Alcuni giorni fa pensavo al numero di
marchi di profumeria che stanno nascendo nel mercato internazionale;
marchi piccoli, di cosiddetta nicchia. Pensavo al fatto che tutti
questi flaconi ben confezionati andassero, nei migliori dei casi, a
occupare gli scaffali di lussuose boutique allo stesso modo in cui
alcuni nuovi libri compaiono sui ripiani di una libreria. Centinaia
di pagine di storie che avrebbero potuto rimanere custodite nei
pensieri di chi le ha scritte.
Vedete, un libro è come un profumo.
Dopo le prime pagine cominciamo ad incuriosirci oppure no. Dopo le
prime olfazioni, possiamo emozionarci oppure no.
Allora mi chiedo a cosa serva creare un
libro, un profumo o qualsiasi altra cosa che non crea emozioni?
In un marasma di prodotti di ogni
genere, in una costante produzione di qualsiasi cosa che non serve a
nessuno, produrre un profumo “qualsiasi” è un peccato verso
l'essere umano e la natura. Verso l'essere umano perché quest'ultimo
è costretto a prenderlo in considerazione, valutarlo e accantonarlo
(perdendo del tempo) e verso la natura perché ogni produzione
impatta negativamente sull'ambiente e contribuisce a danneggiarlo.
Quindi...quando all'artista eclettico
di turno vien voglia di produrre un marchio e di conseguenza una
serie di fragranze, dovrebbe fare in modo che sia l'opera d'arte che
l'umanità stava aspettando da tempo. In altro modo, credo che
spendere dei soldi inutilmente per produrre una fragranza mediocre sia veramente un peccato.
Andare in un laboratorio e farsi
preparare una miscela di oli o peggio ancora scegliere una fragranza
già pronta o peggio del peggio farne una ad imitazione di un'altra
famosa è relativamente facile. Scegliere una boccetta e una bella
confezione è altrettanto facile, basta pagare il fornitore di turno
e il gioco è fatto.
Avere invece il dono creativo di
scegliere le note che compongono la vera ed unica melodia olfattiva
che il mondo stava aspettando è la vera arte.
Supponendo che l'artista di turno
riesca a creare un buon prodotto, occorre capire come riuscire a
interessare il pubblico, il marketing è molto importante ma spesso
sottovalutato.
Il marketing di alcuni marchi che hanno
investito gran parte delle proprie risorse nella produzione è
talvolta deprimente. Un buon profumo deve avere una storia, una bella
confezione, una serie di eventi e che lo presentino agli estimatori e
il posizionamento nei migliori negozi del settore.
La conseguenza di questa mancanza di
attenzioni nel marketing è avere un profumo che rimane stoccato nei
propri magazzini.
Ho visto molti marchi interessanti
nascere e rimanere a lungo ai margini del successo commerciale perché
non accompagnati da un marketing efficace...che peccato.
Ma nel caso sia stata fatta una buona
campagna di marketing e il rappresentante di turno sia riuscito a
piazzare il brand nei migliori negozi del settore, rimane un altro
problema, la vendita finale. Con gli scaffali saturi di ottimi
profumi e con la non proprio costante richiesta di questo tipo di
bene, il grosso problema è far ruotare il magazzino e dare
soddisfazione a tutti i fornitori. Cosa non facile se si hanno decine
e decine di marchi disponibili.
Una parte importante di un marchio è
la comunicazione verso gli operatori del settore. Ho partecipato a
molti training sia nel negozio dove lavoravo sia presso prestigiose
locations in giro per l'Italia, e ogni volta che il trainer mi ha
istruito sulle caratteristiche, le qualità e le leve da adottare,
sono riuscito a promuovere con più sicurezza il suo prodotto. E ogni
qualvolta il marchio era accompagnato da una visione, da delle storie
interessanti da raccontare, sono riuscito a emozionare di più il mio
cliente. Il training è la cosa più importante per veicolare un
profumo fuori dal negozio.
In sostanza, i soldi non crescono sugli
alberi e creare un nuovo brand può essere un grosso rischio se non
ha le caratteristiche per emergere sugli altri e creare la
differenza. I mercati sono saturi ed è difficile fare successo se
non si ha un prodotto originale e un marketing vincente. Il mio
consiglio è quindi quello di creare nuovi marchi con lo stesso
spirito con cui Michelangelo dipinse la Cappella Sistina. In bocca al
lupo!
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