
rossetto rosso. Il profumo raccoglie il ricordo delle note dei
profumi sentiti durante i loro viaggi.
La prima cosa che voglio dirvi è che
1996 ha una durata incredibile sulla pelle, ed è uno di quei profumi
che si continuano a sentire tutto il giorno, benché li si stia
indossando personalmente. Ogni volta che si muovono i vestiti, ogni
volta che ci sia accalda leggermente, ecco che 1996 compare sotto il
naso, come una fedele compagno. Perché è così potente malgrado non
sia invadente?
Perché, secondo me, le note di testa
sono direttamente fuse nel cuore che parte potente con spezie e
pellame. Il fondo è composto da molecole forti come l'ambra e il
fedele patchouli che non possono far altro che sostenere per ore e
ore questa fragranza. E' un profumo che forma una musica composta da
toni medi e bassi, che lo rendono scuro e affascinante.
Appena vaporizzato sulla pelle ho
l'impressione di essermi bagnato la mano con del whisky, ho la
sensazione di sentire il malto mescolato ai vapori dell'alcool. Una
volta evaporata la parte alcolica, comincia ad esprimersi la
componente balsamica del ginepro che non vira mai sul verde, e che
rimane morbido come in un infuso di erbe. Il pepe nero non è
pungente, ma dona alla fragranza una fondo polveroso e forte. Il
cuore è cuoiato, ma senza eccedere nell'animalico. Si ha la
sensazione di annusare una borsa di cuoio primo fiore. L'iris si
accompagna alle note polverose del pepe e la viola, e stuzzica con
una nota più acuta e originale. La base è granitica, ed è composta
da ambra morbida e sensuale, patchouli terroso e potente e infine
vaniglia calda e accogliente.
Note di testa: pepe nero, bacche di
ginepro.
Note di cuore: accordo pelle, iris,
viola.
Note di fondo: ambra nera,
patchouli, vaniglia.
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