Avete presente quando il vostro
profumiere di fiducia vi dice con un finto sorriso beffardo: “Questo
profumo non è per tutti...” e voi, che siete l'antitesi della
modestia, pensate: “Allora questo è già mio!”? Uscite per un
attimo da questo schema classico e cercate di comprendere con me cosa
vuol dire che un profumo non è per tutti. Una fragranza o qualsiasi
altro bene materiale, risponde a dei canoni riconosciuti come
universalmente accettati dalla tutti. Canoni che rendono questo
prodotto più o meno piacevole alla maggior parte delle persone. Ora
pensate a tutto ciò che non siete riusciti a capire se vi piaceva o
no. Pensate ad un'auto le cui linee avveniristiche hanno suscitato in
voi confusione e leggero sgomento, un vestito con un taglio mai
visto, un cibo dal sapore strano, un oggetto di cui non riuscite a
comprendere la vera utilità. Siete ad un bivio, o cercate di
approfondire e cercate di capire cosa vi solletica e allo stesso
tempo vi spaventa, oppure abbandonate la sfida e vi rivolgete a
qualcosa di più comune, di già conosciuto. A voi la scelta, ma
sappiate che la differenza la fa proprio il vostro atteggiamento
verso le novità.
Hiram Green nel 2018 presenta Hyde.
Durante la fiera Esxence appena conclusasi a Milano, mi avvicino allo
stand di questo brand e velocemente faccio passare sotto il naso
tutte le campane profumate di ciascuno dei suoi profumi. Appena
arrivo ad Hyde mi fermo e dico wow, questo è spettacolare! E' come
un subvoofer potente che suona note basse al di sopra di ogni altra
fragranza presente in fiera. Hyde è il suono delle trombe
dell'Apocalisse, ti butta indietro come una forte esplosione, come
l'odore di una vecchia botte di whisky messa sul fuoco, come la
sintesi di una pozione di laboratorio pronta per essere ingurgitata
da Mr. Hyde! Bastano alcune gocce sulla pelle per essere riportati
indietro nel tempo, durante un abbordaggio di un mercantile nel mar
dei Caraibi!
Sulla pelle, Hyde, apre con note
agrumate che durano pochissimi minuti e nel mentre vien fuori un
sentore iodato, quasi medicinale. Sento una nota metallica, come se
stessi annusando la lama di una spada con alto contenuto di ferro.
Emergono poco a poco aromi vegetali, come di catrame e torba ma con
accenni balsamici. Il fondo è legnoso, con un incredibile sostegno
dato dal muschio.
Note: limone, bergamotto, catrame di
betulla, cassia, labdano, vaniglia, muschio di quercia.
Per una totale e completa evoluzione di
questa fragranza ci vogliono ore, durante le quali si capisce che
bastano veramente poche gocce per essere travolti da questo sentore
misterioso e profondo. Sulla mia pelle è spettacolare ma veramente
difficile da capire per coloro che non sono abituati a questi
accostamenti di materie prime. Ho fatto sentire questo profumo a
diverse persone ma non è stato facile farglielo “accettare”
nell'immediato. Ho capito che solo dopo le prime fasi, che durano
circa un'ora, questo profumo diventa ipnotico anche per i “profani”.
Hyde non è per tutti e non per tutti i
giorni. Si tratta però di un capolavoro che merita di essere
indossato almeno una volta per capire cosa vuol dire il concetto di
profumeria artistica.
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