I profumi del Natale sono quelli che ci
accompagnano fin da quand'eravamo piccoli, quelli che sentivamo nei
negozi pieni di oggetti nuovi e scintillanti o quelli della case dei
parenti e amici che avevano cucinato prelibatezze per accoglierci e
fare festa. Ma quali sono in realtà questi profumi?
Per prima cosa partirei dal profumo che
si sente nei negozi in questo periodo. Si tratta spesso di una
miscela speziata con accenni evidenti di bucce d'arancia, frutta
candita tipo fichi secchi e datteri, ma soprattutto cannella e chiodi
di garofano. Ma non è l'unico profumo che annuncia le feste. Nel
periodo natalizio è anche possibile sentire le morbide note
dell'ambra grigia o della radice di iris, che si fonde con le note
talcate che spesso caratterizzano il make up. E' facile sentire
questi ultimi sentori nelle boutique che vendono profumeria.
Se vi capita di entrare nei negozi che
vendono dolciumi e ed eccellenze gastronomiche potete sentire un
fondo di biscotto, pasta frolla e profonde note di cioccolato
fondente. Ma è facile imbattersi in aromi di distillati invecchiati
in meravigliose botti di rovere. Uno dei profumi più comuni è
quello della vaniglia o meglio dello zucchero vanigliato. Spesso
questo odore lo sentiamo abbinato a quello della pasta lievitata dei
pandori e panettoni.
Un'altra nota che apprezzo
particolarmente è quella della carta per i regali, a cui si mescola
l'odore d'inchiostro. Se entrate in una cartoleria è facile capire
di cosa parlo. Non so invece quanti di voi si ricordano l'odore della
neve finta. Si tratta di una miscela di polvere e plastica che esce
prepotente dagli scatoloni dove abbiamo riposto l'anno prima tutti
gli addobbi per il Natale. Per chi ne fa ancora uso, l'odore della
polvere pirica dei botti di capodanno è inconfondibile. Non è
gradevole l'odore dei petardi, ma conservo un dolce ricordo di tempi
lontani in cui si acquistavano fischioni e luci colorate per
allietare, pericolosamente, i primi momenti del nuovo anno.
Per chi frequenta ancora la chiesa a
mezzanotte è bene ricordare i profumi che si sentono durante la
messa di Natale. Si tratta di una miscela variegata di odori.
Entrando in chiesa prima che si riempia, si sente il profumo
dell'incenso che impregna muri e paramenti, mescolato a polvere e
cera d'api che nutre i vecchi mobili e banchi. Mentre la chiesa si
riempie cominciano a sentirsi odori di tessuti impregnati di
antitarme di nuova generazione, a cui si aggiunge il profumo di
dopobarba scartato e indossato appena prima di venire a messa. Si
vedono pellicce di visone che emanano un dolce profumo orientale,
quello della boccetta buona che si usa durante le feste. Ma non solo,
perché qualcuno profuma di cibo, di prelibatezze tipiche del cenone.
In questa meravigliosa umanità, si sente anche l'odore dolce dei
distillati che stanno aiutando lo stomaco a digerire l'insolita e per
certi versi eccessiva quantità di cibo.
In questa variegata e ricca riunione di
persone c'è un profumo che prevale sopra a tutti, si tratta della
fragranza più bella e più rassicurante di tutte. E' il profumo
dell'unione, dello stare per un po' insieme, del festeggiare qualcosa
di cui spesso ci ricordiamo poco e male. Il profumo del Natale è più
che altro uno stato d'animo, quello di chi vuole sentirsi accolto e
coccolato dalla famiglia, dai partenti e dagli amici. Non so bene che
profumo è, ma è il più buono di tutti.
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