L'Italia è la terra dell'estro e della
creatività. Possono massacrarla, schiacciarla di tasse, svenderla ma
è il luogo da cui sono nate grandi opere artistiche e meccaniche e
dove si continua ad usare la testa per creare oggetti belli e
funzionali. In Piemonte e nello specifico ad Alessandria, alcuni anni
fa nasce un brand che ha fatto della ricerca il suo stendardo. Gruppo
Ardito è un marchio di orologi tutto italiano, che si sta
distinguendo per la sua volontà di offrire segnatempo con
caratteristiche tecniche estreme e design innovativo. Utilizzando
movimenti meccanici svizzeri, crea orologi che vengono progettati e
costruiti interamente nel nostro paese. Facile sarebbe acquistare
semilavorati nei paesi asiatici e assemblarli in Italia, perché
questo abbatterebbe notevolmente i costi, ma tutto ciò metterebbe
Gruppo Ardito sullo stesso piano di centinaia di altri brand. Fabio
Chiappino, uno dei fondatori, mi ha spiegato che è un punto
fondamentale per definire questo marchio “fatto in Italia”. In
questo ci vedo un grande amore verso il nostro paese e un rispetto
verso i nostri artigiani.
Vi parlerò del Dandy, l'ultima
creatura nata da questo brand, anche se c'è già altro che bolle in
pentola...
Ho chiesto a Fabio perché avessero
deciso di dare a questo “mostro marino” un nome così
classicheggiante e lui mi ha detto che doveva essere un orologio meno
estremo e più portabile nel quotidiano. In effetti il Dandy ha forma
e dimensioni più contenute rispetto ai precedenti progetti, ma
conserva dati tecnici ugualmente professionali. In pratica di Dandy
ha solo il nome!
La cassa è in titanio grado 5, che
significa leggerezza a fronte di una durezza pazzesca. Questo vuol
dire scalfirlo con difficoltà durante le battaglie quotidiane contro
spigoli e qualsiasi altra cosa dove andiamo a sbattere. Faccio
presente che la maggior parte degli orologi anche costosi è
fabbricata in titanio grado 2, morbido e facile da rigare! Il vetro
zaffiro dome (semi sferico) è spesso 3,5 mm e protegge un quadrante
blu con datario e finitura soleil di grande eleganza e chiarezza. Il corpo
cassa è fissato da 6 viti a brugola nella lunetta e sei sul
fondello, mentre l'impermeabilità è garantita da una guarnizione
O-ring sotto il vetro e un anello a L che lavora sul perimetro del
vetro. La corona è a vite con capsula personalizzata. Questo
sandwich di vetro e titanio garantisce una resistenza all'acqua di
ben 1100 metri. Il valore dichiaratamente autolimitato è in realtà
di 1300 metri!
Il cinturino in pelle è artigianale e
fabbricato in Italia artigianalmente.
Nel cuore del Dandy batte un movimento
svizzero ETA 2824/2, che conosciamo per la sua robustezza,
affidabilità.
Le dimensioni dell'orologio sono di 44
mm di diametro per 12,5 mm di spessore. La finitura della cassa è
micropallinata, caratteristica che la rende più tecnica ma
soprattutto difficile da rigare. L'ansa è di 22mm a vite, e la fibbia del
cinturino in pelle è anch'essa in titanio. Il peso della cassa è di solo 95
grammi, con un comfort unico al braccio. Il distanziale interno che
trattiene il movimento è in ERGAL. Il fondello è magnificamente
decorato con incisioni e smaltature di pregio.
Considerazioni finali. Il Dandy è un
orologio tecnicamente perfetto e con una indossabilità eccellente.
Pesa poco e non si sente quasi al polso. Le sue dimensioni lo rendono
sportivo ed elegante perché consentono di indossarlo facilmente
sotto una giacca. E' un segna tempo che si può tenere al polso in
ogni occasione perché è elegante ma sopporta le sollecitazioni più
dure in acqua. La lunetta fissa, al posto di quella girevole e
graduata, ritengo che sia un elemento di pulizia. Questa funzione non
è più utilizzata durante le immersioni a causa dei più funzionali
computer da polso. Le spallette proteggono una corona di dimensioni
adeguate e quindi ben proporzionata, e le anse sono di dimensioni
giuste per rendere il Dandy perfetto anche su polsi di piccole
dimensioni.
Concludendo, devo dire che il design
che riprende l'inconfondibile stile Gruppo Ardito è originale e
degno di rappresentare lo stile italiano, o meglio...l'italian
factor!
Nessun commento:
Posta un commento