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sabato 1 settembre 2018

Olfatto che emoziona.






E' ormai cosa nota che il profumo o meglio l'odore è direttamente collegato alla sfera emotiva. C'è un collegamento diretto tra l'organo preposto all'olfazione e l'amigdala del nostro cervello, responsabile 
della "gestione" delle emozioni.
Attraverso gli odori si vivono esperienze emotive che possono essere positive o negative. L'esperienza olfattiva è praticamente impossibile da evitare, in quanto direttamente legata alla respirazione. Siccome riconoscere un odore, in passato, poteva salvare la vita, è fondamentale affermare che i recettori sono stati messi nel punto più strategico possibile, il naso.
Oggi l'uomo ha meno bisogno di riconoscere gli odori e questa memoria si è un po' affievolita, o meglio si è affievolito il metodo di riconoscimento consapevole dell'odore e la sua archiviazione per utilizzi successivi. Così, per esempio, è impossibile che una persona abbia memoria dell'odore di cose che non ha mai annusato. Questa ignoranza olfattiva fa si che l'uomo non riconosca gran parte degli odori, singoli e composti, presenti in natura. Pensandoci bene, in questo momento, non saprei che odore ha il giglio. Ritengo quindi fondamentale conoscere il mondo attraverso l'olfatto per svariate ragioni. La prima ragione è che, come in passato, potrebbe salvarci da situazioni difficili come fughe di gas, cibi guasti, animali feroci, veleni presenti in cibi o bevande ecc...
La seconda ragione è di carattere professionale. Pensate ad un sommelier e alla sua capacità di riconoscere gli aromi in un vino, o ad uno chef che costruisce i suoi piatti attraverso l'uso sapiente dei sentori dei vari cibi. Senza tralasciare il mestiere del naso e alla sapiente miscelazione degli oli essenziali con cui crea un profumo.
La terza ragione ma non ultima è semplicemente emozionale. L'uomo analizza inconsciamente il mondo attraverso il naso, e le sensazioni che ne derivano non possono essere manipolate dalla sua mente. Facciamo un esempio. Una donna conosce un uomo molto attraente ad una festa. L'uomo si avvicina per salutarla e la bacia affettuosamente sulle guance e lei, avvicinando il naso sulla pelle di lui, sente un odore sgradevole che le ricorda un vecchio zio che non aveva grande cura della sua igiene personale. In quel momento, il collegamento con lo zio, fa perdere punti all'aitante ragazzo. La donna non ha potuto fare niente per evitare il collegamento e il conseguente disagio nel ricordare il vecchio zio che non si lavava. Se il ragazzo avesse indossato un profumo con note agrumate, probabilmente il ricordo sarebbe andato ad una serata passata in Sicilia, su di una terrazza, a sorseggiare un liquore al mandarino con una cara amica d'infanzia. Questo avrebbe scatenato emozioni positive e dolci. Probabilmente questa sensazione avrebbe accresciuto il fascino del ragazzo appena conosciuto.
Tutta questa scena è durata pochi secondi, eppure è stata fondamentale nel giudizio di una donna nei confronti di un uomo. Ritenete questa donna superficiale? Allora dovreste ritenere voi stessi tali. Al vostro naso non potete mentire.
L'olfatto è importantissimo, superato solo dalla vista. La vista ci permette di muoverci ed interagire con il mondo. E' chiaro che perdere l'olfatto è un trauma ma mai come perdere la vista. Il nostro mondo è impostato prevalentemente sulle sensazioni visive, ma il naso contribuisce a rendere tutto più completo. Non citerò gli altri sensi perché sono tutti fondamentali per la percezione di ciò che ci circonda.
Ritengo quindi importante utilizzare questo senso in maniera attiva e non passiva come avviene spesso. L'odore del caffè, che ci piaccia oppure no, è riconoscibile da tutti perché lo sentiamo quotidianamente ovunque. Il gas da cucina è altrettanto universalmente riconosciuto e a qualcuno piace perché ricorda lontanamente l'odore del tartufo. Potrei citare centinaia di aromi che abbiamo memorizzato nel corso della nostra vita. Quello che ci interessa è conoscere e interpretare quelli che non conosciamo. Alcuni anni fa ho seguito un corso per l'abilitazione come sommelier. Durante le degustazioni ho notato che pochissime persone potevano analizzare oggettivamente gli aromi di un vino. Non avevano i termini di paragone per analizzare i vari sentori. Io stesso mi domandavo che profumo avesse una ginestra, un fiore bianco, il minerale ecc. Tutti provavano in base ai propri ricordi ma nessuno aveva un archivio tale da poter estrapolare ogni singola molecola di profumo. Questo poneva tutti i una situazione tale da rendere questo corso assolutamente inutile. Potevamo solo studiare i metodi per la vinificazione o le varie qualità di vino, ma non potevamo realmente giudicarlo. Questo ha prodotto negli anni un'infinita serie di cantastorie più che di sommelier. Avrei sfidato chiunque a contraddirmi mentre dicevo che un vino bianco aveva sentori di ibiscus colto in un mattino di primavera. Che scopo aveva decantare un vino con parole che nessuno avrebbe avuto la possibilità di contraddire? Certamente qualcuno avrebbe potuto obbiettare se avessi dichiarato la presenza di chiodi di garofano senza che ce ne fosse la benché minima presenza, ma solo perché anche questo aroma è tra quelli a noi famigliari.
Io credo che gli odori e le loro componenti chimiche siano solo formule matematiche che caratterizzano qualcosa a livello olfattivo. Una rosa sa di rosa e non di gelsomino, la formula chimica del suo odore è quella.
Stabilto che un odore è una formula che contiene elementi chimici in quantità matematiche ben definite, entriamo in un mondo più oggettivo.
Se l'odore di uova marce è dato da un determinato composto chimico (acido solfidrico) e l'ho registrato nella mia memoria olfattiva, quello sarà per sempre. La variazione della formula chimica che contraddistingue l'odore di uova marce darà origine a qualcosa di diverso a cui daremo un altro nome. Il nostro impegno sarà nel memorizzare anche questa modifica.
Ma a cosa serve conoscere gli odori nelle loro variazioni chimiche? Come può servire nel nostro quotidiano? Come possiamo tenere a mente tutti gli odori e riconoscerli ogni volta che ci si presentano?
Fare questo è un po' come imparare una nuova lingua o imparare a suonare uno strumento, se qualcosa ci interessa ci mettiamo il nostro impegno e con il tempo diventiamo esperti. In ogni campo ci sono i fuoriclasse e anche nel mondo dell'olfatto ci sono persone capaci di memorizzare tantissimi odori e altre che utilizzando questo senso a livello basico nella vita quotidiana. Chi ama emozionarsi o ragionare sulle caratteristiche di un profumo, non può fare a meno di conoscere ogni giorno nuovi odori. 




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