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venerdì 10 agosto 2018

David Jourquin, Cuir Tabac: un salto nella Londra di fine ottocento.




David Jourquin, Cuir Tabac – Collezione Opèra

Era verso l'imbrunire, ma in quel gelido martedì di gennaio, a Londra non erano neanche le quattro del pomeriggio. La carrozza mi aspettava fuori dagli uffici della società da una decina di minuti, ma la signora Redwood non accennava a smettere di parlare. Mi sembrava maleducazione congedarmi senza che lei avesse finito di raccontarmi lo spiacevole episodio che aveva coinvolto il marito George. Mi dispiaceva molto, ma non c'era nulla che io potessi fare per lei. Stavo perdendo del tempo, ma non volevo essere scortese e dirle di passare un'altra volta per proseguire quell'interminabile chiacchierata. D'un tratto mi venne una brillante idea che già molte volte aveva funzionato. Aprii il cassetto e mentre annuivo di fronte alle sue considerazioni, distolsi lo sguardo e presi un sigaro. La signora si fermò un istante quasi a volermi indicare che non era educato fumare senza aver chiesto se dava fastidio. Io con un cenno della mano e senza guardarla le indicai di proseguire. Accesi l'enorme sigaro e dopo alcuni tiri, sopra la scrivania, si formò tra me e la signora una grossa nuvola di fumo bianco e spesso. Quasi non ci si vedeva a vicenda, tanto che la signora decise di alzarsi e spostarsi verso la finestra che era leggermente aperta. Sfacciatamente la seguii per proseguire la conversazione in quella nuova posizione, al quel punto la signora Redwood cominciò a tossire e dovette fermarsi. Preoccupato le chiesi se voleva un bicchiere d'acqua, ma con un cenno negò. Riprese a parlare mentre si asciugava le lacrime che le aveva provocato la tosse, e mi disse che doveva andare perché dalla finestra aveva visto che si era fatto tardi. Le chiesi cortesemente di tornare e la signora annuendo con la testa mi disse che sarebbe tornata al più presto. Uscì dallo studio frettolosamente e scusandosi si recò verso le scale.
Mentre mettevo il mantello per uscire mi soffermai all'ingresso dello studio e pensai che il profumo del sigaro mescolato a quello del legno degli arredi, era meraviglioso. La mia sciarpa profumava di lavanda e questo insieme di odori mi aveva fatto venire in mente che ne quartiere accanto c'era un profumiere che avrebbe potuto riprodurre questo accordo. Presi la tuba e corsi fuori, il povero cocchiere era ormai intirizzito. Mi scusai con lui e gli chiesi di portarmi in quella bottega...

Cuir Tabac apre con una nota classica di lavanda, che rimane evidente per alcuni minuti. Pian piano si fa avanti una nota morbida ma assolutamente non dolce di tabacco lavorato. Nel mentre il patchouli riempie la fragranza dandole note terrose, legnose e balsamiche. La miscela è potente e rimane a lungo sulla pelle conferendo un tocco avvolgente alla fragranza. Lo consiglio ad un elegante uomo d'affari o a chiunque voglia darsi un aspetto da gentleman. Il formato è 100 ml per questo eau de parfum e il prezzo è ottimo.

Note di testa: lavanda,
Note di cuore: tabacco bruno, sigaro, muschio
Note di fondo:, patchouli

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